L'ex
Miss Italia si schiera anche contro il circo e l'uso degli animali
in tv
"Giornalisti,
non ignorate i maltrattamenti agli animali nei vostri articoli!"
<<Quando un cane si avventa contro qualcuno>> denuncia
Anna Kanakis <<i giornali dedicano giustamente intere pagine
alla notizia. Ma perché lo stesso non accade quando, persino
in alcuni canili, gli animali sono malmenati, addirittura messi
in frigo?>>
di
Patrizia Notarnicola
In
una puntata de Il maresciallo Rocca Gigi Proietti ed il suo cane
la inseguivano per catturarla dopo che lei, nella fiction, aveva
commesso l'ennesima rapina in banca. Nella realtà Anna
Kanakis, bella come quando nel 1977 fu eletta Miss Italia, oggi
attrice, non ha nessuna voglia di scappare dai suoi cani, anzi
non se ne separa mai. Eccoli tra le sue braccia. Lui è
Aristide, 15 anni, "dolcissimo e leccoso". Lei è
Paolina, 10 anni, moglie di Aristide, innamoratissima di lui.
Sono due yorkshire.
I tuoi cani hanno mai lavorato con te?
Non acconsentirei per nessun motivo! Ho l'impressione che gli
animali che vengono usati nel mondo dello spettacolo o in un circo
siano sottoposti a stress altissimi, costretti a rispondere a
dei comandi, a non vivere la loro tranquillità di animali.
Quando avevo diciannove anni ricordo di aver visto in un circo
un orso mentre in piedi, altissimo, veniva fatto esibire con una
museruola e con i guanti alle zampe, perché capace con
un solo gesto di staccare via la testa ad un uomo. Ho incrociato
il suo sguardo nell'attimo in cui veniva costretto a strane movenze,
un po' ridicole. Aveva gli occhi iniettati di dolore, mi hanno
spaccato il cuore.
Da allora non ho più amato il circo!
Aristide
e Paolina sono i primi animali che hai preso con te?
No, ne ho sempre avuti tanti. Cani, gatti, pesci, tartarughe,
coniglietti. Sono cresciuta con un pastore tedesco con cui ho
vissuto in Sicilia tutta l'infanzia. Quando facevo i compiti nel
pomeriggio, si stendeva sul tappeto della mia stanza ed io appoggiavo
la testa sulla sua schiena. Studiavo così. Purtroppo è
morto. Mi è rimasta dentro una grande ferita che non si
rimargina. Lo stesso mi capita pensando a Paco, un piccolo chihuahua
che ho avuto dopo. Ma, nonostante il dolore quando scompaiono,
non riesco a fare a meno della presenza dei cani nelle nella mia
vita.
Ti
succede di vivere momenti difficili e di avere la sensazione che
loro ti capiscano, che cerchino di starti vicino?
Si, soprattutto se sono nervosa. Quando sono inquieta loro si
avvicinano dolci ma anche un po' timorosi. Mi basta accarezzarli
per rilassarmi. Ricordo giorni in cui ho avuto febbroni da cavallo.
Loro venivano da me, mi leccavano il viso, si "incollavano"
a me. Hanno questa sensibilità che va al di sopra dell'umano.
La
volta in cui sono stati più buffi?
In generale lo sono quando si fanno dispetti, anche se bonari.
La femminuccia, come tutte le donne, ha il predominio sul maschietto,
più timido ma anche grande goloso. Ognuno ha le sue ciotole.
Paolina spesso lascia un po' di cibo nella sua e si nasconde aspettando
che Aristide si avvicini per mangiare gli avanzi. E quando questo
accade, lei, bonariamente, lo "attacca". Gli tende gli
agguati. Però, nei giorni in cui Aristide è stato
ricoverato per una nefrite, Paolina non mangiava più. Ho
temuto anche per la sua salute. Sono ormai insieme da dieci anni.
Lui ne aveva cinque quando ho preso lei. Ormai sono una cosa sola,
pur avendo due caratteri così diversi. E sono una cosa
sola anche con me. Te l' ho detto, sono capaci di farmi abbassare
la febbre con le loro coccole.
Quanto
dici sembra la prova della validità della pet - therapy,
cioè della terapia che si avvale degli animali per far
nascere nelle persone malate la voglia di guarire.
Quando vivi un momento difficile, li guardi e pensi che se loro
esistono esiste anche il positivo. La vita è bella. Questo
vale per gli anziani in particolare, per i quali più che
per ogni altro gli animali sono una grande, inesauribile e generosa
fonte d'amore.
Anna,
tu hai aderito alla nostra battaglia volta ad ottenere la istituzione
di un pronto soccorso gratuito per gli animali. Cosa ti ha spinto
a farlo?
La convinzione che sia una battaglia vera. Non c'è dietro
nulla di strumentalizzante. E' fatta da persone che mi sembrano
molto motivate e piene di voglia di fare. Il che è raro
in una società che subisce un'involuzione sotto il profilo
del sentimento della solidarietà.
