Nuovo Teatro – Elledieffe
presenta
EDUARDO AL KURSAAL
progetto di Luca De Filippo e Armando
Pugliese
su testi di Eduardo De Filippo
con Silvio Orlando, Rocco Papaleo
scene Andrea Taddei
costumi Silvia Polidori
regia Armando Pugliese
4 - 23 marzo 2003
A conclusione del Progetto Eduardo, Luca De Filippo
e Armando Pugliese propongono uno spettacolo che ripercorre i primi
anni dell'attività teatrale di Eduardo De Filippo attraverso
gli atti unici.
Eduardo De Filippo esordì giovanissimo, come attore brillante,
nella compagnia di Eduardo Scarpetta, assieme ai fratelli Titina e
Peppino. Da figlio d'arte, nel senso proprio e antico delle compagnie
di giro, quando inizia a scrivere per il teatro (l'atto unico Farmacia
di turno è del 1920) già da sedici anni vive sul palcoscenico.
Separatisi per qualche anno, i fratelli si riunirono nel 1929 nella
compagnia Molinari, per formare poi una loro compagnia, destinata
a raccogliere numerosi successi nelle maggiori città italiane.
Era l'inizio di dicembre del 1931, e i fratelli De Filippo, alla ricerca
di una sempre più necessaria autonomia artistica, sottoscrivono
un breve contratto di soli sette giorni con il Cinema Teatro Kursaal,
“un locale frequentato dalla Napoli bene, abbastanza grande
e pulito, di stile moderno e provvisto di un piccolo palcoscenico
attrezzato alla meglio per spettacoli di prosa”.
Il debutto avvenne il 25 dicembre con Natale in Casa Cupiello, e fu
subito il successo: un successo di tali proporzioni da rendere necessaria
la proroga del contratto, dapprima per due settimane, poi per alcuni
mesi, fino al maggio del 1932. In pochissimo tempo, sostenuti unanimemente
dalla critica teatrale napoletana, i De Filippo diventarono il punto
di riferimento di tutti gli appassionati di teatro, tanto degli spettatori
d'estrazione popolare che degli intellettuali e degli ambienti culturali
napoletani. Il nuovo atto unico che ogni lunedì la compagnia,
per contratto, doveva rappresentare ad ogni cambiamento di programma
cinematografico, diventò un appuntamento attesissimo, per di
più costituì la spinta a creare un repertorio, palestra
per i grandi capolavori della maturità.''
(da Eduardo De Filippo di Giovanni Antonucci)
Interprete principale dello spettacolo è Silvio
Orlando, un attore lontano dal mondo teatrale eduardiano, ma che sa
rendere al meglio la comicità divertita, ironicamente malinconica,
fortemente legata alla vita quotidiana e ai diversi aspetti dell’animo
umano, tipica del teatro di Eduardo. Accanto a lui Rocco Papaleo,
Gea Martire, Maria Laura Rondanini, Giuliana Amatucci, Carlo Di Maio,
Fabrizio La Marca, Antonio Milo, Lello Radice, Ciro Capano, le scene
sono di Andrea Taddei, i costumi di Silvia Polidori,
la regia è di Armando Pugliese.
TRAME DEGLI ATTI UNICI
- Sik-Sik l'artefice magico (1929)
Sik-Sik, che suona molto vicino al "sicco" napoletano che
vuol dire magro, già col proprio nome e le fattezze fisiche
descrive la sua miseria. "è il tipo tradizionale dell'artista
guitto povero, tormentato e … filosofo". E' un prestigiatore
da strapazzo che per i suoi trucchi ha bisogno della moglie Giorgetta,
incinta che "avrà come il marito una certa aria scoraggiata"
e di un compare che deve fingersi spettatore. Il compare abituale
non si presenta e Sik-Sik è costretto a ingaggiarne un altro…
- Requie all'anima soia (1932)
Vincenzo, un poveraccio, si fa passare per il marchese Eleuterio Benincasa
e accompagna turisti stranieri per Napoli, li porta poi al ristorante
dove si fa offrire il pranzo. Si è organizzato così
bene da poter sfamare anche moglie e figli che si presentano vestita
a lutto al ristorante e muove a compassione i turisti che offrono
il pranzo anche a moglie e figli.
- Quei figuri di trent'anni fa (1929)
Rappresenta il funzionamento di una bisca clandestina. Ancora una
volta viene mostrato il genio napoletano, con le sue innumerevoli
trovate. Tutto però fallisce per la stupidità del nuovo
"palo".
- Pericolosamente (1938)
Indica come si possa domare una moglie bisbetica. Il marito per combattere
il pessimo carattere della moglie le spara dei colpi di pistola a
salve. La moglie diventa un agnello perché convinta di aver
ricevuto la grazia dalla Madonna: Il ravvedimento dura però
poco e il marito si trova costretto a ripetere l'operazione sempre
più spesso…
- La voce del padrone
I tafferugli di una scalcagnata orchestra in sala d'incisione per
registrare la canzone Adduormete cu’mme, con le cantanti che
si accapigliano e il Maestro che litiga con i musicisti.
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