a cura di Paola Rocco
e Maria Fabbricatore

Teatro Agorà


QUANNO CE VO CE VO!

di e con
Angelo Conte

LUNEDI 12 MAGGIO

Il panorama teatrale romano si arricchisce di un nuovo personaggio che, movendo dall’osservazione della quotidianità, porta a livelli poetici anche la più umana delle espressioni: la risata.
Si ride per gioco; si ride per divertimento; si ride per disgrazia o per isteria. Si ride quando si deve e quando non si deve. Si ride degli altri, si ride di se stessi, si ride delle disgrazie e della cattiva sorte. Si ride per capire e per scoprire che poi esiste qualcosa in questo mondo su cui non si può che ridere…per non piangere!
In scena al Teatro Agorà lunedì 12 maggio, Angelo Conte, ventinovenne romano, propone uno spettacolo che può definirsi un cabaret in poesia, nel quale ai giochi di parole e ai doppi sensi, si sostituiscono le rime di sonetti in romanesco. Imperniati sulla metrica classica della poesia romanesca, quest’ultimi si colorano però dello spirito dei nostri tempi, favorendo così il rinnovamento di una ancora fertile tradizione linguistica e culturale.
" ......Er zacrileggio ( come lo chiamamo )
nun è quer che noi famo e poi nun dimo
ma quello che noi dimo e poi nun famo."

Quanno ce vo, ce vo porta in scena l’autore stesso, ventinovenne romano, che, accompagnandosi con la chitarra, diventa vero cantore più che cabarettista, un attore più che un poeta, che propone in versi una sorta di monologo brillante in continua evoluzione. Lo spettacolo molto scorrevole e veloce, ragionato e misurato, che alterna al cabaret la recitazione delle rime romanesche, nasce dalla volontà di unire il varietà alla drammaturgia; così proprio movendo al riso, l’autore induce a riflettere, proponendo temi diversi, dall’amicizia allo sport, dall’altruismo alla morte, riletti in una chiave tragicomica, a volte comicamente cruenta, che sottolinea il contrasto e l’equivalenza di comico e tragico.
Perché, in fondo, citando l’autore: "La gente vole ride!"

Angelo Conte sarà anche ospite della V Rassegna di Drammaturgia Moderna presentata dall’Associazione Culturale Agorà 80 e dallo Studio Internazionale dell’Attore "Permis de Condouire" che presenta come tema di quest’edizione, che proseguirà dal 12 al 30 maggio, "L’antichità dell’uomo moderno: miti e tipi del mondo antico nella società moderna".
Accanto alle rappresentazioni presentate dai semifinalisti, dal 13 al 17 Conte presenta momenti del monologo brillante "Quanno ce vo, ce vo" spettacolo che può definirsi un cabaret in poesia, nel quale ai giochi di parole e ai doppi sensi, si sostituiscono le rime di sonetti originali in romanesco; mentre dal 18 sarà portato in scena l’atto unico di Salvatore Di Mattia "Fatti non foste", tragedia giocosa in un atto.


TEATRO AGORA’
Via della Penitenza, 33
Info e prenotazioni: 066874167


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