Al
teatro Ghione, per la prima volta Cyrano è donna
“Cyrano”
prende il nome di Anna Mazzamauro
Magistrale
e rivoluzionaria interpretazione del celebre testo di Edmond Rostand
di
Serena Capotorto
Una
strepitosa Anna Mazzamauro nei panni del Cyrano De Bergerac è
stata protagonista della scena al teatro Ghione di Roma. Il celebre
testo di Edmond Rostand, rivisto nella regia di Giovanni De Feudis,
viene messo per la prima volta in scena da una donna; la Mazzamauro
ha tutta la sensibilità e poesia d’animo necessarie
per interpretare una delle figure più ricche di poesia della
letteratura mondiale. Gli adattamenti di De Feudis fanno emergere
un Cyrano più profondo, dove viene data vita a tutte le sue
paure e ai suoi sentimenti, contrastati e messi alla berlina dai
pregiudizi della gente. Un uomo che ha il coraggio di amare, con
la purezza d’animo che trova vita nelle sue parole: riesce
a comporre versi, cantarli alla luna e piangere. Al centro della
scena, un’enorme carrozza, riprodotta in stile settecentesco,
diventa teatro di apertura per l’attore Montfleury, tenda
da guerra e balcone d’amore per la bellissima Rossana. Un
teatro nel teatro, il pubblico si troverà accanto la donna
sui trampoli, il mangiafuoco, il giocoliere, il ladro e i musicisti
che ricreeranno una festosa atmosfera seicentesca, diventando così
protagonista della scena in modo da vivere in maniera totalizzante
la favola teatrale. Una grande padronanza della gestualità
caratterizza l’interpretazione di Anna Mazzamauro che riesce
a sottolineare, in modo eclatante e tangibile il dolore di un amore
non condiviso ma vissuto solo attraverso le parole. Anna è
Cyrano, un impavido guerriero, che vive nell’ombra dei pregiudizi
per colpa del suo naso. Il suo essere brutto esteriormente sarà
la sua condanna, egli cederà al bello, ma imbranato, Cristiano
la sua ricchezza interiore dando voce a parole d’amore per
la bellissima Rossana. Cristiano, si nasconde dietro le poesie di
Cyrano, pensando in tal modo di riuscire a conquistare la donna,
che s’innamorerà della sua dolcezza d’animo e
della sua capacità poetica, fino a non badare più
alla sua bellezza estetica, ma solo interiore. Sarà questa
silenziosa scoperta la rivincita sofferta del Cyrano che se ne andrà
abbracciando la luna e gioendo di un’amara felicità.
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