a cura di Valeria Arnaldi
 
LEGGI L'ARTE
Le letture d'arte e le documentazioni artistiche dei più grandi autori.
LEGGI L'ARTE

 

LA FORMA, LA PROLIFERAZIONE, IL VUOTO

Sobrietà, rigore e limpidezza: sono queste le parole chiave della ricerca artistica di Adriano Pitschen. A lui e alla sua opera Roberto Pasini, storico e critico d'arte, dedica il libro "Adriano Pitschen. La forma, la proliferazione, il vuoto", Edizioni Pendragon. Pasini compie una vera e propria opera di ricostruzione del percorso di Pitschen, che non si limita all'aspetto storico o artistico, ma che cerca di andare oltre in una vera e propria analisi del messaggio che l'artista affida alle proprie opere. Un codice nascosto tra pitture e disegni, nella speranza che riesca a trovarlo solo chi abbia anche la sensibilità necessaria per comprenderlo. L'analisi prende le mosse dal percorso biografico ed artistico, necessaria contestualizzazione di un approfondimento che si incentra poi in un secondo momento sull'opera in carta, nettamente preponderante e sulla forma ovoidale, elemento ricorrente nel suo discorso creativo. Che sia cellula, bozzolo, baccello, uovo o qualunque altra cosa possa farci venire in mente, la forma prediletta da Pitschen è rotonda, circolare, al più 'ellittica'. Il primo 'circolo' che troviamo nella sua vita è sul suo tavolo, l'oggetto più quotidiano e comune che si possa pensare: un posacenere. Ed è nel passaggio dalla boccata di sigaretta alla cenere che cade che nascono i pensieri e le immagini del Pitschen artista, che poi in quel piccolo portacenere vengono custodite. Il circolo perde di peso e di consistenza, scompare l'oggetto per diventare simbolo di vita e di origine. Ciò che affascina è che quel piccolo posacenere può diventare qualunque cosa, dalla più infima alla più elevata e ancora, che quel piccolo posacenere è oggetto e ispiratore d'arte. Non un'idea grandiosa quindi, non un moto profondo dell'animo - dice Pasini - ma solo la forma di un posacenere, che non è più posacenere. Diviene allora grandiosa la capacità di sostenere tutto un percorso e una vita d'artista con questa minima leva." L'arte esprime se stessa e non vuole esprimere altro. "La sfera e il cerchio sono, dunque, possibili elementi compositivi neutri che, nel loro variare da volume a semplice traccia, danno modo di mettere in atto l'esperienza della forma, dello spazio e dei rapporti che ne conseguono. L'uso quasi esclusivo, nella pittura moderna, delle superfici di supporto rettangolari, esalta ulteriormente le forme tondeggianti". Questo Pitschen scrive di sé, ma forse a spiegarne la 'poetica' meglio si adattano le parole del premio Nobel 1986 Heinrich Rohrer: "Piccolo è il concetto che la natura ha di bello".

Valeria Arnaldi


Vai a Home Page InformArte - Leggi l'Arte

Vai a Home Page InformArte

Vai a Home Page ItalyMedia.it

© ITALYMEDIA Tutti i diritti sono riservati