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Miranda Martino ci racconta il suo impegno civile e politico
Una femminista d’altri tempi
Dopo il successo di “Full Monthy” la rivedremo presto a teatro in un recital di grande impatto

di Rossana Bartolozzi

Miranda MartinoSopo il successo di “Full Monthy” al teatro Olimpico di Roma per la regia di Gigi Proietti, che l’ha impegnata a 360 gradi, l’eclettica Miranda Martino si accinge a ritornare presto in teatro. In aprile infatti la vedremo al Teatro dei Cocci, sempre nella capitale, in “Le donne di Brecht, di Viviani e… le altre” – a cura di Cinzia Gangarella. “Ma Cinzia si cimenterà anche al pianoforte, alla chitarra, oltre che cantare”, ci tiene a precisare la cantattrice, “affiancata da Giovanna Famulari al violoncello. E’ infatti un recital che evidenzierà lettere scritte da donne note come Virginia Wolf o Maria Antonietta di Francia, alternate a canzoni di Fabrizio De Andrè, o ad altri testi classici come Maruzzella, le Mantellate…”.

Insomma, un recital tutto al femminile…

“Si, d’accordo, sono più conosciuta come cantante ma in verità ho un passato di donna socialmente impegnata soprattutto nel femminile. Già nel 1971 interpretai “Nostro fratello donna”, un testo di mia sorella Adriana che snocciolava problematiche della donna. Una rappresentazione dal forte contenuto che venne annullata dal Teatro Comunale di Firenze addirittura alla prima rappresentazione, giustificandosi che era un testo troppo politicizzato.

E allora?

“Ah, no, non ci perdemmo d’animo; lo portammo subito in una trentina di piazze dell’Emilia Romagna con un successo strepitoso.

Era il periodo in cui cominciavi ad apprezzare, coltivare e approfondire Brecht?

“Si, infatti pochi anni dopo andai in scena con il Soldato Sweyk, di questo eccezionale drammaturgo tedesco tra i più impegnati a livello sia civile che politico. Un genio che del resto ha lasciato la sua impronta su molti attori e registi, soprattutto per la sua rielaborazione del teatro “narrativo” che fa pensare oltre che identificare letteratura e politica. Questo spettacolo mi ha impegnata per ben due anni.

Ed ora so che hai un sogno… vuoi raccontarci quale?

“Un’interpretazione legata alle musiche di Morione, in cui cantare e recitare…

Artisti si nasce o si diventa?

“Il gene dell’artista è spesso innato. Io non sono stata consapevole della mia voce fino agli anni ottanta; perciò, come vedi, qualche volta c’è, ma bisogna scoprirlo.

Per tornare all’argomento donna, sei stata una femminista “ante-litteram”…

“Si. Il motivo è infatti legato a due episodi dolorosi; dopo aver subito a venti anni una violenza carnale e in concomitanza con la gravidanza di mio figlio. In occasione del Derby Roma-Lazio, io e l’allora mio compagno Gino Lavagetto, tentammo con regolari biglietti, di accedere all’interno dello stadio, ma ne subii graffi e contusioni. Il presidente, all’epoca Radaelli, mi trattò in malo modo, convinto che cercassi pubblicità. A pochi mesi di distanza sporsi denuncia contro di lui e contro terzi, ma persi con l’accusa di falsa testimonianza. Ne ebbi una grande ferita morale che mi indusse a partorire all’estero, infatti mio figlio è nato a Londra.

Da allora diventasti femminista?

“Si. Presi coscienza della situazione femminile nei riguardi del sesso maschile.

Come giudichi il femminismo del terzo millennio paragonato a quello degli anni settanta?

“Il femminismo del passato era reale, si lottava per la propria pelle, fu un’autentica rivoluzione paragonabile, a mio avviso, a quella francese”

Cosa ti hanno insegnato le battaglie della donne?

“Che bisogna sempre cavarsela da sé”

E’ la donna che progetta la propria carriera o segue l’istinto?

“La femmina di oggi è grintosa, è artefice della propria esistenza, decisionale nel comportamento, segue la propria morale e poi…, a sua scelta si propone in doppiopetto o svestita.

Quindi approvi le veline…

“Certo, sono furbe e fanno i soldi; ecco l’ennesima libertà conquistata”

Per la donna però è faticoso come sempre…

“Certo; oggi gli equilibri sono più difficili, la donna deve assolvere il ruolo di moglie e madre, unito spesso al lavoro fuori casa. Ecco che sorge intolleranza e mancanza di dialogo tra madri e figli.
Quante mamme uccidono i loro bambini. La società è comunque e sempre esigente nei riguardi della donna.

Vi è solidarietà tra donne?

“In linea di massima si”.

Una donna brava, bella e grintosa come te come mai non ha fatto cinema o tv?

“Non ho purtroppo mai avuto la sicurezza della mia faccia; lineamenti asimmetrici, naso troppo lungo, ecco che sono ricorsa al chirurgo estetico. Ho sempre avuto il terrore che fotografi e operatori mi riprendessero dal lato sbagliato.

Gli uomini di oggi come sono?

“Ogni grande uomo ha sempre avuto al proprio fianco una grande donna; donna che però oggi rifiuta fortunatamente la parte di comprimaria.

Dove vedremo ancora Full Monty?

“Dopo Forlì e Livorno, saremo a Firenze, Civitavecchia, Bolzano…


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