Un
CD "quasi perfetto"Gianluca
Grignani si ripete con il nuovo cd "Succo di Vita"!
Niente
di nuovo sotto il sole direbbe l'antico saggio.
Attraverso 15 brani il cantautore della Brianza, ripercorre dieci
anni di grandi successi. Solo due nuove entrate "Mi stracci
il cuore" (trasmessa a ripetizione dalle radio) e "Succo
di vita". Queste ultime si rivelano a un ascolto attento,
modeste sia dal punto di vista musicale che testuale.
L'autore di "Destinazione Paradiso", soprattutto in
questo ultimo lavoro, continua a vivere di rendita grazie a testi
e canzoni valide composte nel passato.
Lode piena a "Uguali e Diversi": una bella ballata melodica
alla quale si unisce un ottimo messaggio: la diversità
di colore e razza tra i popoli, non deve essere più motivo
di guerre e discriminazioni ma elevata a valore universale! In
fondo, ogni uomo anche se della stessa razza è Uguale e
Diverso.
In "Falco A Metà": il cantautore accompagnato
da una chitarra classica, esprime il disagio di essere pienamente
se stesso in una società che tarpa frequentemente le ali:
"Il falco è senza catene, sfugge gli sguardi, sa che
conviene [
] Seduto su un grattacielo devo stare, come un
falco per non farmi catturare".
Ma se questo mondo limita la nostra personalità, è
meglio trovare un'altra meta "Destinazione Paradiso",
un universo poco distante dal nostro "senza fermate, confini
e orizzonti neanche troppo lontani". Un pianeta, quindi,
dove poter sfogare la propria fantasia.
Ma il desiderio di viaggiare continua su Marte "Primo Treno
Per Marte", qui anche la musica diventa aliena.
Ne "La Fabbrica di Plastica" è evidente un taglio
netto con le sonorità melodiche per passare a tonalità
decisamente elettroniche e confusionarie.
Attraverso la nuova musicalità e un testo abbastanza esplicito,
Grignani si ribella contro lo Star System, che vuole tutti gli
artisti ben confezionati e spersonalizzati: "Sono nato nella
fabbrica di plastica dove mi hanno ben confezionato, ma non sono
esattamente uscito un prodotto ben plastificato".
Ne "Il Giorno Perfetto" il cantautore conferma l'esigenza
di una vita autentica e senza maschere: "Io voglio vivere
così, con tutti i miei sbagli e i miei ma si, voglio vivere
come se fosse il mio giorno perfetto".
In "Solo Cielo" brano lento, malinconico e triste, Grignani
esprime le sue perplessità sull'esistenza di un eventuale
Dio: "Io credo che sia solo cielo quello che vedo lassù,
nessun Dio grande mistero solo cielo e niente più [
]
Io credo che oltre al tempo altro ci sarà, ma non voglio
immaginarlo tutto qua".
Chi scrive augura al cantautore lombardo non solo di trovare quel
Dio che dice di cercare, ma nello stesso tempo di rinnovarsi nei
testi e nella musica.
Grignani può fare di più!
Marzia Serra
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