Teatro Orologio |
L'ultimo incubo di Edgar Allan Poe Scritto e diretto da Biagio proietti Con
SALA ARTAUD Dal 26 novembre al 14 dicembre 2003 "
Quando si fa il nome di EDGAR ALLAN POE subito si evocano termini
come mistero, paura, terrore e mai come nel suo caso questi sentimenti
appartengono non soltanto alla sua opera ma anche alla sua vita, una
vita breve intensa e maledetta, bruciata dall'oppio e dall'alcool. Biagio Proietti
Nato
a Roma nel 1940, laureato in legge con una tesi su L'intervento dello
stato nel cinema, lavora come autore e regista: per il cinema ricordiamo
Fai in fretta ad uccidermi
ho freddo (1966) di Maselli, La morte
risale a ieri sera (1970) di Tessari, Black cat(1981)di Lucio Fulci
da Edgar Allan Poe, Chewingum (1984) e Puro Cashmere (1986) diretti
da lui stesso. Per la televisione scrive soggetti e sceneggiature
di opere che fanno parte della storia della televisione: Coralba(1970)-Un
certo Harry Brent(1970) e Come un'uragano (1972)con Alberto Lupo -Lungo
il fiume e sull'acqua(1973)-Ho incontrato un'ombra (1974, premiato
come miglior sceneggiato)-Philo Vance da Van Dine(1975, premio Giallo
Cattolica)-Un uomo curioso da Piero Chiara(1975)- Dov'è Anna?(1976,
record di ascolto, edito anche come romanzo da Rizzoli)- La mia vita
con Daniela (1976) - L'ultimo aereo per Venezia(1977) - Madame Bovary
da Flaubert(1978) - Doppia indagine(1978)-Racconti fantastici da Edgar
Allan Poe(1979)-Incontrarsi e dirsi addio(1982). Nel 1980 esordisce
nella regia con Storia senza parole, premiato come miglior film-tv,
vincitore del Festival di Praga, presentato in molti festival cinematografici
da Los Angeles a Montreal, da Locarno a Sorrento, trasmesso dalle
televisioni di molti paesi. Da allora Proietti è anche il regista
delle opere scritte da lui: nel 1980 L'armadio, La mezzatinta e Miriam
- La casa della follia (1981) - Sound (1989) ecc. Per la radio ha
scritto e diretto, fra l'altro, Aspetterò e Il lungo addio
da Raymond Chandler(1978), Tua per sempre Claudia (1972), tradotto
e trasmesso in Francia, Svizzera, Belgio, e Così è la
vita(1996). Nel 2000 si è avvicinato al teatro scrivendo Delitto
per delitto, ispirato al film di Hitchcock e La febbre dell'ottone
da Ellery Queen: due mystery stories differenti poiché la prima
è un thriller psicologico basato sul duello fra due personaggi
tormentati, legati tra loro da un rapporto ambiguo e complesso, e
la seconda è una commedia ironica che smonta e rimonta un certo
tipo di giallo teatrale, con effetti divertenti. Marco Belocchi Nasce
a Roma nel 1960. Diplomato attore all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica
"Silvio D'Amico" nel 1983. Tra gli altri insegnanti: A.Trionfo,
L.Salveti, L.Ronconi, A.Camilleri, F.Nuti, M.Fabbri, A.Corti, G.Moschin.
Da allora lavora prevalentemente in teatro con registi quali Luca
Ronconi (Santa Giovanna, 1984; Le due commedie in commedia, 1984),
Aldo Trionfo (Fiorenza, 1986), Riccardo Reim (Les enfants terribles,
1990; I miserabili, 1996), Salvatore Cardone (Delitto per delitto,
2000; Molto rumore per nulla, 2001), Domenico Mongelli, Federica Tatulli,
Claudio Borgoni, Francesco Tarsi (Odissea, 2000; Vita nova, 2002;
Antonio e Cleopatra, 2003), e altri; e accanto ad attori quali Valeria
Moriconi, Pino Micol, Adriana Asti, Arnoldo Foà, Virginio Gazzolo,
partecipando a più di quaranta spettacoli, spesso in ruoli
di primo piano.
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