a cura di Paola Rocco

Teatro Sala Umberto

La compagnia
VENTURINI – DE VITA
in scena con due classici della drammaturgia:

IL MALATO IMMAGINARIO di Molière

e

LA LOCANDIERA di Goldoni

Dal 15 al 27 aprile 2003


Dopo il grande successo di critica e di pubblico riscosso al prestigioso “Suwon Hwasong Fortress”, International Performance Festival di Seul, sarà lo storico palcoscenico della Sala Umberto ad ospitare Il malato immaginario di Molière e La locandiera di Goldoni, per la regia di Franco Venturini.

IL MALATO IMMAGINARIO
di Molière

regia: Franco Venturini

Franco Venturini (Argan)
Federica De Vita (Tonietta)
Bianca Maria Merluzzi (Bellina)
Tino Berlino (Thomas)
Chiara Conti (Angelica)
Giancarlo Palombo (Notaio)
Daniele Porretta (Cleante, Dr. Purga)
Bruno Tocca (Thomas)
Duccio Del Lungo (Notaio)


Le matinée (previste dal 15 al 17 e dal 22 al 27 aprile alle 10.00) vedranno in scena Il malato immaginario, capolavoro del commediografo francese, una preziosa occasione per avvicinarsi al Teatro d’Autore che la Compagnia Venturini - De Vita ha pensato appositamente per i ragazzi delle scuole. Proprio per consentire ai giovani spettatori di accostarsi costruttivamente all’arte scenica, il regista Franco Venturini coinvolgerà gli alunni, al termine di ogni recita, in un incontro-dibattito con gli attori della Compagnia.

Gli studenti intervenuti potranno partecipare al premio IL CRITICO 6 TU, inviando entro il 30 maggio alla sede del Teatro d’Oggi (Via Labicana 34, tel. 06.7003495) una recensione, un breve componimento, un disegno o un fumetto sullo spettacolo. Il lavoro più interessante ed originale sarà premiato con tre mesi gratuiti di laboratorio teatrale presso l’Università dello Spettacolo di Roma, diretta da Franco Venturini.

Di tutti i poeti comici che subirono in Europa l’influenza della Commedia dell’Arte, il più grande e quello che più direttamente ne proviene, fu proprio Molière. Il suo maestro di recitazione e pantomima fu un tale comico italiano detto Scaramuccia, e varie commedie di Molière sono tratte da opere di Plauto (…) A Versailles, per far divertire il re, Molière improvvisa spettacoli ricchi di caricature, farse e recitazione contraffatta per deridere i suoi nemici (…) Ed è proprio dai comici italiani dell’Arte, dalle loro farse e dai loro formulari che Molière apprende la tecnica, ne trae i lazzi, i giochi scenici, le schermaglie, le trovate e le battute. I personaggi moleriani non sono tanto uomini e donne reali, ma tipi risultanti da una quantità di note violentemente accumulate ed esasperate.
Silvio D’Amico

Le malate imaginaire fu rappresentato per la prima volta da Molière il 10 febbraio del 1673, a pochi giorni dalla sua morte.
L’allestimento di Franco Venturini propone una lettura dell’opera secondo i canoni della Commedia dell’Arte: l’intento principale è quello di rendere divertente, pungente e beffarda la messinscena di un’opera che si esalta proprio dall’estrema caratterizzazione dei singoli personaggi. Così, tra farmaci di ogni tipo ed effetti sgraditi di enormi clisteri, prende vita una versione sanguigna e gustosamente plebea del capolavoro francese: un quadretto scenico spassoso e brillante che, caricando i modi e le espressioni, esalta il fine “gioco” della maschera. Il linguaggio scelto è crudo e legato alla quotidianità, i personaggi sono amplificati nei loro difetti e nelle loro poche virtù.
Franco Venturini interpreta un balbettante ed impaurito Argante, incapace di sfuggire all’ossessionante paura di morire, mentre Federica De Vita è la furba Tonietta, la serva intelligente che, grazie alla sua intraprendenza, riuscirà a risollevare le comicissime sorti del suo padrone.

LA LOCANDIERA
di Goldoni

regia: Franco Venturini

Federica De Vita (Mirandolina)
Franco Venturini (Cavaliere di Ripafratta)
Bruno Tocca (Marchese di Forlipopoli)
Alessandro De Luca (Conte d’Albafiorita)
Chiara Conti (Dejanira)
Giancarlo Palombo/Tino Berlino (Fabrizio)

L’eroina goldoniana è femmina all’ennesima potenza: non una semplice gattamorta, ma una donna imprevedibile che cambia a seconda dell’uomo che incontra. Sa essere civetta e subito dopo apparire dura e senza scrupoli. Vestire i suoi panni è stata per me un’esperienza bellissima ed importante. Il suo carattere vivo e sfaccettato la rende un ottimo banco di prova.

Così Federica De Vita racconta la “sua” Locandiera, una miscela esplosiva di seducente femminilità, astuzia e scaltrezza. Un’analisi approfondita dell’opera, unita alla resa fedele di tutti i personaggi, ha portato il regista Franco Venturini alla creazione di un allestimento sagace e “rustico” al tempo stesso, lontano dalle atmosfere “sospese” e “delicate” che spesso vengono attribuite all’opera.
Fredda e calcolatrice, la furba Locandiera interpretata da Federica De Vita è una maliziosa creatura alla ricerca del guadagno più vantaggioso. Mai veramente innamorata e devota ancella della convenienza, Mirandolina, in nome del guadagno e di una fiera indipendenza sentimentale, conduce con arguzia il gioco seduttivo in cui, inesorabilmente, cadono tutti i suoi corteggiatori. Unica vera eroina di una commedia “invecchiata” bene e sempre piacevole da vedere.


Orario Spettacoli dal 15 al 27 aprile:
tutte le sere alle ore 21.00 eccetto venerdì 18 (riposo)
domenica anche ore 17.30

Costo biglietti:
intero: platea 25 € – galleria 20 €
ridotto: platea 22 € – galleria 18 €
cral: mart. merc. giov. 12 €
prevendita 10%

Per informazioni: Botteghino Teatro Sala Umberto
Tel. 06.6794753


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