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LE MODALITÀ DI RACCOLTA FONDI
E I PROGETTI SPECIALI

Per facilitare le donazioni e potenziare la campagna di informazione sulla Prima edizione delle Giornate di Raccolta per il Restauro dei Beni Culturali (25 e 26 settembre 2004), la Fondazione CittàItalia sta attivando molteplici modalità di raccolta e canali di comunicazione grazie al contributo degli “Amici della Fondazione”, che aderiscono al progetto in qualità di partner tecnici.

Infatti, è già possibile donare con:
- gli SMS per gli utenti Tim, Vodafone e Wind al numero 48581;
- il conto corrente postale n° 709030 intestato a Fondazione CittàItalia, via dei Condotti, 61a, Roma;
- il conto corrente bancario n. 150000.89, intestato a Fondazione CittàItalia, Monte dei Paschi di Siena, Filiale di Roma ABI 01030 CAB 03200

ma anche attraverso on line collegandosi collegandosi a www.fondazionecittaitalia.it attraverso i circuiti CartaSi, Diners Club, American Express, VISA e Mastercard.


Dal 13 settembre sarà possibile donare attraverso i bussolotti collocati all’interno di:
- stazioni aeroportuali appartenenti al network di Assaeroporti. L’iniziativa prenderà il via, in questa prima fase, negli aeroporti di Bergamo, Verona, Catania, Firenze, Fiumicino, Palermo e Torino, per proseguire poi in altri importanti scali italiani;
- circa 200 filiali del Monte dei Paschi di Siena;
- Punti Blu e stazioni di servizio del circuito Autostrade per l’Italia.

E inoltre:
- dal 19 settembre i bussolotti saranno collocati nei luoghi d’arte e di ritrovo delle città coinvolte nell’iniziativa;
- la Mondadori ha donato alla Fondazione 100.000 libri che saranno distribuiti, dalla metà di settembre, nelle sale Club Eurostar delle maggiori stazioni italiane (Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trieste, Verona, Firenze, Venezia Santa Lucia e Genova) a tutti coloro che contribuiranno con una donazione.

Il 25 e 26 settembre:
- i bussolotti saranno collocati negli atri delle stazioni ferroviarie appartenenti al network di Centostazioni (Caserta, Catania, Como, Genova Sampierdarena, La Spezia, Lecce, Lucca, Milano Porta Garibaldi, Napoli Mergellina, Novara, Padova, Perugia, Pescara, Pisa, Prato, Reggio Calabria, Roma Ostiense, Siena, Taranto e Trieste).
- la Maggiore devolverà una parte dei ricavi provenienti dai noleggi auto effettuati durante le due Giornate di Raccolta Fondi e, nelle quattro settimane precedenti l’evento, sarà attivata una campagna di informazione in alcuni punti vendita Maggiore e all’interno della flotta circolante composta da circa 25.000 vetture. A partire da metà settembre nelle principali Agenzie saranno collocati dei bussolotti.

Per le informazioni al pubblico: Numero Verde 800.001.722 e sito internet www.fondazionecittaitalia.it .

Il progetto speciale Omaggio all’Arte
Per l’occasione, è stata realizzata la pubblicazione Omaggio all’Arte, a cura degli editori ERI Rai e Gangemi, che sarà presentata il 13 settembre a Milano presso la Triennale. E’ stato chiesto a 50 personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, dell’economia di indicare l’opera d’arte a loro più cara e di associarvi una citazione, una riflessione, una suggestione o una poesia. Il volume, editato in serie limitata, può essere richiesto alla fondazione effettuando una donazione di almeno 100 euro.


BREVE DESCRIZIONE DEI BENI CANDIDATI AL RESTAURO


BOLOGNA: PALAZZO DELL’ARCHIGINNASIO

Il portico del Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna, realizzato nel 1562-1563 da Antonio Morandi, detto il Terribilia é uno dei monumenti più conosciuti della Città. Fu costruito allo scopo di riunire in un solo edificio tutte le scuole dei Legisti e degli Artisti, che fino ad allora erano state ospitate in più luoghi della città. Grazie alle donazioni degli italiani si provvederà a realizzare il progetto di restauro che prevede lavori di consolidamento e di pulitura delle arenarie e degli intonaci del sottoportico.

