A.T.A.
TEATRO
Presenta
Carlo Alighiero - Fiorenza
- Marchegiani - Mico Cundari
con
Milena Miconi
(Nel ruolo di Geraldine)
in
QUEL CHE VIDE
IL MAGGIORDOMO
di
Joe Orton
con
Mimmo La Rana - Luca Negroni
Scene
Tiziano Fario
Costumi
Irene Corda - Magda Accolti-Gil
Musiche
Francesco Giuffre'
Adattamento e
regia
Carlo Alighiero
Dal
10 dicembre ore 21.00 (prima) al 6 Gennaio 2003
"Quel
che vide il maggiordomo" è una commedia dalla comicità
irresistibile, con intrecci imprevedibili, personaggi che sono la
presa in giro di se stessi, spogliarelli, travestimenti, intrighi
..
impossibili da sintetizzare.
Il dialogo ha tutto il sapore ironico di Oscar Wilde, la sferzante
satira di Bernard Shaw, la suprema meccanica della "pochade"
di Feydeau: questi gli elementi essenziali della commedia di Joe Orton,
morto nel 1967 e giudicato oggi uno dei maggiori umoristi contemporanei.
In una clinica psichiatrica diretta dal dottor Prentice e la sua bella
moglie si presenta una giovane ragazza per proporsi come segretaria
.
Questo l'inizio da cui parte Orton costruendo e intessendo una storia
complicatissima, un succedersi di situazioni una più straordinaria
dell'altra, un dialogo tanto assurdamente paradossale e di una tale
comicità senza un momento di sosta, che ti afferra e non ti
lascia più neppure per un momento. Tentare di raccontare le
varie scene dei due tempi è impossibile
ma importante
è quello che c'è dietro e dentro questa commedia.
Esiste una satira talvolta feroce nella sua comicità, delle
esasperazioni del mondo della psicoanalisi in particolare, e una sfida
in genere alla società e alla moralità falsa, ipocrita,
ingannevole di questa. Ogni battuta è un attacco, ogni trovata
una frecciata, ogni frase uno scoprire i nostri istinti più
segreti.
Il suo scetticismo sull'umanità in genere, si risolve per il
pubblico in una espressione di fine umorismo. Ma il contenuto è
molto più profondo
la sua è una critica a un mondo
pervaso dalla violenza, dal sesso e dal denaro sotto la maschera dell'ordine
e della legalità.
Una commedia che appare in superficie acrobaticamente, anarchica "clownistica"
i cui paradossi uguagliano quelli del maestro Oscar Wilde ma che raggiunge
attraverso una perfezione scenica, la drammaticità della stessa
esistenza dell'autore ucciso a trentaquattro anni dal suo compagno
di vita. "Quel che vide il maggiordomo" venne rappresentata
solo dopo la morte di Orton con grande successo nel 1975, al Royal
Theatre di Londra.
Dopo aver goduto la sua commedia apprezzandone la satira non possiamo
fare a meno di riflettere sulle ragioni dell'umorismo di Orton e di
guardarci nello specchio. L'immagine che vedremo sarà come
quella che ci rimandano quegli specchi concavi e deformanti per cui
i nostri volti appaiono alterati svisati, ridicoli, quasi mostruosi,
ma nei quali dobbiamo inesorabilmente riconoscere noi stessi.
In scena al Teatro Manzoni
di Roma (tel.06/3223634) fino al 6 gennaio.
(Orario spettacoli: dal martedì al venerdì ore 21.00
sabato ore 17-21, domenica ore 17.30; 24 dicembre riposo, 25 dicembre
ore 21, 26 dicembre ore 17.30; 31 dicembre ore 20 , 6 gennaio ore
17.30)
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