Il
tempio romano della musica beat compie quarant’anni
|
Il
“Piper”, come eravamo… |
Per
festeggiare l’evento, nella “cantina” si
sono radunati in tanti, i ragazzi di allora e quelli di oggi.
Assente Patty Pravo, “ragazza del Piper”, al suo
posto la nuova “signora del Piper”, la quarantenne
Rita Rusic, nel vano tentativo di emularla |
di Anna Mascia
Roma.
Erano gli anni sessanta. Anni di fermento, anni di rivoluzione.
Una rivoluzione un po’ strana, fatta di idee di pace, di ecologia;
di gentilezza e rabbia. Una rivoluzione che si manifestava anche
in modo strano, con lunghi capelli come bandiere, stivaletti a punta
come spade, con un’ esplosione di vestiti colorati ma soprattutto
con una strana musica che spazzava via tutto ad un tratto il “bel
canto” per lasciare spazio a percussioni indiavolate, chitarre
elettriche, voci urlate e potentemente amplificate.
La musica è, negli anni sessanta, il vero Dio dei giovani
che per la prima volta sono soggetti attivi e non passivi nella
società. E come tutti gli dei merita il suo tempio. A farlo
nascere ci pensano due intraprendenti imprenditori, Giancarlo Bornigia
e Alberigo Crocetta, soffiando in dirittura d’arrivo a Vittorio
Gassman, che voleva farne un laboratorio teatrale, un vecchio cinema
in disuso. L’indirizzo è Via Tagliamento 9, Roma. Diventerà
un mito.
Il
17 febbraio 1965 il Piper Club apre i battenti. Basta sfogliare
lo spiritoso catalogo alla mostra che il grande fotografo Marcello
Geppetti, indimenticato autore della pagina de La Capitale di Italia
Sera realizzò in occasione dei 30 anni del locale e che i
proprietari Lucia e Giancarlo Bornigia hanno voluto riproporre,
durante i festeggiamenti di questi giorni rendendogli cosi un delicato,silenzioso
omaggio non da tutti capito: foto che illustrano un epoca memorabile
dove tutti, ma proprio tutti i personaggi famosi ballano scatenati
nel tempio della musica come in preda a una follia collettiva.
A quarant’anni esatti dalla sua nascita il Piper Club ha riaperto
le porte al pubblico “piperino”, quello di allora e
quello di oggi, visto che il suo successo non accenna a diminuire.
Ai piedi della scala un Giancarlo Bornigia visibilmente commosso
si lascia abbracciare.Per tutti è Zio Born; tutti hanno un
aneddoto, una storia da ricordare. Lui ha fatto preparare quaranta
targhe ricordo, ma in verità i “piperini” sono
così tanti che c’è anche molta confusione. Molti
non riescono ad entrare. Renato Zero, dicono, si ferma in un bar
là vicino e brinda con gli amici ripensando ai suoi esordi.
Anche Tony Renis rinuncia: troppa, troppa folla.
Intanto
nel locale impazzano i fotografi, le televisioni; Enrico Lucci delle
Iene è letteralmente scatenato e gli fa eco “Vasco”
Dario Ballantini di “Striscia la notizia”. I flash illuminano
Orso Maria Guerrini, Samantha De Grenet, Gimmy Ghione, Franco Miseria,
Mario Lavezzi, Tony Esposito, Roberto D’Agostino, il Maestro
Gianni Mazza e Paola Lucidi, Tony Malco, Barbara Bouchet, Don Santino
Spartà, Alessandra Del Drago, Rodolfo Laganà, Andrea
Roncato, I Nuovi Angeli, Elsa Martinelli…
Sul palco Awanagana cerca di seguire una scaletta: premia Mal, Wess,
Dino, Marina Marfoglia, Tony Santagata. Alla memoria si premia anche
Rocky Roberts e il figlio Randy canta stupendamente. Ma la vera
colonna sonora è la musica dei tanti gruppi e cantanti che
qui hanno debuttato: gli Equipe 84, i Dik Dik, i Primitives, Rita
Pavone, Caterina Caselli e la ragazza del Piper per eccellenza,
Patty Pravo. Lei storce il naso quando la chiamano cosi, ma come
cancellare la storia? Chissà che farebbe oggi se non avesse
trovato il Piper sulla sua strada.
Sono tante, tantissime le canzoni; e ora sono tutte riunite in un
doppio album dal titolo “1965 – 2005 – Quarant’anni
fa nasceva il Piper Club – La musica che ci ha cambiati”.
Una vera manna per i dj in vena di revival.
Ma Zio Born non sarebbe il re indiscusso delle notti romane se non
regalasse qualcosa di speciale ai suoi invitati. Ecco quindi un
ennesimo debutto. E’ Rita Rusic, già imprenditrice
cinematografica ora in veste rockettara. Qualcuno storce il naso,
ma il “Boss” sa bene che tutto questo fa “evento”.
D’altra parte il Piper è nato per stupire, perfino
con le trasgressioni al contrario. Eh, si! Solo una settimana prima
la discoteca ha ospitato un concerto del Gospel Chamber Corus diretto
dal Maestro Masa Mbatha Opasha con una diretta nientemeno che con
Betlemme; una iniziativa dell’operosa “formichina”
Suor Franceschina delle Maestre Dorotee.
Un concerto spirituale in discoteca, in un luogo fino a ieri considerato
quasi blasfemo. Roba da non crederci…Diavolo di un Bornigia!
Ancora una volta è il numero uno. Ma non la smette proprio
mai?
|
|
|