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ATTUALITA' E CRONACA
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Parla l'on. Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio
Roma: una città malata di violenza
"Bisogna provvedere a mettere in regola la grande moltitudine dei locali notturni. Assistiamo ad una sorta di deregulation nella gestione"

di Ambra Mazzia

On. Angelo BonelliDopo i recenti fatti di sangue, culminati con la morte del giovane Nello Caprantini, freddato a colpi di pistola alcune ore dopo una rissa in discoteca, Roma si è scoperta molto più brutale di quanto chiunque potesse immaginare, con la triste e rabbiosa consapevolezza, in bilico tra impotenza e rassegnazione, che il seme della violenza sia inesorabilmente radicato in una città che giorno dopo giorno sta diventando una specie di macchina infernale che sprizza odio da tutte le parti. Per fare un'attenta analisi della situazione, alla ricerca di un'improbabile soluzione, abbiamo incontrato l'on. Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio, che in passato è stato tra l'altro Presidente della Commissione Regionale contro la Criminalità Organizzata, comunque da sempre in pole position nella lotta contro le cellule violente e criminali del tessuto sociale capitolino.

Quello avvenuto sere fa è un episodio drammatico e inquietante, legato al fenomeno della criminalità che Lei è impegnato a contrastare ormai da molti anni.
Si, lo ritengo un fatto molto grave e degno di riflessioni . In particolare mi sorprende il fatto che quelli che dovrebbero essere luoghi socializzanti, di divertimento ed aggregazione diventano spesso teatro di una violenza inaudita e dettata da motivi futili.
Ritiene che il contributo dato dai carabinieri in questa occasione sia stato sufficiente?
Su questo preferirei non esprimermi, non conosco direttamente e personalmente i fatti, quindi non voglio far affidamento su notizie e polemiche riportate.
A suo avviso quali sono gli strumenti più adeguati per combattere questi fenomeni?
Certamente occorre incrementare le misure di prevenzione e controllo, ma soprattutto bisogna provvedere a mettere in regola la grande moltitudine dei locali notturni, garantendo ai clienti sicurezza ed integrità mediante un personale preparato e competente.
Il gestore del Tierra Caliente però si chiama fuori da ogni responsabilità, dicendo che il suo è un ristorante e non una discoteca, motivo per cui non sarebbe tenuto ad avere la sicurezza.
Purtroppo assistiamo ad una sorta di deregulation in quella che è la gestione dei locali e metterli in regola appare oggi più che mai uno dei primi provvedimenti da attuare
Pensa sia utile investire anche nella sfera educativa e culturale?
E’ soprattutto in questo settore che debbono concentrarsi i nostri sforzi, nell’educazione delle nuove generazioni e nell’elaborazione di nuovi messaggi da diffondere, soprattutto nelle zone più marginali. In questo senso un ruolo molto importante deve essere svolto anche dalle istituzioni familiari e scolastiche.

 

 

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