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Cibi Difficili
ALBICOCCHE: non
si sbucciano. Useremo le mani per dividerle a metà (lasciando cadere il
nocciolo senza toccarlo) e portarle alla bocca.
ARAGOSTE e GAMBERI: non si usa il coltello. Chi è molto disinvolto, al mare
e tra amici può prendere le chele con le mani. Sappia però che dopo bisognerebbe
usare l'apposita vaschetta lavadita, con acqua e limone, e asciugarsi
con una salvietta (non il tovagliolo).
ARANCIA: si tagliano via
col coltello le due calotte, poi si incide la buccia in senso longitudinale
in sei/otto parti. Con le mani si sbuccia il frutto e si porta alla bocca
uno spicchio per volta.
ASPARAGI: si prendono con
le dita, come rapanelli, finocchi, cardi, sedani e carciofi crudi in pinzimonio.
BANANA: tenendo il frutto
con la sinistra, si incide la buccia per il lungo con il coltello, poi
con la forchetta si tagliano via via i bocconi da portare alla bocca.
BRODO: se è servito nell'apposita
tazza (a due manici) da consommé, va sorseggiato dalla tazza. Il cucchiaio
si usa solo per mescolare, poi si appoggia sul piattino sottostante.
BURRO: si serve solo a pranzo,
con un piattino a sinistra del piatto, e un coltellino speciale. Accompagna
salmone, caviale, frutti di mare, non il paté.
CACHI: si mangiano con il
cucchiaino. La padrona di casa che vuole evitare ai suoi ospiti difficili
operazioni, li servirà in coppette individuali, già sbucciati e ridotti
in crema.
CAFFÈ': si beve direttamente
dalla tazzina, non a cucchiaiate. Non si offre mai già zuccherato. Il
cucchiaino va appoggiato nel piattino, non nella tazza vuota.
CAVIALE: si mangia con il
cucchiaino, lo si spalma sulle tartine imburrate.
CILIEGIE: si portano alla
bocca con le mani, una per volta. I noccioli vanno sputati con discrezione
nella mano chiusa, e quindi posati sul bordo del piatto.
COZZE, OSTRICHE, FRUTTI DI MARE: mentre la sinistra tiene delicatamente il guscio, la
destra, munita dell'apposita forchettina (molto piatta a tre denti), li
estrae delicatamente e li porta alla bocca. Chi invita prevede un piatto
per gli scarti e i gusci.
DESSERT: si mangia con la
forchetta se è solido, con il cucchiaino se ha una consistenza più morbida
(i cosiddetti "dolci al cucchiaio", appunto).
FAGIANI E SELVAGGINA: sia di pelo, sia di piuma, va sempre mangiata con forchetta
e coltello.
FICHI FRESCHI: tenendoli con la forchetta si tagliamo in quattro spicchi;
si usa il coltello per staccare la polpa che si porta alla bocca con la
forchetta.
FICHI SECCHI: si mangiano
con le mani.
FORMAGGIO: non si mangia
mai con la forchetta. Con il coltello se ne taglia un pezzetto per volta,
lo si appoggia su un pezzetto di pane (senza cedere alla tentazione di
spalmarlo se è molle) che si porta alla bocca con le dita.
FRUTTA COTTA: si usa il cucchiaino
sia per portare il frutto alla bocca, sia per posare il nocciolo sul piattino
sottocoppa.
INSALATA: va servita dopo
aver passato due volte il piatto di portata principale, nell'apposita
mezza luna che si pone a sinistra del piatto. Come tutte le verdure si
mangia con la sola forchetta.
MELE, PERE: tenendole con la forchetta, si tagliano in quarti: ogni
quarto infilato sulla forchetta viene sbucciato o tagliato via via in
pezzettini da portare alla bocca.
MINESTRA, INSALATA, FORMAGGIO, FRUTTA: non
vanno mai serviti due volte.
PANE: la porzione individuale
si spezza con le mani in un boccone per volta; non si morde, non si taglia
con il coltello. Chi non mangia la mollica o la crosta, la ripone in un
angolo del proprio piatto; guai a lasciarla sulla tovaglia.
PASTA ASCIUTTA: si usa solo
la forchetta.
PASTICCINI: si prendono dal
vassoio con le mani tenendoli per l'involucro di carta pieghettata.
POLLO: non crediate alla
vecchia filastrocca: "La regina Margherita mangia il pollo con le dita",
non si usano le mani, mai.
RISO: la forchetta serve
per portare il boccone alla bocca, non per schiacciare il riso bollente
tutto intorno al piatto.
SALSE e SUGHI: si prendono
dalla salsiera con il cucchiaio di servizio. Se liquide, vanno versate
sul cibo, se solidi e(maionese) sul bordo del piatto.
TE': si beve sorseggiando
dalla tazza. Non vi si inzuppano dolci o tartine, ma si alternano piccoli
bocconi e sorsi di bevanda.
TORTA: si usa solo la forchetta.
UOVA: in qualsiasi modo siano
cucinate, si mangiano sempre con la sola forchetta. Si può usare il coltello
per tagliare la pancetta o la salsiccia che le accompagna.
VERDURE COTTE: sempre con la sola forchetta.
VINO: non vi si inzuppano
dolci o pane.
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