“Tris” di Classici al Teatro de’
Servi di Roma (via del Mortaro, 22) con la Compagnia Venturini –
De Vita.
Dal 4 al 31 maggio protagonisti Goldoni e Molière
“Credo sia veramente ora di restituire ai nostri
spettatori una visione meno incipriata ed eterea della Commedia dell’Arte”,
spiega il regista ed attore Franco Venturini, fondatore del Teatro d’Oggi
e, con Federica De Vita, dell’Università dello Spettacolo
di Roma. “Autori come Moliére e Goldoni - continua - vanno
apprezzati proprio nella spontanea genuinità del loro stile e
dei loro contenuti. Non so quale sia stato il processo storico che ha
portato alla cristallizzazione dei cosiddetti classici in vuoti cliché.
Le femmine di Goldoni non sono le creature delicate e sentimentali che
spesso hanno popolato le nostre scene, ma donne-maliarde, furbe ed intelligenti
che sanno il fatto loro. Mirandolina e Rosaura, con le loro astuzie
e i loro tranelli, lo testimoniano. Poi c’è anche il discorso
della lingua. Dobbiamo stare molto attenti. L’italiano è
cambiato nel corso dei secoli e certe espressioni usate da Goldoni,
oggi debbono essere interpretate nella giusta prospettiva. Ad esempio,
l’amore dei pretendenti di Mirandolina e Rosaura non va certo
inteso in maniera platonica: si tratta, invece, di vero e proprio desiderio
fisico”.
“Così, insieme a Federica De Vita – spiega Venturini
- ho pensato di portare in scena al Teatro de’ Servi, dal 4 al
16 maggio, «La vedova scaltra» di Goldoni , mentre dal 18
al 30 maggio riproporremo un nostro grande successo: «Il Malato
immaginario». Il teatro di Molière doveva far ridere ed
era rivolto ad un pubblico per nulla sofisticato. Anche in questo caso,
non aspettatevi soavi atmosfere di corte o figurini incipriati ed imparruccati.
Il mio Argante è un uomo comicissimo che ha paura di morire e
per questo è in preda agli effetti indesiderati dei suoi amati
clisteri”.
In cartellone anche spettacoli per gli studenti delle scuole: “LA
LOCANDIERA” (5-7 maggio alle ore 10.00), “LA VEDOVA SCALTRA”
(11-13 maggio alle ore 10.00) e “IL MALATO IMMAGINARIO”
(18-20 maggio alle ore 10.00).
Alle rappresentazioni, sia matinée che serali, è abbinata
la seconda edizione del premio teatrale per ragazzi “IL CRITICO
6 TU”, ideato dalla giornalista Annalisa Venditti e diretto da
Franco Venturini.
E’ possibile partecipare inviando entro il 30 giugno 2004 alla
sede del Teatro d’Oggi (Via Labicana 34, tel. 06-7003495) una
recensione, un breve componimento, un disegno o un fumetto sugli spettacoli.
Il lavoro più interessante ed originale sarà premiato
con tre mesi gratuiti di laboratorio teatrale presso l’Università
dello Spettacolo di Roma, diretta da Franco Venturini.
La Compagnia Venturini – De Vita
presenta
al Teatro de’ Servi
(via del Mortaro, 22)
“LA VEDOVA SCALTRA”
di Carlo Goldoni
(4-16 maggio alle ore 21.00)
“IL MALATO IMMAGINARIO”
di J. B. P. Molière
(18-30 maggio alle ore 21.00)
MATINÉE per le SCUOLE:
PREMIO TEATRALE PER RAGAZZI
“IL CRITICO 6 TU”
“LA LOCANDIERA”
di Carlo Goldoni (5-7 maggio alle ore 10.00)
“LA VEDOVA SCALTRA”
di Carlo Goldoni (11-13 maggio alle ore 10.00)
“IL MALATO IMMAGINARIO”
di J. B. P. Molière (18-20 maggio alle ore 10.00)
“La vedova scaltra”
di
Carlo Goldoni
La Compagnia Venturini- De Vita porta in scena al Teatro de’ Servi,
dal 4 al 16 maggio, “La vedova scaltra” di Carlo Goldoni.
