|
Ristorante: Piccoli Consigli dalla A alla Z
Comportamento:
farsi notare il meno possibile, parlando e ridendo a bassa voce
e per chiamare il cameriere si cerchi di attirare la sua attenzione con
un cenno discreto della mano e, al massimo, uno "scusi".
All'entrata gli uomini precedono le signore; indipendentemente dal sesso,
la persona che invita fa passare l'invitato nel seguire il maître o il
cameriere verso il tavolo assegnato.
L'uomo siede alla destra della donna, le riserva il posto lungo la parete
o che comunque le permetta di vedere la sala. Ogni uomo siede a fianco
di una signora che non sia sua moglie (o compagna). Nel caso di due coppie,
ciascuna signora siederà alla destra dell'uomo che non è suo marito.
Se invece l'uomo e la donna siedono da soli, ai due lati consecutivi di
un tavolo quadrato, lui siederà alla sua destra per poter utilizzare il
braccio destro e quindi versarle da bere o accenderle la sigaretta a fine
pasto.
I signori siedono un attimo dopo le signore. Se
durante il pasto una di loro si allontana, per qualunque motivo, si alzano
contemporaneamente a lei, si risiedono appena si allontana e si rialzano
appena riappare.

I signori devono impartire gli ordini ai camerieri,
sempre con gentilezza naturalmente. Se il cameriere è occupato altrove,
durante il pasto, ogni uomo provvederà che la signora alla sua sinistra
abbia sempre acqua e vino nei bicchieri. La persona educata, se siede
molto vicino ad un altro tavolo, chiede il permesso prima di accendere
una sigaretta.
Ci si può' rivolgere ai commensali del tavolo vicino per chiedere in
prestito sale, pepe o l'oliera, a condizione di restituirli dopo l'uso.
Tra una portata e l'altra non si fuma, vietato toccarsi i capelli o
rifarsi il trucco (per le signore). Nel caso di un cibo malcucinato,
di un vino cattivo o di una posata o un piatto non pulitissimi, ci si
limita, senza spiegazioni o recriminazioni, a chiedere che vengano sostituiti.
Al momento di alzarci, poseremo il tovagliolo, senza piegarlo, alla
sinistra del piatto. Uscendo saluteremo con un cenno del capo ed un
sorriso chi ci ha servito.
DA NON FARE:
-
togliersi la giacca e appenderla al sedile della sedia.
-
portare con se il cane (anche se educatissimo)
-
fumare sigaro o pipa
-
mostrarsi incontentabili (credendo di essere chic)
-
commentare o motivare la propria scelta al cameriere (il quale,
peraltro, se ne infischia se "il formaggio ingrassa da morire" o
"il pesce mi mette bruciori di stomaco").
-
piantare in asso: commensali per andare a salutare ad altri tavoli.
E' sufficiente un saluto a distanza
CHI INVITA:
-
Evita di optare per un locale con prezzi folli o con cucina troppo
creativa per fare colpo.
-
Arriva con qualche minuto di anticipo e aspetta vicino all'ingresso
gli ospiti; se marito e moglie, il marito aspetta fuori i ritardatari,
mentre la moglie può' intrattenere gli altri al bar o al tavolo
offrendo loro un aperitivo.
-
Suggerisce la disposizione dei posti che ritiene migliore.
-
Se la tavolata è numerosa (per evitare lentezze nel servizio)
avrà concordato un menù in precedenza e scelto i vini adatti.
-
Se non ha scelto può' chiedere al maître le specialità del locale,
e suggerirle, ma senza insistere.
-
Farà distribuire un menù (se il ristorante ne possiede uno) senza
l'indicazione dei prezzi.
-
Si assume il compito di scegliere il vino, ma può' chiedere consigli
ai presenti. Dopo averlo assaggiato lo farà servire ai suoi ospiti.
-
Il padrone di casa deve rimanere lucido quindi non vale la scusa
di dare il buon esempio.
-
E' sempre chi invita che deve (uomo o donna che sia) rendersi
conto se ci sono pecche nella qualità del cibo o del vino, in quanto
l'ospite non si lamenta mai.
-
Propone caffè e liquori ma senza insistere
CHI E' OSPITE:
-
Beve l'aperitivo solo se viene ordinato da chi invita.
-
Non ordina i cibi più costosi, ma neppure solo i più economici.
-
Si rivolge all'anfitrione per esprimere la propria ordinazione
(non direttamente al cameriere).
-
Se il menù è già stato fissato (e vi sono piatti che sono vietati
voi per ragioni di salute) chiede di sostituirli con qualche cosa
di semplice tipo: riso all'inglese o mozzarella.
-
Si comporta come se fosse in casa del proprio anfitrione e quindi
evita critiche e cerca anzi un motivo per elogiare qualche cosa.
-
Se chi invita paga il conto a tavola si cerca di ignorarlo, limitandosi
a fine serata a ringraziare con qualche commento tipo: "siamo stati
davvero bene", etc.
-
A proporre la fine della serata deve essere l'anfitrione,
mai l'ospite: darebbe l'impressione di non gradire la compagnia.
|
|