"Capodanno al Ghione"
LA COMPAGNIA "GIOVANI DEL TEATRO GHIONE"
RICCARDO POLIZZY CARBONELLI
MARINA LORENZI MAURIZIO DI CARMINE
"DUE DOZZINE DI ROSE
SCARLATTE"
di Aldo de Benedetti
Regia ILEANA GHIONE
dal 26 Dicembre 2004 al 23 Gennaio 2005
Vi fu un tempo, in cui parlare di "teatro di svago"
era peccato grave.E chi è senza peccato scagli
la prima pietra.Bisognava " impegnarsi":dire teatro e dire
teatro impegnato era tutt'uno.Questo tu,se non ricordo male,subito dopo
la seconda guerra mondiale,fra il '40 e il '50 a un di presso.Si scrissero
molti articoli ed anche qualche filippica contro il "teatro di
svago".Che cosa era poi questo "teatro di svago"?In parole
povere,un teatro che voleva solo divertire.
Voleva portare agli spettatori un po'di spensieratezza,voleva farli
riposare dalle cure della giornata.Se ne dolsero in molti.Ma in realtà
quel teatro non solo c'è stato sempre,ma via via che i tempi
cambiavano era sempre più necessario alla sfaccettatura della
scena:la quale non vive solo di teatro "impegnato",ma forse
e ancor più si alimenta del desiderio del pubblico di trovare
conforto ai mali quotidiani entro un cerchio di limitato benessere.
Parlare così non significa diminuire il valore estetico del teatro,al
contrario,vuol dire che non solo impegno e svago possono stare insieme,ma
che l'uno non può stare senza l'altro;che,in altri termini,un
dramma riuscito ha sempre in se l'impegno e a sua volta l'impegno assicura
allo spettatore l'ora felice,cui ambisce.Poste così le cose,non
dovrebbe essere difficile riconoscere alla commedia leggera,che non
si propone intenti di profonda rivoluzione sociale,ma soltanto il piacere
di piacere al pubblico,il suo perché,una ragion d'essere e un
merito che è la vita del teatro.
In questo senso ci pare che riproporre oggi il teatro di Aldo de Benedetti
non sia soltanto una giusta riparazione alla trascuranza,che specialmente
fra noi si è a lungo mostrata a questo tipo di commedia,ma anche,da
un punto di vista critico,una doverosa precisazione.
Del problema si occupò già a suo tempo il Viola,rileggendo
la ormai più che famosa Due Dozzine di Rose Scarlatte.Ma quel
che vale per essa vale un po' per tutto il teatro del de Benedetti.E
non sarà dunque strano,se ci rifaremo a quel giudizio per coonestare
almeno in parte anche il nostro,nei riguardi di tutte le altre commedie
dello scrittore,che stiamo presentando qui.
Il tempo in cui è nata (quella "commedia")(...)è
il tempo di Luigi Pirandello e la preminenza del Siciliano ha contato
anche per la conservazione di tutte le altre commedie fioritegli intorno.Era
un tempo di dissesto,un tempo,in cui,come ci ricorda Amleto,qualche
cosa si sentiva mormorare in Danimarca;ma o non ci si faceva caso o
si credeva di potervi rimediare semplicemente tappando con la maggiore
durezza possibile le bocche,dalle quali esalava il lezzo.Pirandello
menò colpi in tutte le direzioni.Gli altri,i commediografi che
cercavano di dare animo,quanti avevano fede nelle possibilità
di recupero,nelle certezze tutt'ora insite nella società laboriosa,fosse
o no borghese,si diedero a descirvere vicende confortevoli,azioni,nelle
quali lo spirito di evasione trovasse sfogo,ma nello stesso tempo trionfasse
il bisogno di un sentimento duraturo,la realtà di una vita fatta
di promesse,quelle promesse scambiatesi in un atto d'amore nei più
begli anni,verso le quali guardava ancora il più raccolto e squisito
lettore manzoniano.In questa schiera militò e nel senso dell'amore
ne prese la guida Aldo de Benedetti.
da De Benedetti,ovvero L'Impegno di Divertire
di Achille Fiocco
orari spettacoli : Martedì, Mercoledì,
Venerdì, Sabato ore 21
Giovedì e Domenica ore 17
Poltrona € 21 Galleria € 16
Ridotto € 16 / 13 Studenti € 10 / 9
Venerdì 31 Dicembre Poltrona/Galleria €25.00 Ridotto studenti
€20.00
Capodanno al Ghione Venerdì 31 Dicembre ore 19.45 Sabato 1 Gennaio
ore 17