L'arte
di Danilo Donati al Vittoriano
di Manuela Mattei
Roma - La mostra, "L'arte
di Danilo Donati - Scene e costumi per Benigni, Fellini, Pasolini,
Zeffirelli", in 600 mq di esposizione, ripercorre in tre grandi
sezioni tematiche la vita di D. Donati attraverso foto, lettere,
quaderni, quadri dello stesso artista ed il suo rapporto con il
cinema.
Scenografo e costumista, oltre che scrittore e pittore, Danilo Donati
- grande artista artigiano - riuscì, da dietro le quinte,
a dare consistenza alle idee ed ai sogni di autori come Fellini,
Benigni, Monicelli, Pasolini e Zeffirelli.
Cinquant'anni di cinema presenti alla mostra con costumi originali
di film entrati nella storia del cinema italiano, dal "Decamerone"
ed "I racconti di Canterbury" di Pasolini, da "Casanova"
e "Satyricon" di Fellini, a "Romeo e Giulietta"
e "Fratello sole e sorella luna" di Zeffirelli, a "Pinocchio"
di Benigni, per citarne alcuni.
Inoltre meravigliosi bozzetti preparatori, fotografie di scena e
con i maggiori registi italiani, che ci permettono di entrare nella
vita riservata di Donati, attraverso l'estrosità delle sue
elaborazioni, consentendo così al grande pubblico di conoscere
un artista che fu estremamente generoso nel suo rapporto con il
cinema ed il teatro.
Danilo Donati "era un artista che aveva tante dimensioni e
ti sorprendeva per la versatilità del suo ingegno",
come ebbe a dire lo stesso Zeffirelli, ed "aveva la capacità
di tradurre in immagini un pensiero, un sentimento; aveva la dignità
e il rango di un artista unico. Era un genio."
Nella sua vita, infatti, ha ricevuto premi e riconoscimenti sia
italiani che stranieri: sette David di Donatello, tre Oscar inglesi
e quindici Nastri d'argento; è stato inoltre finalista del
Premio Strega.
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