TORNANO
I PALADINI DELLA DANCE ITALIANA
A
pochi mesi dalla loro partecipazione al Festival di Sanremo con
il brano "Quelli che non hanno età", gli Eiffel 65 si ripresentano
con un disco cantato in italiano. Il disco contiene 13 tracce
tra cui: il brano sanremese "Quelli che non hanno età" e il nuovo
singolo - successo dell'estate - "Viaggia insieme a me". Rispetto
ai primi due cd, "Europop" del 1999 e "Contact" del 2001, "Eiffel
65" è un album che segna una svolta del gruppo che spazia verso
nuove sonorità pop. Questa la track list: "Viaggia insieme a me"
- "Quelli che non hanno età" - "Una notte e forse mai più" - "Tu
credi" - "Voglia di dance all night" - "La mia lente" - "Non è
per sempre" - "Like a Rolling Stone" - "Figli di Pitagora" - "Sopra
un palco per tutto il mondo" - "Oggi" - "Cosa resterà (in a song)"
- "Io e la mia stanza". Gli Eiffel 65 vantano nella loro ancora
breve ma intensa carriera, importanti riconoscimenti internazionali
tra cui il World Music Award ricevuto a Montecarlo nel 2000 come
artisti italiani che più hanno venduto nel mondo e la nomination
ai Grammy Awards americani nella categoria "miglior artista dance".
Dalle loro parole, si intuisce come sia stata ardua e piena di
imprevisti la strada verso il successo: "Una sera come tante ci
trovavamo in uno dei nostri studi a Torino. Erano le 18,30 e stavamo
per andare tutti a casa quando ci siamo volutamente soffermati
su una melodia che da qualche tempo ci portavamo dietro. In un'ora
"Blue" era stata scritta, composta e cantata, dopo quindici giorni
era già un vinile nei negozi. Dovevamo trovare un nome al gruppo.
Il nome "Eiffel" è uscito da un programma per computer che sceglie
a caso tra tutte le parole inserite, mentre il "65" era l'inizio
di un numero telefonico scritto per errore sul foglio degli appunti
di "Blue". Non ci aspettavamo il successo che è giunto in seguito
poiché le aspettative e i pareri non erano stati dei migliori
, anzi… credevamo che avrebbe fatto la fine di tutti quei dischi
che muoiono negli scaffali senza gloria, ma comunque eravamo fieri
di quello che avevamo creato perché lo avevamo fatto all'insegna
del: "facciamo quello che ci piace lasciandoci ispirare solo da
noi stessi !". Dopo sei mesi grazie al contributo di alcune radio
italiane, il motore si è acceso, e gli Eiffel 65 hanno ricevuto
l'attenzione di tutte le più grandi case discografiche del mondo
e Blu conquistava tutti i traguardi in tutti i paesi in cui veniva
pubblicato. Non riuscivamo a credere che questo potesse mai accadere
ad un artista italiano che fa dance, ma soprattutto che quelli
fossimo noi. Insomma in un attimo ci siamo ritrovati a prendere
500 aerei in un anno a fare 400 concerti e 200 apparizioni promozionali
in giro per il mondo. Grazie a ciò che abbiamo visto e imparato
durante i nostri viaggi dai più grandi artisti della musica, abbiamo
perfezionato il nostro live che consideriamo quello di una band
di musica elettronica che fa dance e che quindi prevede oltre
al front-man , il tastierista e il DJ e abbiamo studiato i nostri
live per far sì che il vero protagonista sia il pubblico che,
secondo la nostra filosofia è sempre l'unico e vero giudice assoluto
e che non smetteremo mai di ringraziare".
Roberto Bonin
|