a cura di Paola Rocco

Teatro Orologio


La Produzione Salieri Entertainment
Presenta

DIALOGHI INTERIORI

Con
Agnese Facchini (Saffo) Carolina Salomè (Emily Dickinson) Ilaria Restifo (Marina Cvetaeva)
Caterina Genta (Danzatrice) Silvia Lo russo (Dialogatrice)

Omaggio a Saffo, Emily Dickinson, Marina Cvetaeva Virginia Woolf

Scritto e diretto da Silvia Lo russo

SALA ARTAUD
Dal 22 febbraio al 23 marzo 2003

Attraverso l’ipotetico svolgersi delle domande e delle risposte, incrociate con quelle dell’autrice Silvia Lorusso, che le poetesse forniscono attraverso le loro opere, si compie un viaggio che mette in luce la loro condizione di donne e il loro rapporto con la vita, l’amore, la passione e la scrittura.
Filo conduttore, il vissuto delle poetesse, la passione letteraria e poetica che le ha accompagnate tutta la vita, la tragicità delle loro esistenze, la diversità di pensiero e del loro modo di essere, la follia, la visionarietà, la lucidità, la solitudine e la morte.
L’autrice Silvia Lorusso, costruisce un dialogo poetico, carico di pensieri,di emozioni, cui “partecipano” attraverso le parole tratte dalle loro opere, le poetesse.
La scena si svolge con l’autrice, seduta al suo scrittoio, che sfogliando pagine, si esprime poeticamente rivolgendosi a Saffo, Emily Dickinson, Marina Cvetaeva, le quali, animate dalle loro stesse parole, si muovono sul palcoscenico, per poi tornare immobili e mute, come le pagine dei libri da cui hanno preso vita le parole con cui si sono espresse. Pagine animate dal loro pensiero e dalla loro poeticità, mute ma pronte a diventare vive, per chi è pronto ad ascoltare. Parole che hanno lasciato il segno, come pietre nei muri, pesanti come sassi, forti e dolorosi come le loro esistenze.
Le poetesse vivono e vibrano, calate nell’ipotetico dialogo costruito dall’autrice, si muovono non solo come scrittrici, ma soprattutto come donne le cui esistenze, sono sottolineate dalle scelte interpretative della regista.
Silvia Lorusso, regista multimediale, affida oltre che all’impianto scenico teatrale lo snodo narrativo dello spettacolo, anche all’interpretazione della danza, della mimica e della musica. Oltre alle attrici e la danzatrice, che esprime parte del testo con il movimento del teatro danza, vi è un altro elemento fondamentale narrativo: le proiezioni video realizzate dalla regista.
Esistenze drammatiche, rese ancora più dure per l’emarginazione artistica, l’incomprensione e la condanna sociale.
In tutte, la distanza verso “valori” tinti di sangue, come la guerra e il potere, lo scherno verso chi si fregia di cariche istituzionali. E ancora: la diversità interiore, il non riconoscersi verso i modelli femminili del tempo e il coraggio di vivere al di fuori degli schemi. Attraversate da dubbi ed angosce, libere nel loro fuggire, seppur con difficoltà e dolore dagli standard, lucide e anticipatrici assolute del loro tempo.
Silvia Lorusso è autrice e regista anche di: “Da Greenaway a Shakespeare” e “Streghe si nasce”.

Dal martedì al sabato ore 21.30
Domenica ore 18.30
Lunedì riposo


Via de’ Filippini 17/a – Tel. 066875550


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