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-- | Postfazione: Come
volgere in favola allegorica o in parabola una serie di considerazioni
scaturite dalla quotidiana esperienza di vita presa in una vorticosa
girandola di relazioni inautentiche, gratificanti soltanto nel
giuoco delle parti episodicamente dettato da circostanze mutevoli
che pure vorrebbero assegnarti un ruolo protagonistico? E' l'interrogativo cui sembra voler rispondere Arnoldo Foà
in questa sua seconda prova narrativa. [...] | Luigi
Reina | Marzo
1992 | | | | [...] provoca
emozioni violente, specie quando il contenuto è così
dirompentemente ironico da diventare un'arma contro. Vi si ritrova la feschezza da giovane contestatore idealista,
oggi ormai solo un antico ricordo, ma che in Foà diventa
motivo fondamentale per esprimersi, tirare frecce o riporre a
suo modo, con nuove interpretazioni, i grandi protagonisti della
letteratura frequentati: da Federico Garcìa Lorca a Pablo
Neruda, da Dante Alighieri a Giacomo Leopardi. L'arma si spunta quando si affronatno i temi dell'amore e della
morte, o i ricordi più teneri legati ai genitori, o a riflessioni
sulla vecchiaia e sulla povertà: qui la tenerezza fa spesso
da contrappunto perfino alla comicità e tutto vien detto,
senza trattenersi. Ed è questa la qualità sublime che affascina in
Foà, attore, scrittore, uomo: non si deve dar conto a nessuno,
se non a se stessi. | Beppe
Costa | Agosto
1991 | | | | [...]
Cos'è "Le Pompe di Satana?" Un gioco, e un gioco
abbastanza distaccato dall'autore su di sé. Chi sa guardarsi dal di fuori vede se stesso come un altro che può
anche prendere in giro. L furia che ha messo l'autore a scrivere questo... romanzo (novella,
racconto, o cosa?) Gli ci sono voluti pochissimi giorni: pochi giorni per sfogarsi
sulla sua professione e sulla sua vita: pensieri, considerazioni
e critiche pauseggiate da contemplazioni della natura e riflessioni
sulla vita degli altri [...] | Beppe
Costa | Ottobre
1990 | | | -- | Cos'è
un attore? Cosa vuol dire recitare? E soprattutto, come si fa? Esiste una scuola, un metodo infallibile? Con sessant'anni di spettacolo al suo attivo, Arnoldo Foà
è certo la persona più indicata per rispondere a
questa e a mille altre domande. E lo fa in queste pagine, con divertita ironia, raccontando aneddoti,
dispensando sorridenti consigli, con la sorniona consapevolezza
di chi ha visto e capito (quasi) tutto e il contrario di tutto. Aprile
1998 |
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