Noi
insistiamo sulla importanza della gratuità delle prestazioni
che questo servizio, se istituito dal Comune di Roma, dovrebbe
offrire. Pensiamo infatti che spesso sono proprio le persone più
indigenti ad aver bisogno di un animale. Per tornare all'esempio
di prima, gli anziani che vivono della loro sola pensione.
Vi racconto un episodio che è capitato a me e che avrebbe
potuto mettere in difficoltà chi vive di pochi soldi. Di
recente Aristide, mentre eravamo in vacanza ( porto i miei cani
sempre con me, ovunque) ha preso freddo. Eravamo in un posto forse
troppo umido per lui che ha quindici anni ed è un vecchio
signore, abituato a vivere al calduccio, sulla moquette. Gli è
venuta una brutta nefrite, a cui accennavo prima. Quando mi sono
accorta che qualcosa non andava, sono tornata di corsa a Roma,
di notte, per portarlo in un centro di pronto soccorso. Lo hanno
curato bene ma ho pagato un bel po', in un solo colpo un milione
delle vecchie lire. Io l' ho potuto fare senza problemi perché
il lavoro di attrice mi permette di affrontare certe spese. Cosa
sarebbe accaduto se al mio posto ci fosse stata una persona che
non ha le mie possibilità?
Tanti
per non rinunciare alle proprie vacanze o pur di non avere la
"seccatura" di trovare una sistemazione alternativa,
abbandonano i propri cani. Queste persone danneggiano in tal modo
gli animali ma contribuiscono ad incrementare anche altri fenomeni,
come il randagismo di ritorno. Come commenti un comportamento
così illogico? Non sarebbe più razionale non decidere
affatto di prendere con sé un animale?
Chi abbandona un cane dovrebbe essere punito secondo me. Non trovo
attributi per definire questo comportamento. Se io ho difficoltà
a portare in viaggio con me Aristide e Paolina, li lascio a mia
madre, che loro conoscono come "la nonna". Uso questo
termine non per essere esagerata o ridicola, ma per sottolineare
il fatto che i nostri animali diventano a pieno titolo componenti
della famiglia e vanno trattati col rispetto e l'amore che loro
stessi danno.
Purtroppo sono anche tanti gli animali che, pur non essendo abbandonati,
si smarriscono. Tanti proprietari, pur amando i propri cani, non
provvedono a tatuarli. Il tatuaggio ti sembra utile?
I miei hanno il loro tatuaggio, sono riconoscibilissimi. Hanno
anche la loro paletta e tutto quanto serve a mantenere pulita
la città anche laddove portiamo i cani a spasso. Lo sottolineo
per dire che ognuno deve dare il suo contributo ad una convivenza
tra uomini ed animali che sia più razionale possibile.
Bisogna rispettare anche le esigenze di chi non ama o è
indifferente rispetto agli animali. Se noi per primi terremo Roma
pulita, saremo più credibili agli occhi degli altri, del
Sindaco ed elle Istituzioni nell' avanzare la richiesta del servizio
veterinario gratuito.
Cosa
fare invece contro chi organizza combattimenti clandestini?
Questi personaggi sono mostri! L'intelligenza usata per il profitto
è devastante. Non mi sorprende però sapere che ancora
l'organizzazione di combattimenti clandestini non sia punita come
reato a sé. Se pensi che per avere una legge che punisse
adeguatamente il reato di violenza sessuale noi donne abbiamo
dovuto attendere fino allo scorso anno
Immagina quanto di
più si dovrà lottare per gli animali
Hai
notato che ogni volta che parliamo di una mancanza di rispetto
nei confronti degli animali ci viene spontaneamente in mente una
mancanza parallela nei confronti degli esseri umani? Il rispetto
per gli uni e per gli altri va di pari passo?
C'è disparità di trattamento.Quando un pit-bull
azzanna un bambino ci sono, giustamente, titoli a quattro colonne
sui giornali. Magari si tratta di un animale addestrato dagli
uomini alla violenza. Si scrive molto meno di quello che accade
in alcuni canili, dei cani rinchiusi nei frigoriferi a morire.
Bisogna aspettare che faccia qualcosa un programma di intrattenimento
o un tg satirico come Striscia la notizia per parlarne?
A
proposito di spettacolo, conosci molti tuoi colleghi che amano
come te gli animali?
Vedo che tanti di loro hanno firmato la vostra petizione. Molti
sono miei amici. Ad esempio Sandro Mayer, direttore di Gente,
ha scritto un libro straziante sulla scomparsa di un suo cane
al quale era legatissimo. Lui, come Paolo Limiti, e come molte
altri fanno tanto. Una volta ho incontrato Pamela Prati mentre,
con tante buste di plastica piene di cibo per gatti, andava a
dar da mangiare ai gatti randagi di una zona di Roma. Lo stesso
dicasi per Stefania Orlando, Carmen Russo, e così via.
Insomma, siamo tutti al vostro fianco. Andate avanti così!