a cura di Valeria Arnaldi |
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NIKE Un catalogo tradizionalmente finisce per dedicare maggiore
spazio alle immagini degli oggetti esposti in mostra, rispetto a quello
dedicato al testo. E spesso, il testo è composto
da prefazioni, ringraziamenti, messaggi introduttivi di questa o quella
personalità. Sarà perché la mostra Nike,
La vittoria e il gioco, allestita al Colosseo di Roma, ha avuto
la fortuna e lintelligenza di dosare i reperti esposti,
consentendo al visitatore di goderli senza esserne assediato, ma il
catalogo pubblicato dallElecta è più un libro che
altro. E con il termine libro intendo fare il massimo complimento
ad un volume, che si propone come approfondimento della mostra, offrendo
delucidazioni su quanto visto, ma anche stimoli per andare avanti in
un percorso personale attraverso le bellezze dellantichità.
Sport come degenerazione del Gioco e sua evoluzione. Inutile ricordare,
come molti fanno, limportanza delle Olimpiadi nellEllade
tale da far interrompere le guerre ma perché non
soffermarsi invece sulla filosofia che si nasconde dietro lAgon?
Nella competizione, luomo si incontra e si confronta con lAltro,
e nello stesso tempo con se stesso. Sperimenta il suo essere uomo, fatto
di carne e di passione, di ideale ed ambizione, perfetto sinolo di muscoli
ed anima. E ancora, attraverso lo sport luomo ringrazia gli dei
che lo hanno creato. Per questo le Olimpiadi erano anche celebrazioni
di culto. La macchina-uomo nel suo più perfetto funzionamento,
nella massima espressione di sé, allenata alla perfezione olimpica
che luomo non può raggiungere per sua natura non
si può eguagliare gli dei ma cui può tendere. La
Ubris degli dei greci è nota - su di essa si basano molti dei
più celebri miti ma la battaglia tra divinità ed
esseri umani, come ogni altra battaglia appunto, durante le Olimpiadi
si ferma, perché anche gli dei giocano e sono curiosi di seguire
le gare, scelgono i loro campioni, li aiutano, li sostengono. La corona
di alloro che cinge il capo del vincitore è listante in
cui luomo raggiunge il massimo vertice a lui consentito nella
grandezza e nella forza. È un istante che garantisce però
leternità della memoria, tramandandosi in secoli di storia.
La fama fa correre gli uomini per arrivare al cielo e nella gloria il
campione trova limmortalità agognata. Valeria Arnaldi
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