a cura di Serena Capotorto e Sara Cascelli e Maria Fabbricatore e Paola Rocco

Teatro Sala Uno


LA MAGIA DI SPOON RIVER

di Francesco Bonelli

Poesie tratte dall’Antologia di Spoon River di Edgard Lee Masters

Con Francesco Bonelli,Valentina Carnelutti, Marco Guadagno, Giorgia Brugnoli

Alla fisarmonica Desiré Infascelli

Musiche originali di Stefano Scatozza

Regia di Francesco Bonelli

14 – 31 gennaio 2004

La ricerca continua nella terra di mezzo che c’è tra la parola detta e quella cantata: questo il lavoro compiuto da Francesco Bonelli sul testo della poesia americana più amato e conosciuto in tutto il mondo. Uno spettacolo giunto alla sua terza edizione, dopo aver registrato il primato di incassi con un costante e crescente interesse di pubblico e critica. Il tema scelto in questa ripresa è la possibilità della verità.

Scoperta e proposta per la prima volta in Italia da Cesare Pavese, l’Antologia di Spoon River di Edgard Lee Masters ha sedotto, con le sue beffarde, nere, struggenti, irriverenti poesie, generazioni di lettori, tra cui Fabrizio De André, che da quest’opera ha tratto alcune delle sue più belle canzoni. La musica originale, di Stefano Scatozza, si ispira al tango e alla musica popolare italiana evocando, con l’apporto della fisarmonica in scena, l’atmosfera di sogno di cui l’intero testo teatrale è permeato. Il repertorio è inoltre integrato con canzoni popolari d’autore e musica colta di matrice popolare.

Le voci delle anime di Spoon River trovano spazio all’interno della comica vicenda di tre personaggi di oggi, che perdono il treno tornando a Roma da un matrimonio in campagna, e che sono costretti a passare alcune ore notturne in una desolata stazioncina di provincia. Ciò che interessa, dal punto di vista della messa in scena, è tentare di mettere in rilievo il “maledetto muro” che impedisce ai personaggi, in quanto vivi, di esere in accordo con la propria verità interna, verità che è invece chiarissima ai fantasmi di Spoon River, i quali si permettono il lusso di “dire tutto”, in pieno accordo con una profonda, a volte inaccettabile umanità, con il solo inconveniente di avere già giocato la propria carta nel tempo.

La libera associazione dei testi è una scelta di base su cui si muove l’impianto emotivo dello spettacolo, proprio per un senso di immediatezza richiesto dall’urgenza di voci che vogliono parlare (i vivi e i morti) quasi in controtempo, senza trovare un pretesto per essere accettate.

Lo spettacolo si inserisce nel percorso di ricerca sulla parola poetica del ‘900, compiuto da Bonelli con una particolare attenzione alla drammaturgia e alla poesia americana (Carte di bordo, con poesie di Walt Wihtman, Ferlinghetti e Gregory Corso, Mercanti di Bugie di David Mamet, Vero West di Sam Shepard). In questa nuova edizione dello spettacolo, Bonelli è affiancato da nuovi interpreti di rilievo tra cui Valentina Carnelutti (La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana), nel ruolo di Adriana, e Marco Guadagno (Esercizi di stile di Queneau, Il capitano di Vittorio Sindoni) che in Spoon River trova un percorso a lui congeniale nel riferimento alla parola poetica alta.

Spettacoli:
martedì – sabato ore 21
domenica ore 18

Prezzi del biglietto:

€ 16 (intero), € 12 (ridotto), € 10 (anziani, studenti, convenzioni…), € 7 (scuole)

Tessera associativa: € 1

Per maggiori informazioni: www.labaloo.it


Teatro Sala Uno
P.zza di Porta S. Giovanni, 10 - tel. 06/7009329


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