Regione
Lazio: passa vergognosamente la legge sui parchi |
Cacciatori,
specie animale protetta |
La
soddisfazione incomprensibile di Storace. Bonelli: “Regalo
alla lobby venatoria”. L’opposizione annuncia
dura battaglia e una campagna referendaria |
di Ambra Mazzia
Roma.
Una vivace e polemica seduta di ben 15 ore per approvare a notte
inoltrata la nuova, ma già tanto discussa, legge in materia
di parchi. Il Consiglio Regionale, riunitosi alla Pisana, ha infatti
accolto con 36 voti favorevoli la proposta di legge dell’assessore
Verzaschi, mentre all’esterno dell’edificio ormai
da ore si fronteggiavano con due manifestazioni opposte cacciatori
ed ambientalisti.
Con il voto si è infatti deciso di riconoscere come aree
agro-pastorali, in cui vige il divieto di caccia, un tetto massimo
pari al 30% del totale del territorio, mentre tale attività
sarebbe del tutto lecita nei cosiddetti “monumenti rurali”,
nuovo concetto coniato per identificare un’area pari a circa
18 mila ettari, ora declassata rispetto alla normativa precedente;
a questo si accompagna, poi, una completa ridefinizione della
rappresentanza degli enti di gestione dei parchi stessi, i cui
presidenti, ora, saranno designati dalla Regione su proposta dei
Sindaci dei vari territori e comuni. L’approvazione di questa
nuova legge ha ovviamente aperto una crisi istituzionale scandita
da accuse di mancato rispetto delle principali norme democratiche
e disposizioni sulla tutela dell’ambiente, compresa la legge
nazionale sui parchi. L’opposizione ha già annunciato
la richiesta di dimissioni del presidente della Giunta Regionale
Storace, nonché il ricorso allo strumento del referendum,
“per porre un freno ad un processo che sta portando gradualmente
il nostro paese al di fuori della regolamentazione europea”,
mentre le numerose associazioni animaliste stanno nuovamente proponendo
manifestazioni e petizioni per abrogare questo provvedimento.
“ Stiamo parlando di un attacco all’ambiente senza
precedenti -spiega Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Regione
-“è un vero e proprio regalo alla lobby dei cacciatori”.
E ancora Ennio Bonfanti, responsabile del settore fauna della
LAV: “Evidentemente per la Giunta l’unica specie protetta
è quella di cacciatori e bracconieri…non interessa
a nessuno se ogni anno sono 150 milioni gli animali che rimangono
uccisi in quello che ancora oggi alcuni si ostinano a definire
sport”.