Falk srl
ROSSELLA FALK
LUCIANO VIRGILIO
AUGUSTO FORNARI
FIORELLA RUBINO
LA BUGIARDA
di Diego Fabbri
e con Adriano Evangelisti, Maurizio Romoli, Daniele Cecchi
scene Orfeo Tamburi
ricostruzione scenografica Antonio Tocchi
costumi Annalisa Di Piero
regia Giorgio De Lullo ripresa da Rossella Falk
Personaggi e interpreti in ordine di apparizione
Isabella, Fiorella Rubino Elvira, sua madre Rossella Falk, Adriano
Luciano Virgilio, Il Cavaliere, sarto Adriano Evangelisti, Albino Augusto
Fornari, Isidoro, cameriere Carlo Romoli, Beniamino, domestico Daniele
Cecchi, Paola, moglie di Adriano Rossella Falk
dal 17 al 29 febbraio
Aveva debuttato al Teatro Quirino nel 1956 e ora ritorna
sul palcoscenico del Valle dopo esservi stata ospite nel 1972, La bugiarda
di Diego Fabbri. Lo spettacolo diretto da Rossella Falk è una dedica
all'autore e a Giorgio De Lullo, che per primo mise in scena quella commedia
scritta appositamente per lei. Un omaggio dell’attrice a chi, come
lei stessa dichiara, le diede l’occasione di mettersi in gioco in
una parte brillante, di tirar fuori le sue note ironiche e più
comiche per cambiare l’immagine di attrice un po’ fredda e
distaccata, rivelando a “se stessa e al pubblico delle corde di
vivacità quasi popolaresca”.
In questo allestimento la Falk, regista e interprete della madre della
bugiarda, consegna il testimone a Fiorella Rubino. È lei la nuova
Isabella, l’allegra, pigra e svagata ragazza romana che tesse, quasi
inconsapevolmente, una sempre più fitta rete d'inganni necessari
a districarsi dai suoi grovigli d’amore, artefatti della sua natura
di “seduttrice” che la fanno piangere, strillare e comporre
infinite trame d’astuzia.
Incentrata sull’arte della bugia e dell’amore seducente, la
commedia scritta quasi di getto, venne definita dallo stesso Fabbri “una
frizzante soddisfazione, più che un faticoso travaglio”,
diverso dai lavori precedenti come da quelli successivi.
La bugiarda si fa sguardo curioso sulle debolezze amorose dell’uomo,
capace con il suo ingegno beffardo, di trarsi fuori dalla complessità
di alcune circostanze della vita. Contenuti scomodi da affrontare nella
Roma Cattolica degli anni cinquanta, che da una parte gridò allo
scandalo e dall’altra rese popolare la commedia.
Lo spettacolo seguirà fedelmente la regia disegnata da De Lullo
per la mitica Compagnia dei Giovani, che debuttò proprio al Valle
cinquant’anni fa: una messinscena che la critica del tempo definiva
“un impasto di colori dialettali, un’allure spregiudicata,
uno spettacolo di prim’ordine”, grazie allo “spirito,
gusto, senso della sintesi e piccole ma espressive trovate” del
regista. La rappresentazione è permeata da una carica di verve
ed ironia che esalta il meccanismo comico di Fabbri, tutto giocato sugli
ambigui rapporti della "Roma bene" in cui la vicenda è
ambientata e di cui Fabbri era un acuto e attento osservatore: una società
che si muoveva tra il provincialismo italiano e il cosmopolitismo vaticano,
colta in tutta la sua ambivalenza nelle coloratissime scene originali
del pittore Orfeo Tamburi, oggi ricostruite da Antonio Tocchi.
TEATRO VALLE - Via del Teatro Valle 23/a, Roma - Tel
06 68803794 – 06 6879028
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