a cura di Paola Rocco
e Maria Fabbricatore

Teatro Rialto Santambrogio


“Lavoro Morto”
di
Mauro Folci

performance/concerto di Simona Barbera

5 dicembre 2002 ore 21.00

Il 5 dicembre 2002 si inaugura la mostra ‘Lavoro Morto’ che Mauro Folci ha progettato per gli spazi del Rialto Santabrogio e complementare a ‘Effetto Kanban’, la mostra che l’autore presenta lo stesso giorno al Museo Laboratorio dell’Università “La Sapienza”. Le opere presentate in entrambi gli spazi sono infatti parte di un progetto più articolato avviato nel dicembre del 2001 e non ancora concluso sulla Fiat di Melfi, sulla forma e ruolo della comunicazione (il kanban) nella produzione flessibile del ‘just in time’.
Le opere di Folci che sempre più spesso si coniugano in azioni performative, o meglio, come precisa l’artista, in ‘atti d’informazione’, si nutrono di dati sociali, economici, antropologico-culturali, dove è sempre l’input politico a impostarne la decostruzione linguistica. E’ sulla comunicazione in relazione al lavoro che si concentra la ricerca degli ultimi anni, una comunicazione che, come dice Folci, entrata nel ciclo produttivo produce “merci a mezzo di linguaggio”, e il lavoro condotto sulla Fiat di Melfi pone la fabbrica integrata come modello del “sistema generale per la produzione capitalistica di società civile a mezzo di linguaggio”.
Tre sono le opere presentate: “Lavoro Morto”, “Ghost Buster” e “sciopero”.
“Lavoro Morto” pensato per la rete dove dal 1 gennaio 2001 è visibile al sito http://lavoromorto.sabina01.net/ . La pagina web che viene proiettata mostra un progressivo avanzamento quasi sincronico di due contatori che mettono in una curiosa relazione i decessi complessivi in Italia con la produzione di automobili: 1400 auto prodotte alla Fiat di Melfi nel 2001 contro i 1534 decessi giornalieri in Italia registrati dall’ISTAT per lo stesso anno. Rapporto uno a uno, un morto sta a un’auto. A sinistra la morte a destra la produzione.
“Gost Buster” è una performance in forma concertistica di Simona Barbera che presenta l’omonimo cd pubblicato per l’occasione. “Ghost Buster” è un libro bianco che contiene centinaia di schede, aggiornate annualmente con dei tomi, ( viene presentato anche il secondo tomo) che documentano con nomi e cognomi, provenienza, data, luogo, e causa del decesso dei 3026 profughi e immigrati che hanno perso la vita in Europa, o cercando di raggiungerla, dal 1 gennaio 1993 entrata in vigore del trattato di Schengen. E’ una metafora, come ci dice Folci, “dell’apartheid, dell’ideologia del regolare e dell’irregolare, ma anche forma di riscatto da una glaciale casistica, ricostruendo con i pochi dati a disposizione un volto, una storia, una biografia che così appare eroica.”. Dal testo di presentazione del cd di Flaminio Guardoni: “Flusso di suoni come ombre, il lavoro di Simona Barbera/Mauro Folci dice perdite, derive, assenze. Dal punto di vista modale, esso assume una responsabilità assai alta e precisa nel campo delle contaminazioni disciplinari, espandendo l’originale operazione di Folci sino a convocare una sorta di pronuncia minimale del delirio, del male attraverso i suoi detriti, e insieme della sua lugubre ordinarietà.
Esso, tuttavia, può anche essere inteso come momento autonomo di ascolto, prescindendo dalle integrazioni visive, come una sorta di rapsodia attratta, aspra, ove avverti il tempo scorrere come il sangue che i “ghosts” un tempo hanno avvertito scorrere nelle vene, e hanno versato in un tributo del quale resta il silenzio, cadenzato dal gelo di queste schegge.”
Terza opera presente è “Sciopero” 1970/2002, una video- proiezione con commento musicale su pianoforte preparato di Simona Barbera. Il video è tratto da un filmato del 1970 girato dallo scultore Primo Cazzaniga durante l’occupazione della fabbrica Bombelli a Milano.
Le opere sono visibili fino al 20 dicembre 2002 dalle ore 21.


rialtosantambrogio via S.Ambrogio, 4 - Roma 06.68133640 www.rialtosantambrogio.org


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