11 – 30 MAGGIO
MORTE ACCIDENTALE DI UN ANARCHICO
di Dario Fo
regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
scene e costumi di Carlo Sala
con
Eugenio Allegri (il matto), Luca Toracca (il
questore),
Paolo Pierobon (commissario Sportivo), Giovanni
Palladino (commissario Bertozzo), Mercedes Martini
(la giornalista), Luca Altavilla (l’agente)
una produzione
TEATRIDITHALIA
Concluderà la stagione 2003-2004 del Teatro
Argentina di Roma lo spettacolo Morte accidentale di un anarchico, di
Dario Fo per la regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, in scena
dall’11 al 30 Maggio.
Lo spettacolo è la prova di quanto sia grande il teatro di Dario
Fo anche senza lo stesso Fo ad interpretarlo come testimonia lo straordinario
successo di pubblico -10.000 persone- che lo accompagna dal debutto,
nel dicembre 2002.
Prendendo spunto da uno degli episodi più oscuri e tragici della
nostra storia, Dario Fo ha costruito una commedia sorprendentemente
esilarante, nella quale l’ironia più surreale va di pari
passo con la volontà di reclamare a piena voce verità
e giustizia sulla strage di piazza Fontana e sulla morte dell’anarchico
Giuseppe Pinelli, Accusato con Pietro Valpreda di aver messo una bomba
nella Banca dell’Agricoltura il 12 dicembre del 1969, il ferroviere
Pinelli volò da una finestra della Questura di Milano.
Il testo di Fo pesca a piene mani nelle dichiarazioni incongruenti che
seguirono l’accaduto, che offrivano già di per sé
spunti tragicomici, e porta alle estreme conseguenze i meccanismi del
depistaggio, introducendo negli uffici della questura un matto affetto
da istriomania, la mania di fingersi un’altra persona. Le sue
capacità mimetiche sono eccezionali – ha in repertorio
la ‘camminata artritica’, quella ‘scivolosa con lo
scattino finale’, le ‘ginocchia di budino’, inoltre
la sua voce può essere melliflua, nasale con colpi di tosse o
scatti improvvisi – e, come se non bastasse, in manicomio ha avuto
modo di studiare alla perfezione codici e codicilli. È un gioco
per lui farsi scambiare per un giudice revisore, mandato dalla capitale
a verificare e correggere il lavoro del questore e del commissario ‘definestra’.
Le posizioni si ribaltano e gli inquisitori diventano inquisiti. Il
matto assume comportamenti tipici della polizia, utilizza gli stessi
modi e le stesse parole: “Il nostro mestiere è quello di
interrogare gli indiziati, e, per poterli far parlare, ogni tanto bisogna
ricorrere a stratagemmi, trappole, e qualche violenza psichica”
- sostengono i due - e il matto prontamente si adegua alle loro indicazioni
e ammissioni. In poco tempo riesce, torchiandoli e ingannandoli, a indurli
al cosiddetto “raptus improvviso”, per poi bloccarli sul
parapetto della finestra. La sua capacità di sdoppiarsi va ancora
oltre: incarna ora il poliziotto ‘buono’ ora il ‘cattivo’,
li aggredisce e poi blandisce, li accusa, li fa sentire abbandonati
dai superiori, e, infine, si professa intenzionato ad aiutarli. Completamente
confusi i due sono ormai pronti ad assecondarlo, si rendono ridicoli,
balbettano scuse da bambini e arrivano ad avvallare le dichiarazioni
e le ricostruzioni più assurde… Ma nemmeno la fantasia
di un premio nobel e del suo matto riescono a superare la capacità
inventiva delle forze dell’ordine.
Informazioni e biglietteria
Morte accidentale di un anarchico, Teatro Argentina,
dall’11 al 30 maggio 2004
Orari: martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore
21:00
giovedì e domenica ore 17:00
lunedì riposo
Durata: 2 ore e 30 con intervallo
Prezzi: da 26 Euro a 12 Euro
Botteghino: 06.688.04.601-2, ore 10/14 – 15/19 chiuso il lunedì
Ufficio promozione: 06.68.75.445, promozione@teatrodiroma.net;
www.teatrodiroma.net