Teatro Sala 1 |
Scritto, diretto e interpretato da Francesco Bonelli, "La magia di Spoon River", con Angelo Orlando e Valentina Carnelutti, è uno spettacolo coinvolgente e divertente, che innesta sull'ossatura originale del testo (l'Antologia poetica di Edgar Lee Masters) la storia di tre amici che perdono il treno dopo aver preso parte a un ricevimento di nozze e passano la notte accoccolati sulle seggiole di legno della stazioncina di "Cucchiaio", a due passi dal locale camposanto le cui anime, al crepuscolo, si risvegliano e parlano per voce loro. La modista, il bottaio, l'ottico, il giudice, la poetessa del villaggio racconteranno così la propria storia, intrecciando e sovrapponendo inquietudini passate a quelle ancora in corso dei tre ospiti: lei (Valentina Carnelutti), fidanzata depressa e diffidente che anela al matrimonio, lui, Angelo Orlando, che del matrimonio ha invece paura e preferisce continuare a dividersi tra la casa di lei e la sua, preda di una sorta di pendolarismo psichico, e l'altro, Francesco Bonelli, l'amico di entrambi forse un po' innamorato di lei e che da lei avrebbe tutti i requisiti per farsi amare (serietà, attenzione, tenerezza, allegria) ma naturalmente amato non sarà mai. A sottolineare i momenti più intensi dello spettacolo le musiche eseguite dal vivo da Stefano Scatozza, che mescolano tanghi argentini a vecchie canzoni e contribuiscono a trasportare gli spettatori in un'atmosfera dai contorni smussati, a metà tra il sonno e la veglia, in cui le antiche emozioni che ancora turbano il sonno dei fantasmi di Cucchiaio risaltano più nitidamente, contrappunto dolente e amaro alle battute e agli scherzi dei tre amici. Ottima prova dei protagonisti: la Carnelutti sfodera una bella voce sferzante, felicemente immune dal "birignao" cantilenante ormai endemico tra molte attrici della nuova generazione, e passa con naturalezza dalla rabbia alle lacrime, ben sostenuta da un intenso Angelo Orlando e da un Francesco Bonelli bravo nel ruolo dell'amico coinvolto suo malgrado dai dubbi e dalle delusioni degli altri, lui che in realtà, come si affretta a ribadire a chiunque voglia ascoltarlo, ha raggiunto un suo equilibrio ed è perfino riuscito a superare felicemente il fatto che il matrimonio a cui ha appena partecipato come ospite è quello della sua ex fidanzata. Al Teatro Sala 1 di Roma (tel. 06/7009329) fino al 10 novembre.
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