a cura di Paola Rocco
e Maria Fabbricatore

Teatro Piccolo Eliseo

Auroville Associazione Culturale
presenta

CON LE PIETRE IN TASCA

di Marie Jones

traduzione Gerolamo Alchieri

con

Gerolamo Alchieri e Roberto Stocchi
scene Lello D'Alesio
coreografie Celia Southern
regia Francesca Draghetti

da mercoledì 11 dicembre 2002 a domenica 5 gennaio 2003


…ovvero Luci! Motore! Azione! Hollywood sbarca nella campagna irlandese coinvolgendo un intero paesino della contea di Kerry…
…ovvero il Cinema prende a prestito la natura , i colori e l'anima della gente, ma cosa lascia in cambio?…
…ovvero, due comparse locali diventano protagonisti raccontando il film che fanno e quello che vorrebbero fare…
…ovvero come una mucca può diventare una STAR…
…ovvero due attori per sedici personaggi: il regista, l'aiuto, la diva americana, l'ultima comparsa di un film con John Waine e tutti gli altri in un gioco di irresistibile comicità…
…ovvero, un testo divertente, carico d'ironia, scritto da una donna per due uomini e diretto da un'altra donna...

 

NOTE DI REGIA

La messa in scena di "Con le pietre in tasca" nasce da un innamoramento e da una sana incoscienza. Quando Gerolamo Alchieri ha tradotto il testo e, insieme a Roberto Stocchi, mi ha proposto di dirigere lo spettacolo, ho pensato che a volte l'amicizia e la voglia di lavorare insieme possono portare ad azioni sconsiderate.
Avevamo una bella storia, sedici personaggi, due attori e nessuna istruzione per l'uso. Chi fa chi? Perché? Come? La tentazione di correre a Londra a vedere come avevano risolto il problema è stata fortissima, ma non c'era il tempo per farlo. Così abbiamo cominciato a provare, dandoci un obiettivo preciso: creare i fantasmi e fare in modo che il pubblico vedesse tutti personaggi, soprattutto quando non c'erano.
Lo straordinario talento dei due protagonisti mi ha permesso di evitare qualsiasi stratagemma: niente travestimenti, parrucche o caratterizzazioni esasperate. Sedici punti di vista per sedici personaggi che non escono mai dalla scena. La storia di questo paese irlandese, travolto dall'arrivo del "grande cinema", ha preso vita e ci ha incantato.
Ci siamo affezionati ai suoi abitanti, abbiamo riso per la sciocca crudeltà dei divi americani, abbiamo scherzato con il paradossale gioco del set, abbiamo pianto per la tenerezza di chi non si adatta alle regole. E, come in un bel film, ha funzionato ! Alla fine dello spettacolo ogni personaggio ha ricevuto la sua dose di applausi e a nessuno è importato se, fra buio e luce, in scena c'erano solo due attori…

Francesca Draghetti

STONES IN HIS POCKETS

STONES IN HIS POCKETS ha debuttato al Lyric Theatre di Belfast nel giugno del 1999 con Sean Campion e Conleth Hill e la regia di Jan McElhinney. In agosto ha ottenuto un grande successo al Festival di Edimburgo, per poi replicare nel "fringe" londinese il mese successivo al Tricycle Theatre.
Il regista e uno degli interpreti (C. Hill) hanno vinto l'Irish Times Theatre Award, nonché il prestigioso OLIVIER Award.
Proprio nello stesso periodo la versione originale si è trasferita per un breve periodo nel west end londinese al New Ambassadors Theatre ottenendo un successo straordinario, tanto che lo spettacolo è passato al Duke of York's Theatre dove è attualmente ancora in scena con Louis Dempsey e Sean Sloan che hanno sostituito gli interpreti originali. Da più di un anno è in scena a Broadway e a Los Angeles.



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