| Diego Gullo
ha costantemente navigato attraverso l'oceano non sempre pacifico
della propria esistenza corazzato da una do se massiccia di autoironia
che, con il trascorrere degli anni è diventata un'autentica
muraglia protettiva. Non c'è dubbio che si tratti di un bene
ereditario e di un filone psicologico e caratteriale davvero ancestrale. Suo padre Rocco, mitico Sindaco di Palermo dell'immediato dopoguerra,
aveva la stessa calma di Diego, suo primogenito, lo stesso scetticismo
costruttivo, la
stessa virtù di non drammatizzare i guai e di non entusiasmarsi
in maniera esagerata dopo ogni successo. La professione di cultura
del diritto che, orinai si sa, non è matematica e certezza,
ha contribuito sen-sibilmente a rafforzare la componente ironica
ed autoironica del suo carattere. Ne è derivato un controllo
assoluto dei propri nervi; ne è nata una calma e una serenità
di giudizi ammirevoli per una attività così intensa
e diversificata. Se l'autoironia è sempre stato il lubrificante ideale della
nave Diegogullo sui mari dell'umana esistenza, il culto dell'onestà,
anche questo ancestrale, ha costituito sempre la molla dei suoi
comportamento e delle sue iniziative, in patria e all'estero. In
definitiva, una nave che è sempre andata a vela, senza motori
e petroli inquinanti e che meriterebbe di navigare ancora...
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Sandro Paternostro - | |