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"I nostri amori? Woody Allen e Agatha Christie"
Atmosfere inglesi e comicità demenziale per Lillo e Greg, autori e interpreti de "Il mistero dell'assassino misterioso", in scena fino ai primi di gennaio al teatro Ambra Jovinelli di Roma

di Paola Rocco

Lillo & GregPasquale Petrolo e Claudio Gregori, in arte Lillo e Greg, il duo comico noto al pubblico teatrale e televisivo per la sua partecipazione a trasmissioni come "Le iene", sono in teatro con "Il mistero dell'assassino misterioso", giallo-comico che hanno scritto, diretto e interpretato.

Lillo, come nasce questo spettacolo?

"Alla base c'è un grande amore per le atmosfere alla Agatha Christie, ma anche per le commedie di Neil Simon, per la comicità di Woody Allen e Mel Brooks: "Il mistero dell'assassino misterioso" è ambientato in un vecchio castello inglese ed è sostanzialmente una commedia degli equivoci che ruota intorno a un equivoco iniziale. Un'altra caratteristica fondamentale è la "doppiezza" di tutti i personaggi, che interpretano sia il ruolo dei protagonisti che quello di sé stessi: il pubblico quindi si trova a seguire la trama del giallo ma anche le storie personali degli attori che lo interpretano".

Tu e Greg siete spesso in tivvù, ma continuate a fare teatro con successo. E' difficile il passaggio dall'una all'altra forma di spettacolo?
"Si tratta di linguaggi diversi: uno sketch che magari in teatro funziona perfettamente, per il passaggio televisivo ha bisogno di una serie di aggiustamenti, e viceversa. L'impatto emotivo del palcoscenico, che offre all'attore la possibilità di un contatto immediato con gli spettatori, in tivvù non esiste, però la cassa di risonanza è amplificata, con un passaggio sul piccolo schermo un attore viene riconosciuto da un'infinità di persone".

Molti dei vostri sketch nascono da giochi di parole o sfruttano espressioni antiquate per creare un effetto comico.
"Claudio ha sempre avuto una passione per le parole: non legge quasi mai, sul comodino però ha il Dizionario della Lingua Italiana, è la sua lettura preferita, praticamente l'unica. Lui è anche molto bravo a suonare, io mi arrangio, la chitarra la so suonare, Claudio invece è proprio bravo. A me piace il teatro, la regia, ho più predisposizione per il palcoscenico".
Oltre a suonare, cantare e recitare, sia tu che Greg insegnate alla Scuola Romana dei Fumetti. E' faticoso tenere insieme tutte queste attività?
"Sì, onestamente devo dire di sì. Ad esempio abbiamo dovuto abbandonare la Rivista della Scuola, un'idea che ci piaceva molto, dopo soli quattro numeri, perché proprio non ce la facevamo. Dormire è una gran perdita di tempo, se ne vanno almeno otto ore al giorno".

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