a cura di
Serena Capotorto - Sara Cascelli
Maria Fabbricatore - Laura Porelli
Paola Rocco

Teatro Vascello

LENZ RIFRAZIONI

CAPPUCCETTO ROSSO

da Rotkäppchen dei fratelli Grimm
traduzione, drammaturgia e regia Francesco Pititto
con Adriano Engelbrecht, Giuseppe Imprezzabile, Sara Monferdini,Matteo Ramponi, Alessandro Sciarroni
scene e costumi Maria Federica Maestri
musiche Adriano Engelbrecht e Andrea Azzali
luci Rocco Giansante

in scena dal 26 al 30 maggio

Curiosità, istinto, caccia alla verità sconosciuta: questi i meccanismi che orientano il lettore verso la scoperta di una fiaba. Cappuccetto Rosso poi è il racconto che rende la parola corpo, rumore quel silenzio sacro che suona. Il Progetto Grimm, al quale Lenz Rifrazioni lavora da qualche tempo, coniuga tutti gli elementi che compongono la seduzione legata alla favola, alimentando il percorso della compagnia di Parma che in questi ultimi due anni ha lavorato su Cenerentola e Biancaneve prima approdare al compimento del percorso sulla fiaba con l'allestimento di Pollicino, che ha appena debuttato a Parma.
Il lavoro sull'opera dei fratelli Grimm ha condotto la compagnia ad esplorare un importante segmento della cultura popolare, ricercando canoni interpretativi e linguistici all'interno della composita struttura delle fiabe popolari che le rendono attuali archetipi tragici: «Biancaneve, Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Pollicino sono sorelle e fratelli nordici delle eroine e degli eroi dei miti greci, Ifigenia, Elettra, Clitennestra, Antigone, Filottete, Edipo: è la stessa eccentricità tragica che s'imprime nei loro destini segnati da morti, magie, sacrifici, metamorfosi. La loro peripezia terrestre si manifesta in una sequenza di esperienze estreme: malattie, tormenti, molestie, accecamenti, amputazioni, torture, maltrattamenti».
Sviluppando progetti monografici abbinati per germinazioni e concatenazioni successive, il gruppo ha adottato una poetica che affianca all’estrema e radicale fedeltà alla parola sviscerata, saccheggiata e tradotta ad uso e consumo della scena, un lungo e profondo lavoro laboratoriale con gli attori. Proprio questo nucleo artistico, stabile ma composito, riesce ad avvicinarsi a grandi classici considerarti irrappresentabili traducendoli alla luce di una sperimentalità linguistica e drammaturgica specifica. Inoltre, facendo del rigore la misura della propria attività, la compagnia esprime una progettualità artistica riconosciuta, anche all’estero, come una fra le più originali ed interessanti del teatro di ricerca italiano.


TEATRO VASCELLO – Via G. Carini, 78 – 06 5881021
dal 24 febbraio al 14 marzo – ore 21, domenica ore 17 – lunedì riposo
Posto unico € 12.00 – ridotto 8.00


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