Un
L'AMORE DELLE TRE MELARANCE è una delle fiabe
teatrali
che Carlo Gozzi, autore del libretto della Turandot di
Puccini, scrisse a metà del diciottesimo secolo.Assistendo
a questa rappresentazione ci si aspetterebbe perciò un linguaggio
d'altri tempi, un'atmosfera pedante. Invece, rivisitato da Edoardo
Sanguineti (poeta e scrittore tra i più significativi
rappresentanti della Neoavanguardia e del Gruppo 63), interpretato,
tra gli altri, da Lello Arena, diretto da Benno Besson,
lo spettacolo è trascinante, divertente, pieno di vita, adatto
ad un pubblico che va dagli 8 agli 80 anni.
Rispettando le indicazioni di Gozzi, fautore dell'uso delle maschere
tradizionali inserite all'interno di vicende fantastiche, ciascun
attore indossa una maschera.La coregia, le scene, i costumi sono
di Ezio Toffolutti che contribuisce a rendere in scena il
senso del teatro come gioco. Maschere, sculture ed effetti
speciali sono di Giorgio Spiller.
L'ipocondriaco
Tartaglia, figlio del re, per guarire deve scoppiare dal ridere
ma ci riesce soltanto quando vede la perfida fata Morgana cadere
a gambe all'aria. Morgana si vendica dell'affronto subito da Tartaglia
condannandolo ad innamorarsi delle tre melarance. Ma, come in tutte
le fiabe, gli intrighi vengono sventati, i malvagi puniti e l'amore
trionfa.