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Compagnia
Torino Spettacoli
ARNOLDO
FOA’
Miriam Mesturino
L’igiene
dell’assassino
di Amélie Nothomb - regia di Andrea Dosio
Arnoldo Foà, attento alla drammaturgia contemporanea, tiene a battesimo
questa prima versione teatrale italiana de L’igiene dell’Assassino
di Amélie Nothomb, giovane scrittrice belga attorno alla quale
si è sviluppato grande interesse e curiosità, non solo in
Francia dove vive, ma anche in Italia dove da poco è stato pubblicato
il suo ultimo romanzo Stupore e tremori. L’igiene dell’assassino
nasce come romanzo breve, (Paris, 1992, Roma, 1997) in cui una sferzante
giornalista mette a nudo la vita di un obeso e misogino premio Nobel,
e l'intervista si trasforma in un incalzante duello senza esclusione di
colpi, non solo intellettuale, tra humor nero e imprevedibili colpi di
scena.
Il teatro sembra la destinazione naturale de L’igiene dell’assassino,
lo provano le due versioni francesi per il teatro, l’ultima delle
quali è andata in scena l’anno scorso con grande successo
al Théatre de Paris e che è oggetto del progetto Torino
Spettacoli di allestimento in italiano.
Il personaggio principale Tach, interpretato da Arnoldo Foà, il
premio Nobel al quale restano due mesi di vita, ma anche la giornalista
Nina (Miriam Mesturino) sono pura materia teatrale, il loro scontro che
in alcuni momenti si fa inconsapevole incontro d’amore non è
solo fatto di schermaglie verbali ma è produttore di pura tensione
scenica, in una parola, di spettacolo. Per non parlare della comicità
feroce con cui sono trattati i primi due giornalisti inviati ad intervistare
il misterioso Tach e che nei loro goffi tentativi di confrontarsi al Genio
non solo mostrano l’insipienza di una certa stampa culturale ma
ci offrono momenti di purissimo divertimento teatrale.
La regia è affidata ad Andrea Dosio, giovane regista italiano allievo
di Srelhler, che vive e lavora a Parigi, e spesso anche in Italia.
Lo spettacolo è patrocinato dall’Ambasciata del Belgio in
Italia, e l’Ambasciatore sarà presente alla Prima a Torino.
Amélie Nothomb: scrittrice belga di lingua francese. Figlia di
diplomatici, è nata a Kobe, in Giappone, nel 1967.
Nel 1992 viene pubblicato in Francia da Albin Michel il suo primo romanzo,
Hygiène de l’assassin (L’igiene dell’assassino),
che diventa il caso letterario dell’anno: 100.000 copie vendute,
due riduzioni teatrali, un film. Nelle edizioni tascabili lo stesso romanzo
vende altre 125.000 copie. Da quel momento pubblica un romanzo all’anno,
fedele alla stessa casa editrice, Albin Michel, come in Italia è
fedele alla Voland. L’ultimo romanzo Stupeur et trémblement
(Albin Michel 1999) ha venduto in Francia 400.000 copie, dai primi di
marzo nelle librerie italiane con il titolo Stupore e tremori, sempre
per i tipi della Voland. Tradotta in 15 lingue, Amélie Nothomb
ha ricevuto 16 premi in tutto il mondo, tra cui il prix Alain-Fournier
(due volte); il prix du jury Jean Giono; il prix du roman de l'Academie
Francaise; il premio Chianciano.
Dopo il primo romanzo Amélie Nothomb ha imposto il suo stile: sguardo
incisivo, spesso impietoso e crudele, umorismo fulmineo, storie originali
che girano su sentimenti eterni, come l’amore, l’odio, la
scoperta dell’amicizia, la bellezza e la bruttezza.
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