Teatro
Valle
Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli
Comune di Milano - Cultura e Musei - Spettacolo - Teatro Convenzionato
in collaborazione con il Teatro Comunale “A. Ponchielli” Cremona
presentano
AIDA
riduzione per marionette a cura Eugenio Monti Colla
musica Giuseppe Verdi
direzione dell'allestimento Carlo III Colla
luci Franco Citterio
direzione tecnica Tiziano Marcolegio
regia Eugenio Monti Colla
dal 1 al 6 febbraio 2005
Quattro anni fa ci avevano trasportati nel mondo fiabesco, da Mille e
una notte de La lampada di Aladino: oggi tornano a Roma, sul palcoscenico
del Valle, la creatività e il rigore della Compagnia Marionettistica
Carlo Colla e Figli per condurci nell'Egitto sontuoso dell'AIDA.
In questo allestimento dell'opera di Verdi confluiscono tutti gli elementi
costitutivi di un’arte antichissima, che attraverso la ricchezza
di scene e costumi, e l’uso sapiente di luci e macchinerie, rivela
il gioco del teatro in tutta la sua completezza, restituendo nello stesso
tempo allo spettacolo marionettistico la dignità consacratagli
dalla storia del teatro.
L'impianto del melodramma, ed in particolare il repertorio verdiano, trovano
il corrispettivo ideale nel mondo delle marionette, l'uno e l'altra appartenenti
alle tipologie di un'arte romantica, popolata di eroi e grandi ideali.
Questo fortunato incontro tra l’opera e le formazioni marionettistiche
si delinea già sul finire della prima metà dell’Ottocento,
e crea un nuovo linguaggio scenico, quello del “melodramma delle
marionette”, come sottolinea Eugenio Monti Colla. «Chi non
poteva permettersi un posto alla Scala, confidava nella certezza che le
marionette sarebbero state le interpreti di questo o quel melodramma,
o delle grandi azioni coreografiche che trionfavano sul grande palcoscenico
[…] La tradizione marionettistica italiana, forse poco rispettosa
verso i grandi compositori, ma certamente poeticamente viva e feconda
nei confronti di un retaggio culturale e di una missione sociale non avrebbe
potuto limitare la creatività nel sostituire le marionette ai cantanti,
processo poco artistico, in verità, e, soprattutto, poco teatrale.
Così nascono le riduzioni dei grandi melodrammi preromantici in
cui si alternano parti recitate e parti cantate o gli stravolgimenti di
finali tragici che si trasformano in lieto fine con amanti che fuggono
su fragili imbarcazioni o in groppa a bianchi destrieri».
Ancora oggi, la raffinata ingenuità delle figure create dai Colla,
la suggestione di questo linguaggio popolare esaltato dalla musica, riconsegnano
veridicità agli estremismi del melodramma, ai suoi grandiosi eroi,
agli amori impossibili, alle avventure incredibili, con gusto ricercato
e popolare.
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