CASERTA: BAGNO DELLE REALI MAESTA’

Il Bagno delle Reali Maestà nel Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, a Caserta, decorato nel 1792 dal grande vedutista tedesco, Jakob Philippe Hackert, rappresenta un gioiello di architettura e decorazione neoclassica del Settecento napoletano. Il progetto di restauro dell’opera, scelta per i suoi caratteri di unicità ed eccezionalità artistiche ed architettoniche, prevede il recupero delle decorazioni alle pareti e della vasca centrale.


CATANIA: ALTARE DI SAN BENEDETTO

L’altare di San Benedetto nella Chiesa di San Nicola all’Arena di Catania, composto da marmi policromi particolarmente pregiati, realizzato nella seconda metà del Settecento, è un chiaro esempio del tardo barocco catanese e rappresenta uno dei monumenti più visitati dai turisti. Grazie alle donazioni dei cittadini si provvederà a realizzare il restauro dell’altare, che oggi presenta numerosi segni di deperimento, per restituire ai catanesi uno dei loro beni monumentali più preziosi.


COMO: TEATRINO DI VILLA OLMO

Il teatrino di Villa Olmo a Como, in stile neoclassico, fatta edificare dal marchese Innocenzo Odescalchi, è oggi di proprietà del Comune dal 1924. Ospita numerose manifestazioni internazionali nonché il Centro di Cultura Scientifica “Alessandro Volta”.


GENOVA: MONUMENTO AI MILLE

Il Monumento ai Mille è stato realizzato da Eugenio Baroni tra il 1912 e il 1915, per celebrare la partenza dell’Eroe dei due Mondi dallo scoglio di Quarto. Il monumento incentrato sulla figura di Garibaldi, che appare proteso in avanti a pugni chiusi, è stato scelto come logo di BMC 2004, che organizzerà proprio a Genova il primo workshop internazionale dedicato alla Conservazione dei Monumenti in Bronzo all’aperto. Dunque, un motivo in più per i cittadini a farsi carico del progetto di restauro dell’opera grazie al loro contributo.


LA SPEZIA: MOSAICI DI ETA’ IMPERIALE

I tre mosaici romani di età imperiale sono custoditi nel Museo Civico Archeologico di La Spezia: il primo, di forma ovale, raffigura una Nereide su Tritone; il secondo, di forma pseudorettangolare, si compone di moduli a losanghe e riquadri; il terzo è caratterizzato da disegni fitomorfi. Questi ultimi due mosaici, danneggiati durante la Seconda Guerra Mondiale, si trovano oggi in stato di grossi frammenti. Grazie alle donazioni per il restauro torneranno al loro antico splendore per essere esposti al pubblico.


LA SPEZIA: CHIESA DI S. LUCIA A MARINASCO

La Chiesa di Santa Lucia a Marinasco è una delle prime costruzioni della cristianità esistenti nel territorio, particolarmente amata dai cittadini di La Spezia, al punto da farla apparire al settimo posto nella Classifica Nazionale dei Luoghi del Cuore. Il progetto di restauro attivato grazie alle donazioni dei cittadini è mirato alla salvaguardia dell’edificio, già monumento nazionale vincolato.


LUCCA: L'AFFRESCO STORIE MARIANE

L'affresco del '400 dedicato alle Storie Mariane di Baldassarre Di Biagio, si trova nella Cappella Pagnini della Chiesa di San Francesco, a Lucca.
L'opera rappresenta il tema delle storie della Vergine. Riscoperti a inizio '900, gli affreschi erano in pessime condizioni. Attorno al 1955, sono stati collocati su un nuovo supporto, che provocò macchie e muffe. Grazie alla raccolta dei fondi sarà possibile restaurare l’opera con interventi di pulitura, ritocco pittorico e ricollocamento.

