a cura di Paola Rocco

Teatro India

ROMA, TEATRO INDIA

AL VIA IL PROGETTO PIRANDELLO E LA PRECOGNIZIONE DEL VIRTUALE:

6 MAGGIO 2003: IN SCENA I QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO OPERATORE CINEMATOGRAFICO, VISTI DA ANDREA LIBEROVICI

5 GIUGNO 2003: IN ANTEPRIMA MONDIALE, TAISIE' DI ABBAS KIAROSTAMI


Riparte l'India, spazio da poco riaperto dopo oltre un anno di chiusura per lavori di manutenzione.
Il Direttore Giorgio Albertazzi ha illustrato i prossimi progetti dedicati alla ricerca e alla sperimentazione e, in particolare, le iniziative in programma prima dell'estate.
Si tratta di due produzioni del Teatro di Roma, in cui si sperimenterą il rapporto tra reale e virtuale, tra scena e immagine filmica: il progetto "Pirandello e la precognizione del virtuale", da un'idea del regista Andrea Liberovici e, vero e proprio evento, la prima regia teatrale di Abbas Kiarostami, Taisič, in anteprima mondiale.

Il progetto "Pirandello e la precognizione del virtuale" prevede l'avvio di un laboratorio di giovani artisti, tra cui Ottavia Fusco e Adolfo Margiotta, guidati da Liberovici, la cui attivitą č iniziata gią nello scorso mese di marzo proprio dal rimontaggio scenico dei Quaderni di Serafino Gubbio operatore.
La prima fase del progetto culminerą con la messa in scena dei Quaderni, il cui debutto č previsto per il prossimo 6 maggio. Seguirą una lettura "barthesiana" di Diana e la Tuda: la camera oscura dello sviluppo e stampa come luogo di morte della corporeitą.

"Il lavoro su Pirandello tra sperimentazione e spettacolaritą - ha detto Albertazzi -, gią iniziato con la messa in scena di Come tu mi vuoi di Pasquale Squitieri, prosegue dunque con la scrittura scenica dal romanzo I Quaderni di Serafino Gubbio operatore, cui seguiranno due regie di Massimo Castri: Questa sera si recita a soggetto (che inaugurerą la stagione 2003-2004 dell'Argentina) e Quando si č qualcuno, nel cartellone 2004-2005. Il progetto pone l'attenzione sulla contemporaneitą di Pirandello che sta proprio, come gią abbiamo detto, nell'aver avuto la precognizione esatta del virtuale, che scompagina e reinventa il ritmo naturale della persona, mettendo in scena il reality show del suo privato".
"Serafino Gubbio - continua Liberovici - č l'emblema di tutti coloro che sono pronti a pagare a caro prezzo la possibilitą di 'apparire' agli occhi degli altri, sia pure come labili sembianze su un lenzuolo bianco o come trasparenze su uno schermo".

Il Taisič di Abbas Kiarostami, uno tra i pił grandi registi di cinema contemporanei, andrą in scena negli spazi esterni dell'India dal 5 al 29 Giugno.
Il progetto prende spunto da una forma di teatro popolare, sorta di sacra rappresentazione (Ta-asiyč, per l'appunto), messo in scena da compagnie itineranti nelle piazze di cittą e villaggi. Nell'allestimento pensato en plein air per il Teatro India, la forma teatrale originale incontrerą l'inconfondibile stile cinematografico di Kiarostami: l'allestimento, infatti, sarą un 'matrimonio' tra cinema e teatro. Su grandi pannelli verranno proiettate immagini della partecipazione popolare alle rappresentazioni, mentre al centro della scena si svolgerą la rappresentazione 'reale'.
"Sicuramente - ha detto Albertazzi - č uno dei punti di eccellenza e insieme pił impegnativi del nostro programma per India".

La riapertura di India coincide con il pieno rilancio del Teatro di Roma. Ad oggi, la stagione 2002-2003 dell'Argentina, ormai quasi in chiusura, ha registrato un incremento di pubblico di oltre il 30% rispetto allo scorso anno, gli abbonati sono aumentati del 36%, i biglietti emessi del 18,4% .
Intanto, ci si prepara alla produzione che chiuderą la stagione e che vedrą protagonista Giorgio Albertazzi: Il mondo di mr. Peters, di Arthur Miller, per la regia di Enrico Maria Lamanna, in scena dal 10 Maggio all'1 Giugno.
"Si tratta dell'ultimo testo scritto da Miller - ha detto Albertazzi - , che sarą a Roma per l'occasione. La drammaturgia e la letteratura del nostro tempo mi sembrano attente a quel momento in equilibrio tra la vita ed il presentimento della morte che si manifesta, esplode nella persona anziana. E' paura o precognizione? Arricchimento di coscienza o pericoloso ritorno verso le memorie dell'infanzia e dell'adolescenza? Chi sono le persone intorno a te: ombre, ricordi o sconosciuti che incontri su una misteriosa riva di un fiume di cui evitiamo di fare il nome? A mio parere, fra gioia, esaltazione, dolore e lussuria, questo č il testo di Arthur Miller".

Roma, 4 Aprile 2003

Per informazioni: Ufficio stampa Teatro di Roma: Beatrice Fabbretti, 06.68.40.00.08, ufficiostampa@teatrodiroma.net, www.teatrodiroma.net

 


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