La Fabbrica dell’Attore Stabile d’Innovazione
UNA FESTA PER BORIS
di Thomas Bernhard
con Chiara Andreis, Sara Borsarelli, Alberto Caramel, Massimo
Fedele, Massimo Saraò, Angelo Tanzi,
e con Teresa Micarelli, Sabrina Mozzeni, Luca Raparelli
e MAURO SALVO nel ruolo di Boris
scene e costumi Cristiana Agostinelli
coreografie Maria Grazia Sarandrea
luci Valerio Geroldi, Macchinista Danilo Rosati
video Paride Donatelli, Andrea Gallo, Francesco Milizia, Alessio
Spirli
foto di scena Guido Laudani
regia GIANCARLO NANNI
in collaborazione con Il Centro Diurno Sperimentale Integrato “La
Voce della Luna” ASL.RME
24 febbraio/14 marzo
Ciò che ci unisce è una malattia,
tutto il mondo è fatto
di malattie simili che non
vengono mai diagnosticate
Thomas Bernhard
Storia tragicomica di una festa che si trasforma in una
rivoluzione contro le istituzioni: corpi feriti ancora capaci di sperare
e ribellarsi.
Lo scorso anno un laboratorio integrato guidato da Giancarlo Nanni con
attori e tecnici del teatro e persone con problemi psichici e portatori
di handicap, ha individuato per ciascun partecipante una posizione all’interno
del gruppo e sollecitato le dinamiche relazionali proprie di una comunità.
Il percorso dette vita ad un’intensa mise en espace andata in scena
al Vascello il 23 dicembre 2002. Il lavoro ha portato alla nascita di
un gruppo affiatato ed omogeneo tanto che Nanni ha deciso di completare
l’esperienza ed arrivare ad uno spettacolo che andrà in scena
al Vascello il 24 febbraio, nell’ambito della stagione in collaborazione
con l’ETI. I personaggi borderlines di Una festa per Boris si incarnano
anche nella fisicità di corpi segnati e affidano le loro ossessioni
a fragili psicologie. Gli eroi all’apparenza deliranti del grande
drammaturgo austriaco, diventano così cassa di risonanza delle
voci di chi ha necessità di ricordare agli altri la propria esistenza.
Thomas Bernhard – (1931/1989) Uno dei più importanti scrittori
austriaci del ‘900, caratterizzato da una vita difficile (figlio
naturale mai riconosciuto dal padre) e da uno spirito libero che lo porterà
a scontrarsi con tutto e tutti. La madre Herta Bernhard, (figlia dello
scrittore Johannes Freumbichler) sposerà poi un simpatizzante del
partito comunista. Thomas vivrà a lungo con i nonni materni e il
nonno lo incoraggiò a studiare musica che fu basilare per la sua
vita. Per il carattere ribelle ebbe molte difficoltà a scuola,
tanto che un assistente sociale lo fece internare in un riformatorio e
fu un’esperienza spaventosa. Nel 1949 si ammala di tisi da cui non
guarirà mai e che lo porterà a frequenti ricoveri. Nel ’50
inizia a pubblicare su giornali, sia come narratore che come critico e
reporter. Intanto frequenta accademie di musica ed arte drammatica. Nel
’63 pubblica il romanzo Frost che gli procura successo e un miglioramento
della situazione economica. Riceve anche molti premi letterari, ma i sui
attacchi alle istituzioni ed ai politici provocano continui scandali.
Nel ’70 il regista Klaus Peyman (con cui avrà un lungo sodalizio
teatrale) mette in scena la sua prima opera teatrale Una festa per Boris.
Nell’88 Peyman, divenuto direttore del Burghteater di Vienna, mette
in scena Piazza degli Eroi, testo che affronta anche il problema dell’antisemitismo
in Austria, e che scatenò una violenta campagna contro l’autore,
accusato di diffamare il paese. La prima si svolse in un clima di forte
tensione in presenza di forze dell’ordine, ma la rappresentazione
verrà accolta da 35 minuti di applausi. Le sue condizioni di salute,
aggravate da complicazioni pneumologiche, continuano a peggiorare. Muore
il 12 febbraio 1989. Per sua volontà la notizia verrà data
a funerali avvenuti.
TEATRO VASCELLO – Via G. Carini, 78 – 06
5881021
dal 24 febbraio al 14 marzo – ore 21, domenica ore 17 – lunedì
riposo
Posto unico € 12.00 – ridotto 8.00
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