regia: Franco Venturini
interpreti: Federica De Vita (Rosaura), Franco Venturini (Arlecchino),
Bianca Maria Merluzzi (Marionette), Chiara Conti (Eleonora), Tino Berlino
e Riccardo Geraci (Conte di Bosco Nero), Bruno Tocca (Monsieur Le Blau),
Alessandro De Luca e Maurizio Venturini (Don Alvaro De Castiglia), Giulio
Vircillo (Milord Runebif)
“Seria con l’inglese, scherzevole col francese,
grave e severa con lo spagnuolo e amorosa col romano, con l’aiuto
della maschera e con la simulazione del costume della voce, essa inganna
così bene i suoi pretendenti, che i tre primi cadono nella rete,
e preferiscono la donna del proprio paese, mentre il Conte è
il solo che resista agli allettamenti della sconosciuta, per non mancare
di fedeltà alla sua donna amata”.
Così Goldoni descriveva la sua Rosaura, protagonista de “La
vedova scaltra” (1797). Il gioco della seduzione trova in lei,
come in Mirandolina, un’altra illustre protagonista. Femmina furba
per antonomasia, sicura e propositiva come solo una donna sa essere,
riesce con il suo fascino innato a destreggiarsi abilmente tra i molti
corteggiatori che vorrebbero guadagnarsi le sue grazie. Federica De
Vita veste i panni dell’eroina goldoniana esaltandone l’intelligenza
e l’implacabile astuzia. Procace ed attraente, è la regina
di un tranello che non lascia scampo.
biglietti: poltronissime 15 euro, poltrone e galleria 10 euro.
“Il malato immaginario”
di
J. B. P. Molière
regia: Franco Venturini
interpreti: Franco Venturini (Argan), Federica De Vita (Tonietta),
Bianca Maria Merluzzi (Bellina), Chiara Conti (Angelica), Giancarlo
Palombo (Notaio), Francesco Talarico (Cleante, Dr. Purga), Tino Berlino
e Bruno Tocca (Thomas), Riccardo Geraci (Notaio)
La Compagnia Venturini-De Vita porta in scena al Teatro de’ Servi,
dal 18 al 30 maggio, “Il malato immaginario” di J. B. P.
Molière
Franco Venturini propone una coraggiosa lettura del
testo, tutta giocata sulla caratterizzazione dei vari personaggi. Il
risultato è una spassosa galleria di tipologie umane, stigmatizzate
nelle loro più evidenti debolezze, spesso esternate in plateali
esagerazioni. Intorno all’ipocondriaco Argante, la cui unica malattia
è quella di credersi perennemente in fin di vita, ruota il girotondo
dei medici. Con portentosi farmaci e terrificanti clisteri, sono proprio
loro al centro della feroce critica di Molière. L’opera
si data infatti all’ultimo periodo di vita dell’Autore che,
il 17 febbraio del 1673, morì proprio durante la quarta replica
dello spettacolo.
“Il malato immaginario” di Franco Venturini, «svecchiato»
e lontano dalle atmosfere rarefatte che spesso lo hanno contraddistinto,
è presentato al pubblico con il preciso obiettivo di farne emergere
il gustoso sapore plebeo. Caricando i modi e le espressioni, il regista
propone di esaltare all’ennesima potenza il fine gioco della maschera.
Così il quadretto scenico che prende vita è quello vivacissimo
e spassoso di un testo che non conosce età.
E il sipario, a fine spettacolo, cala su un allestimento che giustamente
restituisce al classico la sua sanguigna spontaneità.
biglietti: poltronissime 15 euro, poltrone e galleria 10 euro.