|
|
Novecento
di Alessandro Baricco
con Arnoldo Foà
regia Gabriele Vacis
Pubblicato
in Italia nel settembre 1994 da Feltrinelli, ha venduto fino a oggi circa
600.000 copie. Tradotto in tutta Europa, oltre che in Giappone, Brasile
e Israele, Novecento ha avuto la particolarissima fortuna di essere un
testo molto amato da attori e registi di teatro e cinema.
Portato sullo schermo da Giuseppe Tornatore con La Leggenda del pianista
sull'oceano, adattato per la radio dalla BBC, Novecento in questi anni
è stato messo in scena con grande successo in Francia, Belgio,
Spagna, Germania, Irlanda, Svezia, Russia, Canada, Brasile, Giappone e
Argentina. Nell'agosto 2000 è stato prodotto dal festival di Edimburgo
un allestimento esclusivo in inglese e sono attualmente in corso trattative
per una produzione in USA e UK.
Stiamo lavorando a una nuova edizione di Novecento…
Una delle cose che ci dicevamo anni fa, quando abbiamo iniziato questo
lavoro, era: pensa a Novecento vecchio, con molti anni sulle spalle, con
tutta una storia alle spalle… chissà come sarebbe, con quella
voce, con quello sguardo, le mani, quella faccia…
Così, per questa seconda edizione di Novecento abbiamo pensato:
è la volta buona che cerchiamo di farlo meno giovanetto…
Abbiamo scelto un attore che potesse funzionare, e l'idea di Gabriele
è di provare a lavorare in quel modo lì, avere quel tipo
di sguardo, di movimento, di presenza…
Sarà curioso vedere cosa viene fuori.
Vorrei anche dire che questa seconda edizione di Novecento è prodotta
interamente da me, ed è una cosa curiosa: l'autore che produce
un suo spettacolo… lo produco attraverso la Mondrian Kilroy, sarà
un modo di lavorare particolare, diverso, e vediamo che risultati otterrà.
Alessandro Baricco
Questa
è la seconda volta che metto in scena Novecento…
La prima voltami sono occupato della musica di quel testo, di cercare
di capire qual era il suono. Adesso mi piacerebbe occuparmi del senso,
di che cosa effettivamente vuol dire.
La prima volta che abbiamo messo in scena questo testo era il novecento,
cioè era il secolo scorso.
Adesso siamo oltre il duemila… Nel testo, Novecento, il protagonista,
nasce all'inizio del secolo, allora abbiamo cercato di capire chi poteva
essere il suo amico, l'attore che lo raccontava, e abbiamo scoperto così,
con stupore, che doveva essere molto vecchio… allora abbiamo cercato
una persona piuttosto anziana e non è stato semplice, perché
cercavamo una persona che fosse in grado davvero di "dire" le
cose, più che di "declamare" o di "recitare"…
E siccome questa volta vorrei occuparmi prevalentemente proprio di che
cosa dice esattamente il testo, di andare in profondità sulle parole,
abbiamo pensato ad Arnoldo Foà, che è uno che veramente
"dice"… Molti hanno amato il personaggio di Novecento
incarnato da Eugenio Allegri, lui "era" Novecento… ecco,
io penso che questi spettatori, se torneranno a vedere lo spettacolo,
vedranno una nuova "anima" di Novecento, perché un personaggio
- una storia - ha molte anime… e quello che cerchiamo di fare con
questa nuova edizione è proprio tirargli fuori un'altra anima.
Gabriele Vacis
L'idea mia sarebbe quella di farlo da fermo… non dovrebbe muoversi
questo personaggio, perché è un personaggio che parla, che
ricorda…
Novecento è un ricordo continuo di un qualche cosa che ha fatto
vivere questo personaggio. Lo ha fatto vivere in corrispondenza, naturalmente,
di quello che ricorda… E stranamente è come se lui non esistesse.
Come se questo personaggio - Novecento - che lui ricorda con tanta intensità
fosse… fosse lui stesso. E questo è quello che dovrò
fare. Dovrò far capire chi è questo personaggio che mi ha
colpito talmente da farmi addirittura invecchiare col ricordo di sé…
Non sono più neanche ricordi suoi, è come se lui vivesse
quello che ha vissuto il personaggio che sta ricordando. L'interessante
di questa storia, è che il protagonista non esiste, non c'è.
Il protagonista è ricordato, rivissuto… da me. Dovrò
studiarmelo bene. Per entrarci dentro. Io spero che dopo quello che riuscirò
a fare, si dica che sono un artista. Lo spero. Peggio per voi se non l'avrò
saputo fare: non saprete chi era il personaggio di cui vi parlo e meno
che meno chi sono io…
Arnoldo Foà
Per informazioni e
contatti stampa:
Anna Procaccini
annamaria.procaccini@tin.it
|