Vergognoso
accordo tra la Banca Mediolanum e le Poste Italiane |
La
banca del Presidente |
La
banca di Berlusconi, fino a ieri esclusivamente online,
potrà contare sulla maggiore copertura territoriale
e la sinistra tutta è complice silenziosa e passiva
di un’operazione che offende la dignità degli
italiani |
di Fabio Bucciarelli
Sono
tante in Italia le cosiddette banche virtuali, meglio note con
il nome di banche on-line, ovvero quegli istituti di credito che
non avendo reali sportelli bancari operano quasi esclusivamente
attraverso lo sconfinato mondo di internet. Grande il vantaggio
economico di non avere tutte le spese di gestione derivanti da
sportelli aperti al pubblico e dall’indispensabile personale.
Grande, forse ancor di più, lo svantaggio di essere strutture
accessibili soltanto da una piccola parte dei risparmiatori italiani,
quella ristretta élite di persone in grado di navigare
nel mondo della tripla w. Il problema rimane anche oggi per tutte
le banche on-line tranne una: “Banca Mediolanum”.
Esiste infatti, oramai da qualche mese, un accordo tra l’istituto
di credito milanese e le Poste Italiane S.p.A. Un’intesa
attraverso la quale spinti da una “idea” di privatizzazione
delle P.I., che è bene ricordare risulta essere ad oggi
un ente completamente a capitale pubblico, si è concessa
la possibilità ai clienti Mediolanum di poter domiciliare
i loro bonifici nella fitta e capillare rete di uffici postali
del nostro paese, oltre 14.000 uffici. Non saranno certo felici
di questo coloro che già nei locali postali trascorrono
interminabili giornate strisciando come lumache in una fila per
riuscire a pagare una bolletta, diventeranno logicamente ancora
più lunghe quelle code. Ma ritornando all’effetto
del legame si arriva alla conclusione che la Mediolanum diventerà
in maniera indiscussa la banca italiana più presente sul
territorio nazionale, primo passo per divenirne probabilmente
anche l’assoluta protagonista finanziaria. Infatti, quale
banca ha 14.000 sportelli? Nessuna. Fino a qualche mese fa. Ma
come si è riusciti a raggiungere questo delicato accordo?
Chi dovrebbe effettuare l’azione di controllo in queste
operazioni? L’accordo risulta davvero eccezionale in tutta
la sua struttura in virtù del fatto che un tentativo analogo
a quello riuscito oggi alla Mediolanum, era già stato tentato
nel 2001 da un altro istituto. E non si trattava della Banca 121
ma di un vero e proprio colosso finanziario mondiale, una certa
Deutsche Bank, che si vide rispondere a quei tempi picche. Ma
partiamo dall’inizio. Di chi è la Banca Mediolanum?
L’istituto di credito milanese è di proprietà
di Silvio Berlusconi e del suo storico socio Ennio Doris. In realtà,
per essere più precisi è posseduta al 100% dalla
Mediolanum S.p.A. controllata da un patto di sindacato costituito
pariteticamente dal Gruppo Doris e dal Gruppo Fininvest. Interessante
sapere anche che l’organo di controllo preposto alla supervisioni
di simili operazioni è niente popo di meno che il Ministero
delle Comunicazioni,
a capo del quale il Presidente del Consiglio (Berlusconi), ha
nominato il Ministro Maurizio Gasparri. Ovviamente Poste Italiane
si è subito affrettata a dire che sta stringendo altri
legami simili con la stessa tipologia di banche, intanto la prima
a poterne usufruire è quella del Presidente del Consiglio.
Si è anche ben chiarito da entrambe le parti che questo
accordo non prevede in alcun modo commercializzazione di prodotti
finanziari ed assicurativi del Gruppo Mediolanum. Ma insomma ci
mancherebbe altro! O per citare un famoso spot pubblicitario si
potrebbe dire che Bancoposta sarà tutelata da tutto questo
“cascasse una pannocchia!”. Allora, ancora una volta,
c’è oppure no questo benedetto conflitto d’interessi?
Ai posteri l’ardua sentenza? No agli italiani che andranno
alle elezioni… Anche se a tale proposito si apre un capitolo
davvero poco luminoso in tutta la sua amara quanto cruda realtà.
Infatti, la parte politica dalla quale ci si aspettava una dura
quanto indignata reazione è stata totalmente in silenzio.
La sinistra o meglio l’opposizione tutta, dov’era
quando accadeva tutto questo? Perché nessuno ha detto nulla
agli italiani? Cadono le braccia prendendo atto il Centrosinistra
sia così stordito e dilaniato da tante insulse divisioni
interne, tanto da non riuscire a piazzare nemmeno il più
semplice dei gol. E per capire meglio l’entità della
mancanza questo è paragonabile ad un tiro a porta vuota
e con una porta larga un chilometro. Infatti a parte un articolo
de “L’Espresso”, quello di “Indymedia”
e una timida interrogazione del DS Panattoni, il silenzio più
assoluto. Eppure tutto è alla luce del sole basti andare
a visitare i comunicati stampa sui siti internet di Poste Italiane
e Banca Mediolanum. Oppure ritornando all’inizio, dato il
mezzo internet poco accessibile ai cittadini, meglio aspettare
che saranno affissi negli uffici postali dei comunicati in merito.
Insomma, pare che ognuno pensi, chi più chi meno, agli
affari suoi.