Teatro Eliseo |
IL MEDICO PER FORZA farsa
con musiche di Molière
scene Giacomo
Andrico dal 13 maggio 2003 al 8 giugno 2003 Il
Teatro Eliseo chiude la sua fortunata stagione teatrale offrendo al
suo pubblico, dal 13 maggio all8 giugno, un formidabile Gianrico
Tedeschi nel ruolo di Sganarello, un boscaiolo amante della bottiglia
come delle belle donne, caduto nella trappola della moglie e divenuto
per danaro "Medico per forza".
Un piccolo gioiello scintillante di risate, colori e musiche, questa commedia andata in scena nel 1666, dove tutto è pervaso da una ilarità prorompente e da uninstancabile inventiva scenica, che comunque racchiude molti dei temi cari al grande drammaturgo Un "puro gioco teatrale", un copione per attori attraversato da folgoranti battute comiche, di cui Molière si serve per condurre la sua indagine "scientifica" sulluomo e per approfondire la realtà di piccoli provinciali senza perdere loccasione per sbeffeggiare le classi dominanti e mettere in guardia dai mistificatori, dai parrucconi e dai falsi politici, dai medici e dai religiosi, che molto spesso usano "il sapere", che a volte non possiedono, per ingannare gli ingenui. Accanto allo straordinario Gianrico Tedeschi non sono da meno Maria Ariis nel ruolo della moglie, Raffaele Spina, Miro Landoni, Alessandro Albertin e con Gianfranco Candia e Sveva Tedeschi nella parte dei due innamorati. La regia è di Monica Conti, le musiche di Germano Mazzocchetti, le scene di Giacomo Andrico e i costumi di Stefano Nicolao. Nelle
due tradizionali categorie del serio e del comico, Molière
costruisce il suo Teatro soprattutto quando volge la sua attenzione
agli svaghi della Corte del Re per rappresentarne gli intrighi, le
ipocrisie, le infedeltà, larroganza, e la debolezza mentale.
Poi coltiva anche la fase in cui si abbandona alla comicità
pura e cioè alla farsa Teatro senza trama, senza storia,
senza senso, senza rete Teatro del ridere per far ridere, per
divertire. Il "Medico per forza" è questo. Gianrico Tedeschi E un "puro gioco teatrale", un copione per attori attraversato da folgoranti battute comiche, di cui Molière impudicamente si serve per condurre la sua indagine "scientifica" sulluomo, (e dopo il "Minetti" di Bernhard credo che questa scelta sia stata dettata quasi da unesigenza fisica). Dopo il rigore assoluto e la condanna del "Teatro per divertire" di Bernhard, affrontiamo ora questo piccolo gioiello scintillante di risate, colori e musiche, per riscoprire e riassaporare il dialogo, il dinamismo e il gioco. Monica Conti La
società umana si divide, per Molière, in due schieramenti
contrapposti che si fronteggiano in eterno e formano il tragicomico
spettacolo in cui viviamo. Da una parte, i grandi mistificatori, che
interpretano come una missione per tutti salutare la loro sete di
potere e di denaro. Sono i falsi guaritori, i medici, i politici,
i falsi religiosi, i tartufi, gli incantatori che sanno vendere al
prossimo la salute, la serenità, il benessere, la liberazione
dai mali del corpo e dellanima. Nessuno li può sconfiggere.
Non si sa da dove vengano. Simili ad enormi insetti, vestono solo
di nero, portano tonache o parrucconi. Usano un linguaggio soave e
minaccioso, si capiscono soltanto fra loro e appartengono a misteriose
consorterie. Le loro idee sono intoccabili, i loro poteri occulti. Cesare
Garboli Per
le altre recite l'abituale programmazione: Visita Localitalia per gli indirizzi e i numeri di telefono dei teatri Visita Siti V.I.P. per trovare i siti dei tuoi attori e attrici preferite
|
HOME - TORNA HOME PAGE INFORMATEATRO |
C'è un link che non funziona? |
2002
© ITALYMEDIA Tutti i diritti sono riservati |