Ancora
arenate in un vicolo cieco le ricerche dell'amante assassino
Il
delitto della giornalista uccisa in Calabria
Lo
sconcerto di parenti, amici e colleghi della ragazza, esempio
di grande valore umano e professionale
di Ambra
Mazzia
Cosenza.
Continuano le ricerche di Corrado Bafaro, il presunto omicida
di Maria Rosaria Sessa, giornalista ventiseienne di Cosenza uccisa
durante la notte di lunedì scorso.
La ragazza, laureata in lingue, conduttrice e giornalista di "Metrosat",
tv privata del Cosentino, è stata trovata brutalmente assassinata
nella sua Opel Vectra lungo la statale 107, la strada che da Cosenza
conduce a Paola: numerosi i fendenti inflitti sul corpo della
vittima, tra cui quello mortale, che le ha reciso di netto la
carotide. Colpi inferti con violenza, volutamente diretti verso
le zone vitali del corpo e ad evitare che la ragazza potesse difendersi
(l'aggressore le ha quasi tranciato un pollice per respingerla).
I sospetti più forti per il delitto ricadono ormai con
certezza sul fidanzato della vittima, un uomo di trentasei anni
rappresentante di prodotti odontotecnici, con il quale Maria Grazia
avrebbe trascorso la serata accettando un invito a cena: per lei
sarebbe stata l'occasione di poter finalmente porre fine a quella
storia che tanto la stava angosciando, una storia di gelosia,
percosse, litigi sul matrimonio dell'uomo e sulla scoperta di
precedenti per lesioni alla sua ex moglie; per l'uomo, al contrario,
è stato un pretesto per liberarsi di una donna che lo avrebbe
presto lasciato per un reportage in Canada della durata di quattro
mesi e dalla quale non si sentiva amato e rispettato.
In seguito al rinvenimento del cadavere, effettuato grazie alla
segnalazione di un automobilista di passaggio lungo la statale,
nella vettura sono state ritrovate delle rose rosse, il cellulare
dell'uomo, nonché vari documenti relativi alla sua professione,
mentre a pochi metri di distanza dall'automobile è stato
recuperato il rolex d'oro: questo potrebbe far dedurre che l'omicidio
sia in realtà avvenuto al di fuori dell'abitacolo, come
dimostrano le chiazze di sangue presenti sul terreno circostante.
Del sospettato, da mercoledì accusato di omicidio volontario,
ancora nessuna traccia, ma si dubita che l'uomo possa aver lasciato
il paese e sono in molti a credere ad un probabile suicidio.
Nell'attesa che venga ricostruita con esattezza la dinamica dell'accaduto
e venga fatta giustizia, risulta molto difficile trovare una consolazione
per parenti e conoscenti della vittima, ragazza benvoluta da tutti
e ammirata da molti per la sua grande tenacia, passione e curiosità,
così come sarà arduo per la tv privata trovare una
giornalista di pari spessore ed intensità all'inizio della
sua carriera professionale.