Pippo
Baudo si candida ancora una volta a mattatore della serata televisiva
Novecento e una notte
Riparte
su Raiuno il suggestivo viaggio sui percorsi della memoria tra spettacolo
di qualità e brividi amarcord
di
Antonella Salvucci
Riparte "Novecento"
programma simbolo dell'azienda televisiva di Stato che da Raitre
approda alla prima serata di Raiuno per venire incontro alle aspettative
di un pubblico sempre più attento ed esigente. A dar vita
ad un progetto così ambizioso, come autore e conduttore,
torna la "verve" incontenibile di Pippo Baudo che incarna
alla perfezione una celebre massima di Eduardo De Filippo: "Si
nasce vecchi e si diventa bambini", proprio in virtù
di uno spirito curioso e goliardico, unito ad una energia positiva
invidiabile, che lo porta a non accontentarsi di facili traguardi,
spingendosi sempre più a fondo nel vortice di un rinnovamento
continuo per superare la staticità imperante ormai da anni
in televisione e riuscire a comunicare emozioni sempre diverse.
Considerato il programma Rai per eccellenza poiché permette
una precisa identificazione della nostra cultura anche fuori dai
confini nazionali, risultando l'emblema di un popolo che può
andare fiero del patrimonio artistico che ha seminato alle sue spalle,
"Novecento" ripercorre con estrema dinamicità e
nitidezza la storia di un secolo importante, un
percorso utile per rivivere come eravamo e capire chi siamo. Sulla
base di contenuti ricchi ed impegnati ed il prezioso supporto di
contributi filmati, che si impregnano di veridicità anche
grazie alle testimonianze dirette di personaggi del periodo in questione,
si mantiene pur sempre uno sguardo vigile sul presente, invitando
in studio, per un interscambio proficuo, personaggi del momento,
già noti ma che aumenteranno di prestigio con l'ascesa naturale
della loro carriera artistica. Ecco tornare in primo piano i protagonisti
del Novecento Italiano, amatissimi come i Marescialli, per esempio,
ai quali è dedicata la prima puntata che vede i riflettori
puntati su un classico senza tempo "Pane, Amore e Fantasia",
oltre ad un originalissimo collegamento da Viterbo per il primo
ciak della fortunata serie "Il Maresciallo Rocca 4". A
contribuire poi ad una resa scenica perfetta, ritroviamo firme prestigiose,
da Gaetano Castelli, che ha ideato la scenografia, a Valerio Leccese,
direttore della fotografia, che ha studiato con cura luci particolari
e simboli che appaiono volta per volta, a Franco
Miseria per le coreografie, che vedono impegnata la versatile showgirl
Silvia Specchio, anche in veste di cantante, affiancata da Gianni
Lanni e Antonella Arancio per ripercorrere tappe fondamentali della
nostra storia musicale.
La musica ricopre infatti un ruolo decisivo con un'orchestra composta
da quattordici elementi e diretta dal maestro Pippo Caruso che ha
rispolverato per l'occasione strumenti inusuali come la zampogna,
la fisarmonica e il mandoloncello, che non si vedeva ormai da tempo,
per riuscire a coinvolgere, senza cadere nella banalità,
ma cercando di costruire accanto alle canzoni un'atmosfera suggestiva
e raffinata. All'interno delle undici puntate previste, anche uno
spazio curato da Umberto Broccoli e dedicato alle usanze della vita
quotidiana ( per esempio come si truccavano le nostre nonne nel
'54) riesumando oggetti cari al nostro recente passato fino a giungere
al quiz finale , da sottoporre ai quattro concorrenti, nel quale
si manifesta il forte intuito di Baudo nel collocare la divertente
"caccia alla voce", un ripasso di memoria sonora che spazia
abilmente dai politici agli attori, ai cronisti sportivi e ai presentatori.
Non manca la presenza costante in studio di personaggi chiave legati
agli eventi narrati in modo che il tutto si assembli, come in una
formula magica, diventando contemporaneo.
"Novecento", dunque, rappresenta un ponte che va a congiungere
il passato e il presente, una sorta di cordone ombelicale con la
storia in una visione nuova, che non risulti semplice riproposizione,
ma ricostruzione di eventi con un linguaggio semplice al quale il
pubblico non può che rispondere con un entusiasmo sfrenato.
Il programma, in onda ogni martedì sera, come ama sottolineare
il regista Maurizio Pagnussant,"è già estremamente
interessante preparare", mescola insieme storie affascinanti,
scene di vita reale o frammenti cinematografici sempre pieni di
quel calore che il tempo e la storia non sono riusciti a distruggere.
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