MATERA: CRIPTA DEL CRISTO DOCENTE

Negli affreschi della Cripta rupestre del Cristo Docente, a Matera, (risalenti al XII - XIII sec.) emerge una raffigurazione di Cristo in trono benedicente, che regge nella mano sinistra un libro gemmato (da qui il nome “Cristo Docente”). La collocazione in un’area incontaminata e l’alto valore storico-artistico fanno della chiesa rupestre una testimonianza importantissima della cultura di età tardo romanica, che andrà salvaguardata grazie al contributo dei cittadini.


MILANO: SOFFITTO DELLA SALA DEL TRONO NAPOLEONICA DI PALAZZO REALE

Il progetto di restauro candidato dalla Città di Milano è il soffitto della Sala del Trono Napoleonica di Palazzo Reale, ornato dagli stucchi di Giocondo Albertolli e dalle opere di Andrea Appiani, databili ai primi dell’Ottocento. Gli affreschi celebrativi della Sala, senza dubbio una delle più belle del Palazzo Reale, presentano un impianto formale ispirato alle opere mature di Raffaello. I lavori prevedono un restauro di tipo conservativo ed integrativo, ricostruendo gli stucchi e ricollocando gli affreschi attualmente staccati.


NOVARA: SALONE DELL’ARENGO

Il Salone dell’Arengo nell’antico Palazzo comunale del Broletto a Novara è stata prima sede del Comune nel 1200. Simbolo e centro del potere politico cittadino, l’Arengo ha subito nel corso dei secoli alterne vicende, ma ha continuato ad essere il “cuore” della Città. Il progetto prevede il restauro degli affreschi e degli arredi del Salone, per restituirlo alla città e riportarlo al suo antico splendore.


PALERMO: CHIESA DI S. MARIA DELLO SPASIMO

L’altare della Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, a Palermo, è stato realizzato dal celebre scultore Antonello Gagini tra il 1516 e il 1519. L’opera, realizzata in marmo bianco, rappresenta un caso unico della cultura e della storia rinascimentale palermitana. Attualmente l’altare, smembrato, è collocato in parte nei magazzini della Chiesa di Santa Maria dello Spasimo ed in parte a Bagheria. L’amministrazione ha deciso di avviare il recupero dell’opera e riportarla al suo antico splendore.


PESCARA: TORRETTA DANNUNZIANA

La Torretta Dannunziana di Pescara, realizzata ai primi del Novecento, con i suoi fasti che recano memorie di un’antica villa patrizia di stile liberty e crepuscolare, testimonia un capitolo della storia della Città, che a causa dell’incuria e del degrado, rischia oggi di essere dimenticato. Grazie alla maratona di raccolta fondi sarà possibile avviare i lavori di restauro del monumento, che sorge nei pressi di un ex stabilimento, esempio di archeologia industriale, anch’esso sottoposto a riqualifica.


REGGIO CALABRIA: MONUMENTO ITALIA

Il Monumento Italia di Reggio Calabria é considerato il simbolo più rappresentativo della Città. La scultura, in marmo bianco di Carrara, fu eseguita nel 1868 da Rocco La Russa e rappresenta l’Italia, con in mano una spada, che invita i suoi figli a compiere l’unità nazionale. L’opera, oggi nel degrado conservativo, necessita di un accurato intervento di recupero che sarà possibile realizzare grazie alla raccolta di fondi del 25 e 26 settembre prossimi.


ROMA: FONTANA DEL TRITONE

La Fontana del Tritone, in piazza Barberini a Roma, è una delle opere più importanti di Gian Lorenzo Bernini, realizzata dal grande artista tra il 1642 e il 1643 su commissione di Papa Urbano VIII. In considerazione della sua collocazione al centro di un’area soggetta ad alto tasso di inquinamento, lo stato conservativo del monumento è alquanto critico e necessita di un intervento di manutenzione straordinaria, che sarà possibile realizzare attraverso la raccolta di fondi del 25 e 26 settembre prossimi.

