DANIEL IL GIUDICE PAZZO
di Gennaro Francione
regia Giannalberto Purpi
22
settembre anteprima ad inviti con conferenza, buffet e rappresentazione
dello spettacolo
23
- 27 SETTEMBRE
ore 21:00 - Ingresso euro 10,00 - tessera euro 2,00
28 SETTEMBRE
ore 18,00
Info e prenotazioni: 066874167 - 066868528
Si intitola "Daniel il giudice pazzo" il
testo di Gennaro Francione per la regia di Giannalberto Purpi sulla
scena del Teatro Agorà dal 23 al 28 ottobre.
La presentazione al pubblico sarà preceduta da una serata ad
inviti che prevede il convegno "ONDA DI TEMI: DRAMMATURGIA"
(ore 18:00) - segue buffet), incentrato sui Giudici Scrittori, rappresentanti
quella che Francione ha chiamato appunto l'Onda di Temi (ben 110 giudici
scrittori ha espresso l'Italia in un secolo; tra questi Ugo Betti,
Dante Troisi, Vico Faggi, Corrado Calabrò). Nel convegno oltre
a mettere in luce il legame tra i giudici e la scrittura drammaturgica,
verrà anche affrontato il tema "giustizia e pazzia",
già tema portante dell'opera "Daniel il giudice pazzo".
(Un buffet precederà la rappresentazione).
L'opera, presentata in una tipica forma di "teatro
da camera", narra il dramma di Daniel Paul Schreber, il Presidente
della Corte d'Appello di Dresda, reso folle dai tirannici metodi educativi
del padre e successivamente rinchiuso in manicomio.
Figura che ha rappresentato il tormento e l'estasi di tutte le scuole
psicanalitiche a partire da Freud, Schreber ha attratto particolarmente
l'autore per la possibilità di analizzare drammaturgicamente
una figura di pazzo-colto. E' chi meglio di un giudice del Nuovo Millennio
poteva cogliere i risvolti di quella follia metaculturale che un secolo
di esperienza del profondo ha messo in luce?
Secondo Francione, la vera pazzia è quella della ragione la
quale è riuscita solo a costruire mostri in forme edulcorate
(la pedagogia, la morale, la politica, la giustizia stessa) che comprimono
gli orrori nascosti nel cuore degli uomini. La prima vera follia,
in chiave erasmiana e brantiana, è forse quella di voler giudicare
gli altri.
Per questo il giudice Schreber appare nudo in scena avvolto dalla
Toga di Forza, ad esprimere il volo denudato dell'uccello di Temide,
vanamente teso verso un sogno di equità divina che irrimediabilmente
sfugge.
Il progetto è realizzato grazie alla sensibilità
della PROVINCIA DI ROMA e patrocinato dall' UNIONE EUROPEA GIUDICI
SCRITTORI (EUGIUS): la nuova unione dei giudici umanisti d'Europa
(http://eugius.studiocelentano.it) e
DALL'ASSOCIAZIONE CULTURA NOI E GLI ALTRI.
In scena: Lucio Castagneri (padre), Claudia Cirilli
(madre), Marzia Tedeschi (moglie), Emiliano Ragno (Giudice "1"),
Manuel Rufini (Giudice "2"), Lubkan Cibulova (infermiera),
Daniele Ferrarese (analista) e con la partecipazione straordinaria
di Bruno Gentile (spirito del condannato a morte)
La regia è di Giannalberto Purpi, noto
autore di teatro varietà e commedie musicali, alla sua prima
esperienza registica con un testo "impegnativo". Il grande
entusiasmo e il background artistico e professionale, ha portato particolare
attenzione alla realizzazione di un testo appunto impegnativo in una
forma gradevole e coinvolgente per il pubblico.
Lo spettacolo viene presentato il 27 settembre nell'ambito
del progetto "La notte bianca"
CURRICULUM VITAE DI GENNARO FRANCIONE
Gennaro Francione è nato a Torre del Greco(NA)
e vive a Roma dove, col grado di Consigliere di Corte di Cassazione,
svolge funzioni di giudice presso la sezione penale del Tribunale.
Come scrittore ha pubblicato romanzi (Mille e non più mille,
La Quinta Stagione,Il Loto delle 33 Salamandre, Calabuscia, La Lanterna
di Mephisto, Domineddracula, Scanderbeg, un eroe moderno), saggi (L'universo
caleidoscopico della Fantascienza, Neuròspastos oculus pundax
ovvero il Terzo Occhio del burattino Pinocchio, Io vi dico, Il libro
della rosa, Mille e sempre mille, La Bibbia infernale, La Porta Magica,
2000 e non più 2000, Manuale di oratoria, I segreti della magia,
I segreti dell'astrologia, Processi agli animali(Il bestiario del
giudice), , Ars Schiattamoriendi, De Merda, Cyberunderground).
Autore e regista di teatro internazionale ha rappresentato in Italia
e all'estero sue opere teatrali: La scatola cinese; 'A Scigna; Processo
alle bestie, La scuola dell'estasi, Schreber, il giudice pazzo(I nervi
dell'anima - pubblicato su "Sipario", Milano, n. 599 aprile
1999), Doppelgänger iudex(Il Genio e il Folle), Cybercyrano chat,
Le allegre comari del patchwork, Domineddracula. Nel giugno 2001 l'opera
in napoletano Alchimia dell'avaro è risultata tra le vincitrici
al premio Ugo Betti.
Nel campo giuridico ha elaborato un sistema cognitivo emblematico,
che nomina di "antropodiritto interdisciplinare", dove ricorre
ai metodi interpretativi più disparati, storici, scientifici,
mitici, religiosi, e finanche misterici (Violenza ai minori, Prevenzione
droga, Le diavolerie
giudiziarie, Violenza alle donne, Pedofilia, Delinquenza giovanile,
Vademecum del consumatore-Contro la pubblicità ingannevole,
Il diritto degli animali, L'errore del giudice-Contro il processo
indiziario). Sta elaborando un progetto di Diritto 2000 che sostituisce
al medievale diritto penitenziale (basato sulla punizione) il neoumanistico
diritto medicinale(cura, sanzioni e misure di sicurezza). Nel giugno
2000 ha emesso un importante ordinanza contro il processo indiziario,
a favore del processo scientifico popperiano. Membro Accademico dell'Internationale
Burckhardt Akademie, nata nella tradizione neorinascimentale italiana,
e fondatore dell'Unione Europea dei Giudici Scrittori, di cui è
Presidente, ha ideato il Movimento Utopista-Antiarte 2000, basato
sulla Fratellanza del Libero Spirito Antiartistico, cui hanno aderito
anche personalità della cultura internazionale(come Raul Karelia
e Visar Zhiti).
Ha presentato i libri Le diavolerie giudiziarie e Violenza alle donne
al Maurizio Costanzo Schow, dove è stato pure presente come
magistrato il 9 ottobre '95 per spiegare alcune sentenze clamorose
in fatto di droga. Gli è stato assegnato il Premio della Cultura
della Presidenza del Consiglio dei Ministri per gli anni 1995-1997.
Per maggiori informazioni contattare: Sara Cascelli
- ufficio stampa Teatro Agorà - 347.5074065 - sara.cascelli@tin.it
Teatro
Agorà
V ia della Penitenza, 33
tel.
06/6874167