"Taricone?
Ecco la vera Piovra"
Il
voyeurismo? Un vizio tutto italiano
"Tutti in ginocchio davanti all'audience" "Grande
Fratello": alla ricerca della verità nel pensiero di Roberto D'Agostino
di
Luana Silighini
Che
piaccia o no, la trasmissione "Il grande fratello", versione
"nostrana" di "Gran Hermano", l'edizione spagnola "acquisita"
da Mediaset, ha avuto una fortissima eco, e, sull'onda di questa
"new entry", già fioccano fantasiose varianti dall' aspetto
più o meno originale. Grande fratello, grande trasmissione -
evento del 2000 grazie al "bombardamento" operato dai media
che, nella sua
lunga durata, l' hanno fedelmente "accompagnata" verso l'apertura
al grande pubblico. Spenti i riflettori, placato il "polverone
enfatico", cosa rimane del noto fenomeno "Grande fratello"?
Lo abbiamo chiesto al tuttologo Roberto D'Agostino.
Grande Fratello: un innocuo diversivo per ingannare il tempo
o "trovata micidiale" per ingannare la mente?
La mente va ingannata da cose nuove mai ripetute all'infinito,
abbiamo bisogno di avere nuovi stimoli, nuove emozioni e, il Grande
Fratello, questo in qualche modo riesce a comunicarlo facendo
spiare una realtà che paradossalmente è più vicina alla fiction
che al resto.
Il set: un appartamento - bunker dentro la "città di celluloide".
Personaggi: quattro maschi e quattro femmine. Protagonisti: l'ozio
e il vizio. La tv privata ha ambientato il film senza trama del
Grande Fratello in una comune sessantottina "ristrutturata" in
chiave capitalistica, tra le cui mura riecheggiano motti dal suono
non proprio tradizional - conservatore. E' una sfida ai vecchi
slogan moderati o un inevitabile compromesso con l'audience?
Bè credo che l'audience è tutto. Io credo che l'audience è quello
che ti permette di crearti della pubblicità, ecco che allora tutto
quanto si fa in ginocchio davanti all'audience.
Un
tizio fiero dei muscoli e della sua giornata tipo trascorsa sul
divano e sulle femmine "imbarattolate" con lui nella casa - studio
di Cinecittà: è "l'uomo nuovo" lanciato da Grande Fratello. E'
una vera novità o l'ennesimo, triste ritratto - simbolo della
società moderna in cui il benessere ha invaso e devastato il campo
del buon gusto oltre che quello del buon senso?
E' successo perché è un classico stereotipo italiano quello che
si è visto: Taricone e i suoi, il Tariclone. Che poi il Taricone
è un clone del maschio italiano.
Come
giudica la scelta di Maurizio Costanzo di contrapporre in prima
serata "Pietro contro tutti" (Taricone, uno degli interpreti di
Grande Fratello, ndr) alla Piovra di Rai 1, noto serial televisivo
a sfondo sociale?
Perché Costanzo ha capito che la vera piovra era quello lì. L'altra
invece ormai non ha più i suoi tentacoli.
Quali
sono, secondo Lei, le ripercussioni che può avere una trasmissione
come il Grande Fratello su bambini e adolescenti?
Più che per gli adolescenti credo che sia un modello per quelli
più grandicelli. Gli adolescenti hanno i videoclip come modello.
Grande
Fratello: grande elargizione di esosi premi pecuniari. Lo trova
giusto?
Sì,
quello si.
Grande
Fratello: grande industria di "falsi divi"?
Sì,
quello lo sanno tutti e non c'è niente di scandalistico.
Grande
Fratello: grande occhio elettronico su spontanee scene quotidiane
o su una marcata forzatura?
E'
una fiction con gente che recita la vita quotidiana.
Grande
Fratello: grande voyeur?
Quello, soprattutto, il voyeurismo, che poi è tipico dell'italiano:
ama le piazze, guardare gli altri. Grande Fratello è una piazza
elettronica e, quindi ha gioco - forza di vincere su tutto.
- Articolo
Quell'occhio
indiscreto denominato "Grande fratello" -
Effetti & riflessi nella società, ad alcuni mesi dalla fine
del successo televisivo, che ha generato, in buona parte dell'Europa,
un vero e proprio fenomeno di massa. Si tirano ora le somme
e si fanno i primi bilanci - Un evento, che ha fatto scomodare
(personaggi dello spettacolo a parte), eminenti personalità
del mondo culturale e politico, alla ricerca del perché di
un successo facile (e se vogliamo) calcolato come questo,
definito dal ricercatore Alberto Cecchi, più che un programma,
un progetto di comunicazione integrata