SPOLETO: TEMPIO ROMANO

Il Tempio Romano sottostante la Chiesa di Sant’Ansano a Spoleto, edificato in età augustea, fu costruito su un alto podio definito da cornici sagomate. L’accesso avveniva direttamente dal foro romano attraverso una scalinata ancora visibile. In età paleocristiana cominciò la lenta trasformazione del tempio pagano fino alla costruzione, nel corso dei secoli successivi, della chiesa cristiana di Sant’Ansano. Il progetto di consolidamento e di restauro del tempio si inserisce nella più ampia opera di valorizzazione dell’intero circuito romano avviato dall’amministrazione comunale.

TARANTO: CRIPTA DEL REDENTORE

La Cripta del Redentore di Taranto, visitata dall’apostolo Pietro subito dopo il suo sbarco nell’antico porto (Historia Sancti Petri). é accessibile attraverso un antico pozzo di età imperiale romana. Decorano le pareti alcuni affreschi di immenso valore artistico, databili alla fine dell’XI sec. La tradizione afferma che nella Cripta del Redentore si celebrò il primo culto cristiano, eppure, nonostante l’enorme suggestione storico-artistica, è pressoché sconosciuta. L’amministrazione, attraverso la raccolta fondi, ha deciso di recuperare il sito e di restituirlo alla Città in tutto il suo splendore.


TORINO: ORGANO DELLA CHIESA DI S. MASSIMO

L’organo monumentale ottocentesco della Chiesa di San Massimo, a Torino, opera prima di Carlo Vegezzi Bossi, fu realizzato nel 1884. A trasmissione meccanica, l’organo è dotato di oltre tremila canne comandate da tre tastiere da 61 note e presenta una pedaliera da 19 tasti paralleli. Considerato un capolavoro assoluto di arte organaria, lo strumento della Chiesa di San Massimo sarà riportato al suo antico splendore attraverso un impegnativo progetto di restauro. L’ultima sonata dell’organo sarà ascoltabile nel sito web della Fondazione.


TRIESTE: I GIORNALI DELL’800 E DEL ‘900

la Città di Trieste propone il progetto per il lavoro di riproduzione digitale e fotografica della raccolta di giornali locali dell’Ottocento e del Novecento, custodita nella Biblioteca Civica, in piazza Attilio Hortis. Un intervento di questo tipo renderà più agevole la consultazione e più sicura la conservazione dei giornali.


TRIESTE: I SALOTTI DI VILLA SARTORIO

Il Salotto della Musica e il Salotto Rosa di Villa Sartorio sono dal 1949 Museo Civico di proprietà del Comune di Trieste. Gli affreschi, che decorano i due salotti, attribuiti a Giuseppe Bernardino Bisono (1800), sono considerati i più importanti esempi di pittura e decoro in stile neoclassico presenti in Città. Con i fondi raccolti nelle Giornate del 25 e 26 prossimi si provvederà a realizzare un restauro di tipo conservativo e pittorico.


VERONA: STATUA DI CANGRANDE I DELLA SCALA

La Statua equestre di Cangrande I della Scala, il nobile condottiero emblema della signoria veronese, custodito nel Museo di Castelvecchio a Verona, fu scolpito nella prima metà del XIV sec., secondo la critica, dal magister lapidum Giovanni di Rigino. Essendo collocata in esterno l’opera è soggetta al degrado per esposizione ad agenti atmosferici e ambientali e necessita di un’accurata revisione conservativa, che sarà possibile realizzare attraverso la raccolta dei fondi.


VERONA: CONSEGNA DELLE CHIAVI AL DOGE

La tela raffigurante la Consegna delle chiavi della Città al doge Michele Steno, dipinto da Jacopo Ligozzi, rappresenta la fedeltà di Verona al momento della sottomissione alla Repubblica Veneta nel 1405. La tela di Ligozzi, eseguita dall’artista nel 1619, fa parte del ciclo pittorico di più antica commissione pubblica cittadina. Il progetto prevede un intervento completo di restauro conservativo per valorizzarne la qualità pittorica originale piuttosto compromessa.

 


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