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ATTUALITÀ E CRONACA

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Alla fiera degli "Oh Bej Oh Bej" tante bancarelle, ma poca tradizione che vale poche "lire"
Milano si prepara al Natale
Bagno di folla alla fiera dell'artigianato, ma i vip preferiscono "La Scala"

di Roberto Bonin

Milano. Non solo luci e regali: è questo quello che si trova quest'anno sotto l'albero - caduto ancor prima di essere issato - di Milano. Ripulito dal fango e dai detriti dell'ultima alluvione, il capoluogo lombardo si riveste a festa per attendere l'evento più atteso dell'anno. E lo fa in grande stile.
Ottima occasione per le prove del grande momento è la festa del suo patrono di sempre S. Ambrogio che, tra bandiere e cori dei cassaintegrati della Fiat e dell'Alfa di Arese, ci regala due giorni di shopping spensierato all'ombra della Madonnina.
Tante le bancarelle presenti alla tradizionale Fiera degli Oh Bej Oh Bej ma, poche, in realtà, quelle che ci riportano indietro nel tempo, a quella Milano di Alessandro Manzoni e Giuseppe Verdi che, oramai, rimane solo uno sbiadito ricordo impresso su qualche immagine o illustrazione dell'epoca.
Quello che ci attende in via San Vittore, infatti, è la solita distesa di cianfrusaglie made in China, che poco hanno dell'affascinante antiquariato di Lombardia o del sapore magico dei navigli.
In qualche angolo, però, nascosto tra palloncini firmati Pokemon e Spider Man, ecco spuntare qualche vecchio grammofono e moneta antica (che tristezza, però, scorgere le nostre care vecchie lire tra i cimeli di un rigattiere!), sparsi sul solito bancone che è possibile ritrovare tutti i sabati alla Darsena, all'interno della consueta Fiera di Senigallia.
Nonostante questo, però, la zona attorno alla Basilica è stracolma di gente che, sfidando il freddo pungente - che ha fatto il suo arrivo solo da pochi giorni - e la folla delle grandi occasioni, si accalca alla ricerca di idee da regalo. Certo, sono da annotare molte defezioni, dovute soprattutto al sovrapporsi della Fiera dell'Artigianato che, in barba alla tradizione e all'atmosfera natalizia, ha registrato, per il terzo anno consecutivo, il record di presenze.
Ma, in tutti questi luoghi, manca sempre la categoria delle persone più ricercate: la Milano "bene", i VIP che, solo poche ore più tardi, faranno bella mostra di sé alla Prima della Scala… O meglio, degli Arcimboldi.
Alla faccia delle polemiche per la ristrutturazione del teatro più famoso d'Italia e del plafone che circa un anno fa rovinò l'attesissima inaugurazione del nuovo olimpo milanese della musica classica, infatti, il quartiere Bicocca si popola di Mercedes e Bmw cariche di smoking e abiti da sera.
L'austerity impone che quest'anno buona parte del jet-set diserti questo importantissimo appuntamento mondano, ma i più fedeli ed imperterriti non mancano di certo.
Il programma di quest'anno prevede "Ifigenia" di Gluck - come il nome della celebre via in cui abitava il milanese d.o.c. Adriano Celentano - diretta dal maestro Riccardo Muti: uno spettacolo,… un trionfo,… e come poteva essere altrimenti!

 

 

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