I° Convegno Regionale delle Acque Minerali Storiche
La Storia nel bicchiere
Le Acque dei Cesari di Roma
e del Lazio
Summit tra storia, scienza e gusto
Con il Patrocinio della Presidenza della Regione Lazio, Presidenza del Consiglio Regionale, Assessorato alle Attività Produttive, Assessorato all’Agricoltura, Arsial
Progetto di Gabriella Belisario
7 marzo
2005
Palazzo della Regione – Sala Tirreno
Via Cristoforo Colombo 212 – Roma
Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
Saranno Francesco Storace e Giovanni Alemanno ad aprire a Roma, lunedì
7 marzo, alle 10.00, i lavori del Primo Convegno «Le Acque dei Cesari
di Roma e del Lazio».
25 secoli di storia in un bicchiere
Il Convegno, che si svolgerà in un clima particolarmente ricco di interventi
storico scientifici, tutti focalizzati sulle acque minerali storiche connotate
come «Le Acque dei Cesari», si propone di aprire ulteriori orizzonti
di attenzione, approfondimento e consapevolezza intorno ad una preziosa risorsa
di cui il sottosuolo italiano è particolarmente ricco: le acque minerali,
appunto. Un patrimonio di inestimabile valore non solo alimentare, ma anche
e soprattutto storico e culturale.
Secondo la ricerca degli autori, un pool di scienziati e storici della gastronomia,
la prima differenziazione storico-cognitiva si pone tra acqua e acqua, tra fonte
e fonte. Perché le acque non sono tutte uguali – e questo i romani
lo sapevano bene – ma variano in sapore e carateristiche fisico-chimiche
ed organolettiche a seconda dei terreni, della flora e della situazione geologica
da cui sgorgano.
Ovvero, come già accade per il vino, anche le acque minerali possono
vantare una riconducibilità ai quattro grandi argomenti che ne formano
il terroir: territorio, storia e cultura umana, ambiente e tipologia dell’acquifero.
I romani lo sapevano bene!
Un plus di cui gli antichi romani erano già consapevoli oltre duemila
anni fa e che li spinse a profondere grandi energie nella ricerca, conservazione
e protezione delle sorgenti migliori. Sorgenti che ancora oggi formano l’itinerario
di una preziosa eredità che arriva intatta, fresca e ristoratrice sulle
nostre tavole.
E’ necessario però
saperne di più e far sapere di più
Il momento è delicato, troppa confusione mediatica e di mercato si sta
producendo intorno al «bere acqua».
Da qui la scelta e il progetto di un convegno in cui i contributi della ricerca
scientifica, intercalati alla storia delle fonti e del territorio, permetteranno
di tracciare le coordinate di riferimento per leggere, nella trasparenza de
«Le Acque dei Cesari», il sistema uomo-natura, la nostra regione
e la sua gente, la storia antica e fondatrice della cultura dell’acqua
ed una storia più recente e complessa, da ricondurre a maggiore consapevolezza
e valorizzazione.
Non solo scienza
Tuttavia questo convegno non vuole essere soltanto una mera esposizione di tesi
e risultati scientifici, ma un percorso sensoriale attraverso l’elemento-acqua
tramite il gusto, la letteratura e la musica.
Musica e teatro sull’acqua
Ai temi dell’acqua saranno infatti dedicati alcuni interventi di prosa
e poesia, interpretati dall’attrice Saviana Scalfi, e musica eseguita
da due giovanissime «ninfe egerie»: la violinista Silvia Longo e
la flautista Ada Braccioli.
Acqua da conoscere e gustare
Nelle pause del Convegno, il giornalista enogastronomico Fabio Turchetti e il
geologo Filippo Belisario guideranno il pubblico alla degustazione delle «Acque
dei Cesari».
INGRESSO GRATUITO
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