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ATTUALITÀ E CRONACA
048
Gli italiani pagheranno il pedaggio sulle strade statali
Lunardi come Berlusconi

I giornalisti hanno capito male le mie parole. Clamoroso dietrofront del ministro, che secondo consuetudine berlusconiana, smentisce l’ultima folle proposta del Governo “schiacciapopolo”

di Fabio Bucciarelli

Min. Pietro LunardiUn governo proprio sfortunato, non c’è che dire. Una maledizione per i giornalisti che sembrano essere destinati a male interpretare le esternazioni pubbliche degli esponenti di spicco dell’attuale esecutivo. Stavolta è toccato ad alcune frasi dette dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, a margine dei lavori di presentazione dei lavori dei porti di Traiano e Claudio a Fiumicino, nei pressi di Roma. Le “cattive interpretazioni” delle parole del ministro dei Trasporti sono legate alla sua vera proposta di imporre un pedaggio simil autostradale, anche su alcune delle attuali strade statali italiane gestite dall’Anas. In verità non si capisce molto bene dove è nato l’equivoco, non si capisce nemmeno se di equivoco si può parlare. I giornalisti hanno riportato le esternazioni dall’on. Lunardi che, tra le altre cose, fanno preciso riferimento alla sua proposta riportata nel “Programma infrastrutture strategiche” allegato al Dpef, il documento di programmazione economica e finanziaria. Dunque, è quanto mai reale la volontà di imporre nuove tasse sulla percorrenza di strade statali. Tanto da fare emergere dal documento allegato al Dpef interessanti cifre. Tanto da ammettere che “annualmente si ricaverebbero circa 1,1/1,4 miliardi di euro per l’Anas” da queste nuove tratte stradali a pagamento, soldi destinati a dare man forte al finanziamento delle grandi opere pubbliche di cui tanto si parla e poco si fa. Tuttavia, il giorno dopo l’uscita di Lunardi, lo stesso si è celermente adoperato a chiarire, dopo aver avuto sentore dello scompiglio creato tra i cittadini ed anche a seguito di qualche malumore manifestatosi all’interno della maggioranza stessa, che questa nuova richiesta di denaro non sarà cosa immediata “… ci sono 4.200 chilometri di superstrade che possono essere adattate ad autostrade e possono essere pedaggiate. E’ un qualcosa che nascerà nel tempo. Quando saranno pronte e finite”. Quindi la paura dei cittadini-automobilisti di dover far fronte a inaspettati esporsi di denaro è scongiurata, almeno per il momento: se il governo continuasse a sistemare la rete stradale con il ritmo attuale non sarebbe un problema da affrontare materialmente a breve termine, anzi. Al di là di frasi ironiche che nascono spontaneamente dalle “smentite” del ministro, come quella che ad esempio sul G.R.A. la tassa è giusta perché il parcheggio ormai a Roma è a pagamento un po’ dappertutto, sussiste un quadro assolutamente non roseo per i cittadini. Insomma, le frasi dette hanno tutta l’aria di tuonare come un avvertimento, un metodo studiato per far entrare i cittadini nell’idea di dover prima o poi pagare. E pensando anche solo al G.R.A. di Roma e alla Tangenziale di Milano, vengono i brividi su come possa il pedaggio pesare sulle tasche dei cittadini. Comunque a parte i fraintendimenti sulla richiesta di nuovi pedaggi, nelle dichiarazioni Superstradadi Lunardi c’è qualcos’altro che proprio non va. Insomma, l’idea di nuove tassazioni c’è, è chiara e si vorrebbe metterla in pratica. Esiste però un passaggio poco evidenziato e che si poteva tranquillamente risparmiare. Assolutamente fuori luogo e di cattivo gusto il riferimento alla Salerno-Reggio Calabria ed al Sud in generale. Le parole rivolte al Meridione sono state poco felici, soprattutto nel passo in cui ha affermato, mettendo il Sud come soggetto, di “essere abituato a non pagare pedaggi” e ancora che “questo fatto si riconduce sempre al solito discorso che una delle forme per cui il Mezzogiorno è stato sempre discriminato era anche perché non si pagavano i pedaggi autostradali…” A parte la perplessità su questa idea che si deve reputare totalmente personale, nascono mille interrogativi sul fatto storico legato ai pregiudizi rivolti da alcuni personaggi verso il sud della nostra penisola. Inoltre, si tratta di una polemica sterile e controproducente in primis per chi promette ai cittadini e poi non mantiene. Anche perché ci si potrebbe semplicemente chiedere se la Salerno-Reggio Calabria è da reputarsi un’autostrada… Invece di parole buttate lì, ci si potrebbe impegnare ancor di più a compiere dei fatti. Anziché mettere il carro davanti ai buoi, miglior proverbio non si poteva trovare, si proceda prima alla messa in ordine delle strade e poi all’esternazione della pretesa, ugualmente poco giustificabile in un paese in cui le tasche dei cittadini sono sempre più vuote, di una nuova tassa. Realmente quindi, le parole sono state interpretate nel modo giusto e nel quanto mai chiaro concetto espresso, eppure secca la smentita del ministro “è stato completamente frainteso quello che ho detto”. Un modo insomma straordinario quanto bizzarro per ammettere limiti di coerenza addirittura con sé stessi. Sarebbe anche come affermare che l’on. Lunardi ha cercato di smentire l’on Lunardi. A questo punto potrebbe pensare anche di chiedere la fiducia a sé stesso… chissà.

 

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