Y.I.A.
Young International Artists
Inaugurazione: 15 gennaio
2003 - dalle ore 21.30
Date:
dal 16 al 30 gennaio 2003
Orari: dal
martedì al sabato, dalle 21.30 alle 24.00
Questo
appuntamento collettivo (artisti partecipanti: Rebecca Chesney, Charles
Mc Hale, Rodolfo Villaplana) è stato possibile seguendo tre
strade diverse.
Rebecca Chesney arriva appositamente dall'Inghilterra e sarà
ospite dell'associazione. Il contatto è avvenuto tramite uno
scambio continuo di materiale e informazioni a distanza.
Charles McHale proviene invece da Cleveland, Ohio (USA), ma si trova
già a Roma come borsista presso la Washington University. Da
un incontro casuale, è nato un interesse reciproco, una collaborazione,
un rapporto e una conoscenza più concrete.
Rodolfo De Villaplana, il nostro "standard": contatto telefonico,
appuntamento.
Tutto programmato, quindi. Ma anche lì un pò di caso
c'è stato.
Anche i lavori seguono codici espressivi differenti, tangenziali.
Rebecca Chesney utilizza materiali vegetali per creare delle installazioni
in cui la staticità, la geometria e un senso di quiete, di
silenzio, accompagnano il reale e incessante movimento degli elementi
(ad esempio fili d'erba, o aghi di pino).
Anche Charles Mc Hale parte dal materiale organico, ma soprattutto
da quello animale:
"Il lavoro per il Rialtocupato è iniziato collezionando
piume di piccione trovate sulle strade dell'Europa, ed è culminato
in un'installazione lo scorso mese in un giroscale. Mano a mano che
l'idea dell'installazione si svilupppava, io cominciavo a frantically
battere le strade, come un naturalista urbano impazzito che studia
le abitudini dei piccioni ed il loro, il nostro ambiente. Questi lavori
abitano lo spazio così come fa il piccione, furtivamente, perifericamente,
una fragile (delicata) invasione di spazio."
Rodolfo Villaplana utilizza una base classica (pittura a olio, carboncino
su carta) per portare avanti una ricerca formale ed espressiva sul
corpo, e attraverso questo non manca di sottolineare con stile una
voglia di resistere, di insistere con piacere sulla ricerca più
"tradizionale", dipingere il figurativo, e di mostrarsi
a diretto contatto con il pubblico.
"Esiste realmente un universo parallelo, non metafisico, ma sommerso
nella bellezza di un qualche linguaggio di ombre, ed è a questo
universo intravisto che provo ad avvicinarmi."
rialtosantambrogio
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