a cura di Paola Rocco
e Maria Fabbricatore

Teatro Quirino


LA ZIA DI CARLO
di Brandon Thomas

regia Lando Buzzanca
adattamento Luigi Lunari
con Virginia Barrett, Armando Marra, Andrea Montuschi
e con Elio Crifò, Ilio Vannucci, Chiara Buratti, Oriana Miele
scene Bruno Garofalo
costumi Carlotta Polidori
musiche Bruno Zambrini

dal 23 aprile 2003 all’11 maggio 2003

 

Il fresco buonumore, la spensieratezza, lo spirito bonariamente irridente dell’Inghilterra vittoriana rivivono ne La zia di Carlo in scena al Teatro Quirino dal 23 aprile.
Lando Buzzanca si muove, tra lazzi ed aforismi salaci, nei panni di un attempato maggiordomo al quale toccherà indossare la scomoda gonnella della burbera zia. Dopo il cinema d’autore degli esordi, gli spettacoli televisivi di intrattenimento e la commedia all’italiana negli anni Settanta, l’attore palermitano torna a teatro in una veste inedita e divertente. Non è più un seducente latin lover, ma un’improbabile signora di mezza età, inseguita da maturi spasimanti, che messa alle strette rivela la sua natura alzando la gonna e mostrando i calzoni. Buzzanca ritrova una nuova vis comica, vicina allo sberleffo puro, senza inutili volgarità. La sua interpretazione è piena di una controllata ed allegra ironia, priva di sbilanciamenti e cadute di stile. La struttura della commedia è sempre naturale in tutte le situazioni, anche in quelle più introspettive. Il ritmo rapido e incalzante nel rispetto dei tempi del pubblico è il frutto di un personale studio dell’attore che ha curato anche la regia teatrale.
Meccanismi comici sono le menzogne non cercate, ma costruite, i travestimenti femminili, i lazzi e le impertinenze dal sapore goliardico e spensierato che hanno la loro origine nei primordi della farsa, da Aristofane alla Commedia dell’Arte. Il pubblico è partecipe di una vera e propria commedia degli equivoci, diversa in ogni allestimento, perché il canovaccio contiene caratteri, situazioni, battute che si adattano, di volta in volta, alla personalità degli interpreti.
Rappresentata la prima volta a Londra nel 1893, La zia di Carlo è stata ripresa e rimaneggiata più volte, fino all’adattamento di Luigi Lunari, idoneo allo spirito e alle esigenze delle platee contemporanee. È stata repertorio di attori come Macario e Fernandel prima di esaltare le qualità istrioniche di Buzzanca. La sua straordinaria longevità è dovuta al suo essere specchio di una riflessione sorridente sul costume e sulla morale comune e alla sua capacità di adattarsi a tutte le situazioni ed a culture differenti.

 

BIGLIETTERIA Via delle vergini, 7 - Roma

orario 10 – 19 (lunedì riposo) tel. 06/6794585

Biglietti da € 29,00 a € 14,50



rialtosantambrogio via S.Ambrogio, 4 - Roma 06.68133640 www.rialtosantambrogio.org


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