a cura di Valeria Arnaldi |
|
|||||||||
FRANCO FONTANA – RETROSPETTIVA “Penso che la fotografia non sia solo lo studio di una realtà positiva, ma la ricerca di una verità ideale piena di suggestione, mistero e fantasia….” Franco Fontana racconta il suo modo di intendere l’arte e, più ancora, il suo sguardo sull’orizzonte. Le sue fotografie vanno sempre alla ricerca di un panorama che possa essere isolato da ogni contesto per diventare atemporale ed aspaziale, in modo da poter essere di nessuno e quindi, in realtà, di tutti. Dagli anni ’60 fino ad oggi, “Franco Fontana – Retrospettiva” - edito dalla LOGOS racconta l’evoluzione dell’artista, il suo percorso, o forse dovremmo dire il suo viaggio attraverso le emozioni, soffermandosi di tappa in tappa su questo o quel sentimento. Pur rappresentando paesaggi, infatti, l’obiettivo di Fontana cerca di fermare su pellicola il sentimento nell’istante in cui lo si prova per renderlo eterno ed evidenziarlo, rendendolo percepibile ai più. Ma la sua realtà – come lui stesso ha dichiarato – non è fatta di terra e di cielo. Non solo almeno. È fatta di colore e di luce. Di fantasia e sensibilità. Ogni soggetto, che sia il muro di un palazzo, un campo, un albero o una strada trafficata vive dei suoi forti contrasti, diventando un quadro e non più uno scatto. La realtà si veste di pensiero o si spoglia davanti allo sguardo. Così anche i nudi delle donne, su superfici optical che distraggano e confondano il punto di vista. Donen che diventano paesaggi, orizzonti esse stesse con le loro curve e la loro pelle, con la loro sensualità più o meno velata e svelata. Sono donne morbide, da masticare, annusare, ma soprattutto, possedere. Sono donne-fotografia e non fotografie di donne. Per Fontana, infatti, il segreto dello scatto è nel suo essere strumento di possesso, di appropriazione. La realtà ritratta non è più una realtà inventata, ma un orizzonte suggerito ed inventato, ridisegnato secondo la sensibilità dell’occhio-obiettivo. Il bravo fotografo è colui che riesce a far vedere agli altri ciò che ad occhio nudo non saprebbero percepire. Ma non solo. L’artista-fotografo è colui che con i suoi occhi sa vedere uno dei mondi possibili, non il migliore forse, ma comunque possibile. Ed è colui che dentro il suo mondo sa far entrare gli osservatori. Delicatamente, senza spezzare il percorso del colore e della luce, per diventarne parte. Valeria Arnaldi |
|||||||||
|
|||||||||
Vai a Home Page InformArte - Leggi l'Arte Vai a Home Page InformArte Vai a Home Page ItalyMedia.it |
© ITALYMEDIA Tutti i diritti sono riservati |